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Kieran Culkin

Kieran Culkin, è ora di rivederlo in Succession

 Kieran Culkin, vincitore del premio Oscar come miglior attore non protagonista, ha battuto Jeremy Strong suo collega in Succession.

Succession è una serie TV americana ideata da Jesse Armstrong e andata in onda dal 2018 al 2023. Considerata – sia da pubblico che da critica – come una serie avvincente e premiata da ascolti sempre molto importanti; Succession si presenta come una serie TV che segue le vicende della famiglia Roy.

In particolare, si parla del patriarca e magnate Logan Roy (interpretato da Brian Devis Cox) e dei suoi tre figli: il primogenito Kendal (interpretato da Jeremy Strong) seguito da Siobhan “Shiv” (con le fattezze di Sara Snook) e dal più piccolo Roman (proprio il nostro Kieran Culkin). A questa base si uniscono un coro di attori ed attrici di tutto rispetto quali: Matthew Macfadyen (il marito di Shiv, Tom Wamsgans) ecc.

Senza spoilerare troppo basti sapere che la famiglia è una delle più potenti (economicamente) e mediatamente degli Stati Uniti d’America e si sviluppa attraverso una serie di narrazioni parallele – e a tratti anche intrecciate – che vede il rapporto padre-figli e il rapporto azienda con il mondo e – soprattutto – il futuro dell’azienda quando Logan lascerà il comando.

Già perché ciò che appare chiaro è che il patriarca non gode di una salute di ferro ma ha un rapporto con i propri figli estremamente distruttivo: classico uomo d’affari più devoto al suo lavoro che alla crescita dei propri figli. Questo genererà una serie di atteggiamenti distruttivi e disfunzionali da parte delle parti in causa, anche se in modalità differenti.

Kieran Culkin scena succession

Succession e Kieran Culkin sono lo specchio per leggere la nostra società

Nella narrazione appare immediatamente chiaro che più di qualcosa non vada come dovrebbe andare. I figli sono tutti uno-contro il resto del mondo e non si comprende se sia così perché – o in conseguenza – dello stile di vita super altolocato che vivono.

In questo marasma di bassezze, tradimenti e finte lusinghe si sviluppa la vita sui generis dei Roy e del loro impero mediatico (la Waystar-Royco). Tutto sembra essere fisso in immutabile fino a quando il patriarca non inizia a manifestare uno stato di salute precario e parte la guerra a chi tra loro debba essere il suo naturale erede.

Culkin mostra il peggio di cui può essere capace un essere umano e realizza un personaggio eccessivamente sopra le righe e meschino – di quel genere di meschinità che rasenta la crudeltà – anche se, a tratti – inconsapevole. È un depravato abilmente costruito che mostra i limiti dell’affettività mancata, della competizione a tutti i costi… sensazioni tipiche della società contemporanea.

Kieran Culkin mostra, chiaramente, l’immensa capacità recitativa della quale è a disposizione e presenta una specie di anticipazione di ciò che sarà la complessità caratteriale del suo personaggio in A Rea Pain, film che gli fornirà l’Oscar 2025

In quattro stagioni (composte da un totale di 39 puntate) una sceneggiatura spumeggiante ha permesso di entrare nell’animo corrotto dei veri poteri del nostro mondo. Sembrerebbe che il soggetto della serie TV Succession sia stata ispirata dalla famiglia Murdoch, della loro potentissima capacità patrimoniale e del potere dei media che controllavano.

Kieran Culkin e il resto del cast si sono aggiudicati una serie di premi legati alla loro interpretazione nella serie Succession mostrando che si è trattato di un’opera interessante e ben costruita.