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Daniel Day-Lewis: il ritorno sul grande schermo
Ripercorriamo la carriera del tre volte premio oscar Daniel Day-Lewis, che tornerà a recitare nel film diretto da suo figlio Ronan
Nel 2017, Daniel Day-Lewis ha annunciato il suo ritiro dalle scene con un breve comunicato stampa, ringraziando il suo pubblico e tutti i collaboratori con cui si relaziona nei suoi oltre quarant’anni di carriera. Non è stata la prima volta, accade già tra il 1997 e il 2001, anni in cui fece addirittura l’apprendista calzolaio nella famosa bottega di Stefano Bemer a Firenze.
Questa settimana, però, è arrivata la notizia: dopo 7 anni di assenza, tornerà a recitare nel film di suo figlio Ronan, nel suo film da regista esordiente. Non ci sono ancora notizie sulla data dell’uscita del film ma sappiamo che si tratta di un racconto familiare che esplora le intricate relazioni tra padri e figli; una storia che Daniel e il figlio Ronan hanno scritto assieme e che per ora sembra si intitolerà “Anemone”.
Daniel Day-Lewis: gli inizi della carriera
Classe 1957, londinese e figlio d’arte, inizia la sua carriera negli anni ’70 con il suo primo ruolo in Sunday Bloody Sunday, diretto da John Schlesinger (1971), per poi dedicarsi solo al teatro per diverso tempo.
La sua popolarità cresce rapidamente grazie a A Room with a View di James Ivory, accanto a un’esordiente Helena Bonham-Carter e una straordinaria Maggie Smith.
Nel 1989, nel film My Left Foot: The Story of Christy Brown di Jim Sheridan, interpreta lo scrittore e pittore Christy Brown, affetto da paralisi cerebrale. Per costruire un’interpretazione autentica, Daniel decide di rimanere su una sedia a rotelle anche fuori dal set, chiedendo costantemente assistenza come il suo personaggio. La magistrale interpretazione gli vale il suo primo Oscar come miglior attore protagonista.
A consacrarlo sulla scena hollywoodiana è però il dramma storico The Last of the Mohicans di Michael Mann (1992), grazie al ruolo di Occhio di Falco ottiene il titolo di sex symbol internazionale. Tuttavia, abbandona presto il genere blockbuster per dedicarsi a ruoli meno commerciali in opere di grandi registi. Lavora con Martin Scorsese in The Age of Innocence (1993) e Gangs of New York (2002), accanto a Leonardo DiCaprio, Cameron Diaz e Liam Neeson.
Nel 2005 recita nel dramma The Ballad of Jack and Rose, scritto e diretto da sua moglie Rebecca Miller, interpretando un padre gravemente malato che decide di trascorrere i suoi ultimi mesi di vita con sua figlia adolescente.
Gli ultimi ruoli e il primato nel cinema
Nel 2007, diretto da Paul Thomas Anderson, recita in There Will Be Blood, dove interpreta un ossessivo petroliere che, spinto dalla brama di potere e ricchezza, compie una serie di scelte distruttive per sé stesso e per chi gli sta accanto. Per questo ruolo ottiene il secondo Oscar della sua carriera come miglior attore protagonista.
Si cimenta anche nel genere del musical con Nine diretto da Rob Marshall, il remake di 8½ di Federico Fellini (trovate qui la nostra recensione). Nel 2012 arriva un altro ruolo di spessore con Lincoln di Steven Spielberg, dove interpreta il sedicesimo presidente americano nei suoi ultimi mesi di vita.
Questo ruolo gli regala il terzo Oscar come miglior attore protagonista, stabilendo così il primato di unico attore a vincere tre premi Oscar in questa categoria. A pari merito, nella categoria femminile, c’è Frances McDormand, mentre a superare entrambi è Katharine Hepburn, che ne vinse quattro.
Nel 2017, poco prima dell’uscita del film Phantom Threat, annuncia il ritiro dalle scene. È la sua seconda collaborazione con il regista Paul Thomas Anderson, e viene spesso citato tra i migliori film del decennio 2010-2020. Daniel Day-Lewis ci regala una grande interpretazione nei panni di un meticoloso e ossessivo stilista londinese degli anni ’50, che instaura una complessa relazione vittima-carnefice con una giovane donna, sua modella, musa e compagna.
Daniel Day-Lewis è tutt’oggi considerato uno degli attori più talentuosi e versatili della sua generazione. Costruisce le sue interpretazioni portandole anche al di fuori del set, e forse proprio per questo che ha scelto più volte di prendersi delle pause dalla recitazione.
La sua attenzione al dettaglio e la sua profondità emotiva gli permettono di esplorare e interpretare personalità molto diverse: da un ambizioso petroliere a un maniacale stilista londinese, passando per un coraggioso e intrepido mohicano.
Siamo entusiasti di rivederlo presto sul grande schermo e curiosi di scoprire quale nuova magistrale interpretazione ci riserverà.
Intanto, è possibile Vedere Daniel Day-Lewis in There Will Be Blood su Amazon Prime Video e Paramount+, in The Last of the Mohicans su Netflix e in Nine su Rai Play.