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Hans Reudi Giger, l’artista in mostra a Torino

il 5 ottobre aprirà a Torino la Mostra Beyond Alien: H.R. Giger, dedicata all’artista Hans Reudi Giger, il creatore dell’immaginario di Alien.

Dal 5 ottobre, presso il Museo Mastio della Cittadella di Torino, sarà possibile visitare la mostra Beyond Alien: H. R. Giger, a cura di Marco Witzig, dove verranno esposte le opere di Hans Reudi Giger, creatore del terribile Xenomorfo, antagonista del film Alien (1979), diretto da Ridley Scott.

Hans Reudi Giger, i primi studi e il legame con il movimento surrealista

Hans Reudi Giger nasce nel 1940 a Coira, in Svizzera. Sin dalla prima infanzia, Hans sviluppa una forte inclinazione alla creazione artistica e alle rappresentazioni oscure e disturbanti, ispirate dai suoi incubi e da ciò che vede nella farmacia del padre, dove rimane affascinato dalle sanguisughe, dalle boccette contenenti strani liquidi e, addirittura, da teschi umani.

Finito il liceo, Giger si iscrive alla School of Applied Arts di Zurigo, dove frequenta corsi di design industriale e arti applicate. In questo contesto, Hans studia e acuisce le sue abilità tecniche e, contemporaneamente, sviluppa la fascinazione per i dettagli meccanici. Questi studi influenzeranno moltissimo il suo approccio artistico, spingendolo ad esplorare l’interazione tra forme organiche e meccaniche.

Durante gli anni Sessanta e Settanta, l’artista continua ad indagare il complesso rapporto tra l’umano e la macchina.

I suoi dipinti, realizzati attraverso la tecnica dell’aerografo che gli permette di creare immagini fluide e dettagliate, sono caratterizzati da personaggi in cui è evidente la fusione tra le componenti umani e quelle meccaniche, creature da lui stesso definite “biomeccaniche”.

Sebbene non è mai appartenuto a nessuna corrente artistica, Giger è stato fortemente influenzato dal surrealismo, anche grazie alla conoscenza diretta di uno dei massimi esponenti della corrente artistica, Salvador Dalí.

Il legame con il surrealismo si ritrova nel modo in cui l’artista sfida la logica e la realtà: strutture architettoniche impossibili, esseri meccanizzati e figure sessuali ambigue dominano i suoi scenari.

Come i surrealisti, le opere di Giger esplorano le profondità più oscure della psiche umana, portando in superficie paure ancestrali legate alla morte, alla sessualità e alla trasformazione.

Le opere di Hans Reudi Giger si pongono in continuità con la tradizione surrealista, ma con una svolta unica: mentre il surrealismo classico si focalizzava spesso su temi come il sogno e l’inconscio, Giger mescola questi elementi con la modernità tecnologica e meccanica, creando il suo distintivo stile “biomeccanico”.

Hans Reudi Giger, Il rapporto con il cinema

Le prime esperienze del mondo del cinema di Hans Reudi Giger, risalgono agli anni Settanta, quando gli viene proposta, insieme ad altri artisti, la realizzazione di Dune, tratto dall’omonimo romanzo di Frank Herbert.

Nonostante il mondo fantascientifico del romanzo si adattasse perfettamente alle visioni conturbanti dell’artista, il film non si fece più e, come è noto, venne realizzato dieci anni dopo da David Lync.

Nel 1977, Hans pubblica Necronomicon, un volume che raccoglie buona parte delle sue opere. Lo stesso libro viene regalato al regista Ridley Scott, che in quel momento si stava occupando della realizzazione di Alien.

Colpito dall’immaginario oscuro e disturbante dell’artista, Scott lo ingaggia per la realizzazione della scenografia del film e per la realizzazione degli animatroni.

Il più celebre contributo di Giger al film Alien è la creazione dello Xenomorfo, un essere alieno nel quale si fondono le fattezze di insetti, di uomini e le componenti meccaniche. Il design così particolare conferisce alla creatura un fascino conturbante, che riflette l’orrore corporeo di una sessualità distorta, facendone il simbolo di paura e alienazione.

Per creare le creature e gli ambienti, Hans lavorò a stretto contatto con il team di effetti speciali, e il suo contributo fu determinante per il successo visivo del film. Il suo lavoro gli valse il Premio Oscar per i migliori effetti visivi nel 1980.

Il successo di Alien consacrò Hans Reudi Giger a livello internazionale, portando la sua arte a un pubblico molto più vasto. Il mondo biomeccanico di Giger diviene simbolo iconico del genere fantascientifico e horror, diventando fonte di ispirazione per il design di creature e ambientazioni cinematografiche nei decenni a venire.

La mostra Beyond Alien: H.R. Giger vuole ripercorrere, a 10 anni dalla scomparsa dell’artista, il percorso poliedrico di Hans Reudi Giger, attraverso l’esposizione di settanta pezzi originali, provenienti dal Giger Museum. 

Un evento imperdibile per gli appassionati di fantascienza e un’occasione per riscoprire uno degli artisti più particolari e disturbanti del Novecento. Sarà possibile visitare la mostra dal 5 ottobre fino al 16 febbraio 2025.

Giulia Carulli

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