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Il trionfo USA di Elena Ferrante: i film tratti dai suoi libri
Il successo della scrittrice Elena Ferrante non conosce frontiere: di recente è stato celebrato dal New York Times. Sono molti i film tratti dalle sue opere.
Numeri impressionanti, quelli della scrittrice italiana Elena Ferrante, la cui identità reale è tuttora avvolta dal mistero.
E negli ultimi giorni la consacrazione definitiva a livello mediatico: l’autorevole quotidiano statunitense The New York Times ha definito il primo capitolo della quadrilogia de L’amica geniale “il più bello dei 100 libri del XXI secolo”, considerando come target tutti i volumi pubblicati dal 2000 a oggi.
The @nytimes has featured two volumes of Elena Ferrante’s quartet of Neapolitan novels in their ‘100 Best Books of the 21st Century’ list, with #MyBrilliantFriend landing the number one spot. 📚@BrilliantFriendhttps://t.co/mx3cApp7zU
— Fremantle (@FremantleHQ) July 15, 2024
Ma il primo libro della quadrilogia non è l’unico volume dell’autrice presente in classifica: nella top 100 ci sono anche il quarto volume, Storia della bambina perduta, e I giorni dell’abbandono, rispettivamente all’80° e al 92° posto.
Ferrante è una scrittrice prolifica, le cui opere sono state in larga parte trasposte al cinema o sul piccolo schermo. Scopriamo insieme tutti gli adattamenti dei suoi libri.
Elena Ferrante sul grande schermo
Il primo film in assoluto derivato da un’opera è stato L’amore molesto di Mario Martone, uscito al cinema nel 1995. Presentato in concorso al 48esimo Festival di Cannes, racconta la storia del ritorno a Napoli di una donna di nome Delia in seguito al suicidio della madre.
Il film ha contribuito a lanciare definitivamente la carriera della protagonista Anna Bonaiuto, che aveva già lavorato con il regista due anni prima in Morte di un matematico napoletano, e che aveva all’attivo alcune apparizioni in film di Lina Wertmüller, Bruno Corbucci, Federico Fellini (non accreditata in La città delle donne) e Pupi Avati.
Bonaiuto è poi diventata anche la voce narrante di quasi tutti gli audiolibri tratti dalle opere della scrittrice, inclusa la quadrilogia che l’ha resa celebre in tutto in mondo.
Un altro nome illustre del panorama registico italiano ha poi diretto I giorni dell’abbandono (2005): alludiamo a Roberto Faenza, il cui ultimo film sul grande schermo risale al 2022: Hill of Vision – L’incredibile storia di Mario Capecchi.
Il film, e il libro, raccontano la storia di Olga, moglie e madre di due figli, che si trova a fronteggiare l’abbandono del marito, che la lascia per una donna più giovane.
Il film si è aggiudicato due Globi d’Oro, uno per la sceneggiatura (opera dello stesso Faenza) e uno per la protagonista Margherita Buy e ha ricevuto candidature al Festival del Cinema di Venezia, ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello.
L’ultimo film tratto da un’opera di Ferrante è anche la prima diretta da una donna: La figlia oscura, diretta dall’attrice regista Maggie Gyllenhaal. Il ritratto intimo di una donna, Leda Caruso, che nel corso di una vacanza estiva, rivive il proprio passato e il rapporto con la figlia attraverso una misteriosa sconosciuta.
Forte di un cast internazionale, capitanato dall’attrice Premio Oscar Olivia Colman, il film è il debutto alla regia di Gyllenhaal, che della storia ha detto: “Secondo me Leda è un’eroina, le cose non sono facili e la nostra esperienza femminile è sempre stata chiusa in una scatola. Perversione, disperazione, terrore sono tre esperienze provate da una madre che è anche una donna viva, reale. Mi sono sempre sentita strana e sbagliata perché questi pensieri non erano mai rappresentati”.
Per questo film, Colman ha ricevuto anche una Candidatura agli >Oscar come Miglior attrice protagonista.
Le opere sul piccolo schermo
Sono due le serie tratte dalle opere della misteriosa autrice: la prima è l’acclamata serie L’amica geniale (dal 2018), prodotta da HBO.
La quarta e ultima stagione dovrebbe uscire in Italia il prossimo 25 novembre. La sceneggiatura, firmata da Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo è un successo planetario: è stata venduta in 170 paesi.
Vi figureranno i nuovi attori protagonisti: Alba Rohrwwacher nel ruolo di Elena Greco detta Lenù e Irene Maiorino nei panni di Raffaella Cerullo detta Lila, che hanno rimpiazzato per motivi di età Margherita Mazzucco e Gaia Girace. Tra loro un nuovo Nino Sarratore: Fabrizio Gifuni al posto di Francesco Serpico.
A concludere la carrellata è La vita bugiarda degli adulti, serie prodotta da Netflix e diretta da Edoardo De Angelis (Comandante).
La storia racconta la vita dell’adolescente Giovanna Trada, figlia di due docenti della Napoli bene è una ragazzina nata in una famiglia della Napoli bene, che riscopre la propria ribellione nella scandalosa zia Vittoria.
Vittoria è interpretata dalla veterana Valeria Golino, un personaggio vicino al ruolo da “pazza” che ha contribuito a renderla famosa in Respiro di Emanuele Crialese.
Un ruolo che l’ha aiutata a liberarsi anche sul piano del linguaggio, dal momento che il suo personaggio è molto sboccato (a sua nipote dice: “La gente chiava. E se non l’hai fatto mai, l’amore non sai cos’è”).
Una frase che non le appartiene: “La tipica cosa che nella vita non direi mai: magari son capace di affermazioni ancora più scabrose, ma mai con quel linguaggio. E riuscire a permettermelo, da donna di mezza età quale sono, è stato terapeutico“.
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