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Francesca Mannocchi: suo il David con la rabbia della guerra
Francesca Mannocchi ha vinto alla sua prima candidatura. Ma per lei le prime volte sono finite da tempo. Una vita a dare voce a chi grida tra le bombe.
Lirica ucraina è stato premiato come Miglior Documentario ai David di Donatello 2025.
Con quest’opera Francesca Mannocchi s’immerge totalmente nelle ferite ancora aperte dal conflitto in Ucraina.
Daniela Mustica ha scritto e montato le immagini raccolte dalla giornalista a Bucha.
Voci vive ma spezzate dei sopravvissuti di una delle città simbolo dell’occupazione russa.
Chi è Francesca Mannocchi
Classe 198, la giornalista e documentarista italiana è nota principalmente per i suoi reportage su migrazioni e conflitti in Medio Oriente e Nord Africa.
Romana, ha collaborato con testate italiane e internazionali come L’Espresso, LA7, Al Jazeera e The Guardian.
I premi prima del David di Donatello
Nel 2019 pubblica con Einaudi Io Khaled vendo uomini e sono innocente. È un libro crudo e toccante, che apre nuovi scenari e nuovi punti di vista sul calvario dei migranti e il traffico di esseri umani. Con questo libro vince il Premio Estense.
Sempre sul tema migranti e sulle carceri libiche ha incentrato un’inchiesta realizzata per LA7. Per questo lavoro ha ottenuto il Premio Franco Giustolisi “Giustizia e Verità” nel 2015, il Premiolino nel 2016 e il Premio Ischia internazionale di giornalismo nel 2021.
Infine il Premio Wondy di letteratura resiliente le viene assegnato nel 2021 per il libro Bianco è il colore del danno, che narra della sua esperienza con la sclerosi multipla.
Francesca Mannocchi e i documentari
Prima candidatura ai David di Donatello ma non primo documentario.
Infatti nel 2018 Mannocchi ha co-diretto il documentario Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul con il fotoreporter Alessio Romenzi.
L’opera è stata presentata alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Affronta le conseguenze della lunga guerra contro l’ISIS sui soggetti più vulnerabili in un conflitto: donne, anziani, bambini, orfani.
Lirica Ucraina
L’ultimo lavoro di Francesca Mannocchi è uscito nelle sale il 25 novembre 2024.
Ha subito conquistato pubblico e critica grazie alla sua forza narrativa e al profondo valore etico.
Le musiche originali di iosonouncane contribuiscono a rafforzarne la potenza emotiva.
Sul palco quando ha ritirato il premio, Mannocchi ha voluto condividere il riconoscimento con tutte le persone che hanno reso possibile il documentario, con parole intense e commosse.
“Condivido questo premio con Daniela Mustica, che ha scritto e montato questo film interpretando quello che io ho visto.”
Dopo i ringraziamenti a Fandango e a La7, alla sua famiglia “di sangue” e a quella d’anima, ha rivolto il suo pensiero ai protagonisti del documentario e non solo.
“A tutte le persone che mi hanno consegnato il loro dolore, il loro lutto, la loro perdita. Al mondo che ho raccontato, che mi ha insegnato che bisogna restare arrabbiati e vivi di fronte al dolore degli altri. Ai 20.000 bambini della Striscia di Gaza e a tutti quelli che continuano a morire mentre noi siamo qui a festeggiare questo premio.”