Skip to content Skip to footer
Lauren Bacall, Focus su Almanacco Cinema

100 anni di Lauren Bacall, la femme fatale di Hollywood

Sexy e intelligente, il 16 settembre 1944 nasceva Lauren Bacall, con i suoi occhi azzurri ha ammaliato Hollywood nella sua epoca d’oro. Fra amori e polemiche.

Lauren Bacall è una delle più iconiche dive della Hollywood nell’Età d’Oro. Nel 1999 è stata inserita nella lista delle più grandi star femminili di tutti i tempi dall’American Film Institute. Rimanendo sempre una figura centrale nei film che interpretava, e al di fuori di essi.

Soprannominata The look – Lo sguardo, per via dei suoi occhi azzurro ghiaccio, ha iniziato la sua carriera a Broadway. Appena 19enne, nel 1944, sbarca nel mondo del cinema con Acque del SudAl suo fianco Humphrey Bogart che l’anno dopo sarebbe diventato suo marito.

L’esordio e l’amore

A scoprire Lauren Bacall fu Howard Hawks, il regista che l’ha trasformata nella star dal sapore noir che tutti conosciamo: elegante e seducente, con la la voce bassa, nasale e roca. Sempre lui le suggerirà di cambiare il suo nome in Lauren.

Di origine polacca e madre proveniente da una famiglia di immigrati ebrei rumeno-tedeschi, il suo nome di battesimo è Betty Joan Perske. Dopo il divorzio dal primo marito, di origine polacca, decide di prendere il cognome della madre, Bacal, ed aggiungere una l perchè più semplice da pronunciare.

Sul set di Acque del Sud, Hawks costruisce su Lauren un personaggio forte, intrigante e pieno di humor. Durante le riprese scatterà la scintilla con l’attore Bogart, ancora sposato con la terza moglie e di 23 anni più grande. I due gireranno insieme altri quattro film, il secondo sempre diretto da Hawks, The Big Sleep (1946).

Lauren Bacall

Noti come Bogie and Bacall, la coppia è rimasta unita fino alla morte di lui. Dopo Bogart una relazione con Frank Sinatra e il secondo matrimonio con l’attore Jason Robards. Dalla relazione con Bogart la Lauren ha sempre affermato che non ne ha tratto benefici per la sua carriera, ma lo amava talmente tanto da riuscire a metterla al secondo posto.

“Non ho mai avuto tantissime offerte e poi mi è capitato di incontrare mister Bogart. Senza di lui avrei potuto fare più carriera, ma io ho preferito Bogart” dichiarava Lauren Bacall nel 2004.

La carriera e l’Oscar

Dal 1944 fino agli anni 70, Lauren Bacall ha recitato in più di 30 pellicole. Seducente e sicura di sé, la femme fatale, è stata diretta dai più grandi registi della Hollywood nel suo periodo di massimo splendore. Hawks, Vincente Minnelli e Robert Altman per citarne alcuni; ed ha recitato con altri grandi nomi come Gregory Peck, Paul Newman e John Wayne

Senza dimenticare le sue memorabili interpretazioni nei film Come sposare un milionario (1935), assieme alla grandissima Marylin Monroe e, Assassinio sull’Orient Express (1974), insieme ad un’altra grande diva Ingrid Bergman.

 

Lauren Bacall descriveva la sua carriera come una giostra: “Ho viaggiato sulle montagne russe, montagne russe in cui le salite erano più in alto di quanto ognuno poteva immaginare. E le discese! Oh, quelle discese erano così in basso che nessuno ci poteva arrivare – 10 gradi sotto l’inferno”.

Fra i numerosi premi conferitigli durante la sua lunga carriera ci sono: due Tony Award, due Golden Globe di cui uno alla carriera, uno Screen Actors Guild Award per il film L’amore ha due facce, per il quale ha ottenuto la sua unica candidatura agli Oscar. E, a tal proposito, un Oscar alla carriera nel 2009, in riconoscimento del suo ruolo centrale nell’età dell’oro dei film.

È stata la prima a ricevere questa onorificenza al di fuori della cerimonia ufficiale, che si è svolta il 7 marzo 2010. Va detto che, era dal 1994 che non veniva conferito un Oscar alla carriera ad una donna. L’ultima vincitrice era stata Deborah Kerr.

Le autobiografie

Lauren Bacall, scomparsa nel 2014, oltre ad essere un’attrice di cinema e teatro, ha scritto due autobiografie di successo: By Myself (1979) e Now (1994). All’interno di esse ci regala ritratti inediti dei grandi divi che ha conosciuto. Racconta, poi, il suo impegno politico con i democratici e, delle sue origini ebraiche.

Nei libri non mancano le polemiche contro le majors di Hollywood. Certamente una donna che non le mandava a dire e, nonostante ciò, ha mantenuto un ruolo centrale nel periodo dello star system hollywoodiano.