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Il grande regista James Cameron compie 70 anni
Uno dei più importanti maestri della storia del cinema internazionale, James Cameron oggi arriva all’importante tappa dei 70 anni.
Dalla fisica…
Figlio di un ingegnere elettrico e di un’artista, James Cameron è da sempre cresciuto fra la passione per le discipline scientifiche e l’amore per l’arte, soprattutto per il disegno. Dopo aver frequentato la Stamford Collegiate di Niagara Falls, si iscrive alla Facoltà di Fisica presso la California State University di Fullerton, dove si trasferisce con la famiglia nel 1971. Successivamente lascia gli studi, arrangiandosi come può per guadagnare qualche soldo, ad esempio facendo il venditore di automobili.
Il desiderio di poter visitare gli archivi cinematografici lo porta a riprendere gli studi e così ad ottenere la laurea in filosofia alla University of Toronto, nel 1973.
…al grande schermo
Nel frattempo la sua passione per la fantascienza viene esaltata dalla visione delle pellicole 2001 – Odissea nello spazio (1968) e Guerre stellari (1977) e così decide di avvicinarsi al cinema e in particolare a questo genere. Nel 1978 firma e dirige assieme a due amici il cortometraggio Xenogenesis. Negli anni successivi poi bazzica nell’industria cinematografica ricoprendo vari incarichi come scenografo, assistente alla fotografia, scenografia ed effetti speciali.
I primi successi con Terminator
Dopo essere stato grande risorsa di consulenza per gli effetti speciali di Apollo 13(1995) con Tom Hanks, Cameron dirige il suo primo cult: Terminator (1984) con Arnold Schwarzenegger. La pellicola, che tratta di un cyborg proveniente dal futuro il cui unico scopo è quello di uccidere la madre del capo di una futura resistenza nella guerra contro le macchine, ha un successo strepitoso e coinvolgente da parte del pubblico, mentre la critica gli offre il Saturn Award per la migliore sceneggiatura, nonché una candidatura allo stesso premio come miglior regista.
James Cameron, a questo punto, nel 1991, si spinge in un sequel che non tradisce le aspettative e intrattiene il pubblico con una serie di grandi effetti speciali, ripercorrendo a grandi linee la storia fantascientifica precedentemente impostata. Terminator 2- Il giorno del giudizio, sempre con Schwarzenegger nella parte del cyborg assassino, gli permette di ottenere un Saturn Award come miglior regista, mentre va a qualcun altro quello per la migliore sceneggiatura, per il quale era stato nuovamente candidato.
Oltre Terminator
Nel frattempo, fra queste due pellicole, scrive la sceneggiatura di Rambo II- La vendetta(1985) con Sylvester Stallone e ne paga le conseguenze: un Razzie Award per il peggior copione. Oltre a questo, dirige un altro sequel Aliens- Scontro Finale(1986) con Sigourney Weaver, Michael Biehn, Paul Reiser e Lance Henriksen.
Sopportato solo da pochissimi attori, come Michael Biehn, Jenette Goldstein, Henriksen, Bill Paxton e Schwarzenegger, dirige Abyss (1989) che gli frutta un nuovo Saturn Award e una nuova candidatura per il copione. Poi ritorna con Schwarzenegger, affiancandolo a una strepitosa Jamie Lee Curtis in True Lies(1994). Ovviamente altro Saturn, seguito da una candidatura al medesimo premio per la sceneggiatura di Strange Days (1995).
Il capolavoro senza tempo: Titanic
Il 1997 è l’anno più importante per James Cameron in quanto darà vita al film Titanic, la storia del più grande transatlantico all’epoca che compie il suo primo ed ultimo viaggio a causa di un naufragio dopo la collisione con un iceberg. Il film tutt’oggi è ricordato per essere il più grande capolavoro drammatico della storia del cinema, con un grande cast di attori noti a livello mondiale tra cui Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher.

Nel film Cameron attua qualunque strumento cinematografico per rendere ogni scena più verosimile possibile: infatti sono presenti diverse inquadrature della reale nave affondata nel 1912. Per girare queste scene, James Cameron non si accontentò di farlo utilizzando un sottomarino, ma coinvolgendo un team di esperti con i quali progettarono una macchina da presa in grado di sostenere la grande pressione atmosferica presente sul fondale del mare, riuscendo così a filmare in modo diretto ed innovativo le rovine del celebre transatlantico.
Il film Titanic ancora oggi porta diversi ricordi, come i cinema strapieni per la mania del bel ragazzo Jack, interpretato dal grandissimo e affascinante DiCaprio, la potenza del brano My Hearts Will Go On di Célin Dion, elementi che lo hanno reso il blockbuster cinematografico della storia. Essendo tale non mancarono i più importanti premi: l’Oscar, fra i quali spiccano quelli per il miglior film e il miglior regista e poi candidature a BAFTA, César, Golden Globe e tanti altri.
Fu un film talmente imponente che permise a Cameron di poter urlare davanti ai membri dell’Academy Award:
Sono il re del mondo
Cinema e Tecnologia: Avatar
In seguito il regista si dedica piuttosto alle sue altre passioni e si allontana nuovamente dal cinema. Ricomincia a lavorare nel settore a partire dal 2019, anno in cui collabora ai film Alita – Angelo della battaglia e poi anche Terminator – Destino oscuro. Del primo scrive la sceneggiatura e del secondo invece idea il soggetto.
Il grande ritorno si ha nel 2009 con Avatar, e poi nel 2022 con Avatar – La via dell’acqua, un nuovo attesissimo kolossal, con il quale si impone nuovamente come un autocratico e incontentabile autore, un regista aggressivo ed esigente, l’incubo di attori e maestranze, ma anche l’ossessione fatta a persona per le tecnologie al pari di George Lucas e Steven Spielberg. Ha decisamente dimenticato che, prima di essersi autoincoronato il re del mondo, era un tuttofare e che gran parte del suo talento viene proprio da quel sapiente modo di padroneggiare il set.
Avatar è ad oggi uno dei film che più hanno ridefinito il rapporto del cinema con la tecnologia. Per realizzarlo, infatti, James Cameron lavorò per circa 6 anni allo sviluppo di una speciale cinepresa digitale ad alta definizione 3D. Uscito nel 2009, il regista aveva in realtà in progetto il film sin dalla fine degli anni Novanta, ma la tecnologia da lui ricercata all’epoca non era ancora disponibile. Fu soltanto dopo aver visto il personaggio in CGI di Gollum in Il Signore degli Anelli che si convinse che il tempo di realizzare il suo film era finalmente arrivato.
Il cinema per lui è espressione del meraviglioso e si descrive come un individuo dal carattere di ferro e con una precisione maniacale che, da solo, ha scalato l’empireo Hollywoodiano, sfidando altri miti e se stesso, a colpi di budget sempre più folli, sempre più lunghi, sempre più action.
