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Mastroianni

Festa del Cinema di Roma: il documentario Mastroianni l’antidivo celebra l’attore

Il documentario Ciao Marcello, Mastroianni l’antidivo ha emozionato profondamente il pubblico presente alla Festa del Cinema di Roma. 

Questo docufilm, dedicato all’attore italiano più amato a livello internazionale, si presenta come un ritratto autoironico, ricco di sfumature inedite e sorprendenti. Ciao Marcello, Mastroianni l’antidivo andrà in onda il 29 Ottobre su Rai 3.

La manifestazione capitolina celebra Mastroianni in occasione del centenario della sua nascita, iniziando dalla sua immagine iconica, che fa da manifesto alla 19ª edizione del festival.

Sono previste numerose iniziative a lui dedicate, tra cui una retrospettiva che presenterà alcuni dei suoi film più significativi, molti dei quali saranno proiettati in versioni restaurate. Tra i numerosi omaggi, ci sarà un incontro speciale con sua figlia, Chiara Mastroianni, attrice e regista, che recentemente ha recitato nella commedia Marcello mio, in cui esplora l’ossessione e il mito che circondano la figura paterna.

Il documentario Ciao Marcello, Mastroianni l’antidivo, è diretto da Fabrizio Corallo, rinomato giornalista e documentarista già noto per Sono Gassman! Vittorio re della commedia un’opera premiata ai Nastri d’Argento nel 2019.

Il regista offre un’affascinante esplorazione dell’arte della leggerezza, un tratto distintivo di Mastroianni. Le prime immagini del film ci mostrano un attore innamorato della musica, Corallo presenta sequenze tratte da Ciao, Rudy, una commedia musicale dedicata a Rodolfo Valentino, scritta da Pietro Garinei e Sandro Giovannini con le musiche di Armando Trovajoli, debuttata al Teatro Sistina di Roma il 7 gennaio 1966. In questo imponente spettacolo, che ha riscosso un grande successo di pubblico, oltre a Mastroianni figurano nomi come Ilaria Occhini, Giuliana Lojodice, Raffaella Carrà e Paola Pitagora.

L’escamotage della metanarrazione

Nel corso del documentario, il racconto si arricchisce di siparietti interpretati da Luca Argentero e Barbara Venturato, che evocano la figura di Mastroianni in modo leggero e divertente.

Qui si inserisce una metanarrazione: una giovane montatrice, mentre lavora a un ipotetico documentario sul grande attore, confessa di non conoscere a fondo filmografia di Mastroianni, creando un ponte ideale verso le nuove generazioni.

Attraverso interviste e testimonianze, Mastroianni, l’icona del latin lover per il pubblico internazionale, cerca di liberarsi di questa etichetta, sottolineando la sua abissale distanza dal sentirsi un divo o un playboy.

Mastroianni

La narrazione è arricchita dalla sua voce calda e suadente, ma il documentario non si limita a lui  e si fa spazio anche ad altri interpreti, in particolare registi che hanno contribuito a rendere celebre Mastroianni: da Federico Fellini, suo alter ego artistico, a Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi.

Mastroianni e le figure femminili

Le testimonianze femminili aggiungono ulteriore profondità al ritratto. Tra queste, la dolce madre Ida Irolle, che, con semplicità e tenerezza, racconta Marcello Mastroianni come figlio e non come star internazionale, arrivando a raccontare divertenti aneddoti come la sua immensa passione per le polpette.

Segue una carrellata di miti femminili, da Sophia Loren a Monica Vitti, da Stefania Sandrelli a Sandra Milo, da Virna Lisi a Ursula Andress, fino a Giovanna Cau, agente e grande amica di Marcello.

Al documentario partecipano anche le figlie, Chiara e Barbara Mastroianni, raccontano generosamente episodi buffi e abitudini insolite del padre, restituendo un’immagine di autoironia e semplicità celata dietro al grande attore internazionale. 

Corallo ha trattato anche argomenti della vita privata di Mastroianni, si narra infatti del matrimonio con Flora Carabella e di alcune delle sue relazioni tumultuose con figure come Faye Dunaway e Catherine Deneuve, proprio da quest’ultimo amore è nata la figlia minore Chiara.

Il ritratto di Mastroianni

Emergono così tutte le sfumature dell’attore e dell’uomo che conosciamo: un seduttore suo malgrado, un’anima complessa che incarna l’indolenza e la passione per la cucina, un’ineguagliabile normalità che sfida le convenzioni.

Mastroianni amava le telefonate, la semplicità e il senso dell’umorismo, manifestando una gentilezza e una concretezza rare. Non si è mai considerato un divo, anzi, pensava di essere stato scelto per caso per il suo lavoro e non si sarebbe stupito se, da un momento all’altro, tutto fosse finito. Era un uomo straordinario e al tempo stesso profondamente comune. Rifuggiva la mondanità e, pur essendo capace di instaurare grandi amicizie, si innamorava sinceramente ogni volta, senza mai voler nuocere agli altri, tanto che ogni donna che ha condiviso la sua vita o i set con lui parla di lui con affetto.

Con una freschezza quasi infantile, Mastroianni, l’alter ego di Federico Fellini, approcciava il suo lavoro come se fosse un gioco, un gioco meraviglioso per cui aveva rinunciato a un posto fisso e a una carriera nell’architettura, preferendo di gran lunga la gioia che gli dava recitare.

 

Mastroianni, con il suo fascino irresistibile e la straordinaria capacità di trasformarsi, sapeva alternare momenti di grande bellezza a quelli in cui si mostrava in tutta la sua fragilità, talvolta assumendo aspetti grotteschi. Era un attore di incomparabile talento, un vero prodigio che si è formato sul palcoscenico teatrale, sotto la sapiente direzione di Luchino Visconti e al fianco di Vittorio Gassmann.

La sua carriera è stata una navigazione attraverso le commedie leggere del primo dopoguerra, dove ha collaborato con i più grandi registi dell’epoca, diventati icone nel panorama cinematografico internazionale. Mastroianni rappresenta un vero colosso del cinema, la cui eredità perdura nel tempo, continuando a ispirare innumerevoli attori e cineasti in tutto il mondo.

Mastroianni è stato, insomma, un colosso del cinema, la cui eredità continua a vivere, ispirando generazioni di attori e cineasti in tutto il mondo.

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