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Brad Pitt in Il curioso caso di Benjamin Button: eterno!

Brad Pitt diventa un caso curioso in quella che è una delle sua performance recitative più spettacolari come, appunto, Benjamin Button

Il curioso caso di Benjamin Button è un film capolavoro diretto da David Fincher che riproduce su schermo uno dei romanzi più cari dello scrittore americano Francis S. Fitzgerald.

La trama, per chi non la conoscesse, parla appunto della vita di Button che nasce con una strana sindrome (mai diagnosticata in tutto la narrazione) che lo avrebbe visto nascere vecchio per ringiovanire nell’incedere della sua vita.

Benjamin Button nasce, e poi cresce, emarginato tra gli emarginati: abbandonato per il suo aspetto “non conforme” viene adottato e cresciuto da una nera a servizio in una casa di cura per anziani; crescendo con la nipote di uno degli ospiti della casa.

Le vite di Benjamin e di Daisy Fuller (rispettivamente Brad Pitt e Cate Blanchett) si uniranno e si allontaneranno spinte, anche, dal loro diverso modo di percepire il peso del tempo: Button ringiovanisce mentre Daisy invecchia.

Eppure, Fincher si spinge un po’ in là: non è solo una storia d’amore ma è la narrazione delle vicende del Novecento e c’è -anche – Benjamin che si sente diverso dalla nascita e che vorrebbe essere banale mentre c’è Daisy che è in continua lotta contro sé stessa e contro la società: emancipata, ballerina ecc.

Fincher è molto abile a riprodurre, su schermo, un prodotto che, va detto, è meravigliosamente riuscito già nel romanzo originale. Insomma, una pellicola bellissima che merita di essere vista.

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Cosa si può aggiungere oltre la performance di Brad Pitt?

Nel film Pitt e Blanchett si superano a livello recitativo; mentre il primo subisce un invecchiamento e un ringiovanimento evidente grazie all’utilizzo di motion capture, per quanto riguarda la Blanchett tutto il suo invecchiamento è semplicemente frutto del trucco (alla vecchia maniera) e di un’abilità fuori dal comune.

La pellicola, del 2008, nonostante la durata alquanto impegnativa (159 minuti) risulta scorrevole e il merito va, oltre alla grande successione di personaggi che Button incontra nel corso della sua intera vita: persone significative soltanto per lui ma, anche, personalità che diventeranno importanti per l’intera umanità ma su tutto questo primeggia il grande potere del vero amore.

Tutto questo rende Il curioso caso di Benjamin Button un film destinato a rimanere nella memoria perché va dato il merito al regista di aver provato a sottrarre ad uno dei romanzi più importi della letteratura statunitense la prerogativa dell’immaginazione.