126Views

La sposa!, Frankenstein incontra una rivoluzione d’amore
La sposa! il nuovo film diretto da Maggie Gyllenhaal, riporta in vita la leggenda della “sposa di Frankenstein” e reinventa il mito gotico tra rivolta e desiderio.
Ambientato in una Chicago degli anni ’30 fatta di passioni, rivolta sociale e ossessioni creative, il film La sposa! oscilla tra poesia horror e dramma romantico, con un’estetica cupa e vibrante, in cui la tensione tra creazione e autonomia diventa metafora politica.
La trama di La sposa!
Un solitario Mostro di Frankenstein (interpretato da Christian Bale) si reca dal dottor Euphronius (Annette Bening) con una richiesta: creare per lui una compagna.
Insieme riportano in vita una giovane donna assassinata, che diviene la “Sposa” (Jessie Buckley).
Ma il risultato li sorprende: la Sposa si rivela una figura ben più complessa, capace di scatenare passione, inquietudine, reazioni sociali e persino rivolte morali.
La polizia indaga, l’amore prende il ruolo di catalizzatore e il desiderio si trasforma in potere destabilizzante.
Nel corso del film emergono omicidi, possessioni simboliche e l’idea che la Sposa non sia solo un prodotto della scienza, bensì un soggetto attivo, in grado di cambiare il corso della narrazione che l’ha generata.
Davanti e dietro la macchina da presa
Oltre ai protagonisti Jessie Buckley e Christian Bale, nel cast fioccano altri nomi importanti tra cui: Penélope Cruz, Peter Sarsgaard e Jake Gyllenhaal.
Anche il team tecnico è di rilievo: la fotografia è affidata a Lawrence Sher (Joker, 2020), i costumi a Sandy Powell (Oscar per Shakespeare in Love, The Aviator e The Young Victoria), la colonna sonora a Hildur Guðnadóttir (Joker).
La sposa! tra simbolismo e tensione
La sposa! è un’opera ambiziosa, che cerca di slittare il mito gotico verso territori di ribellione e desiderio.
Maggie Gyllenhaal mostra qui il coraggio di non accontentarsi del semplice remake: l’obiettivo è trasformare la figura della “sposa” in un soggetto autonomo, forgiato da passioni e conflitti interiori.
Jessie Buckley ha il compito gravoso di portare in scena una figura che non è solo vittima né semplice oggetto.
Christian Bale, nei panni della Creatura, interpreta l’isolamento e il desiderio di un essere che non appartiene né al regno dei vivi né a quello dei morti: è solitudine incarnata.
La tensione fra il creatore e la creazione si fa tutt’uno con quella fra uomo e donna, fra controllo e ribellione.
Un messaggio di alti significati e…investimenti
Il film non è esente da rischi: alcune voci parlano già di un budget molto alto che ha sollevato critiche.
Un progetto di queste dimensioni porta aspettative altissime, e sarà da vedere se il risultato reggerà la posta.
Inoltre, dietro le quinte, il film ha sollevato questioni di genere nei confronti del budget.
Infatti alcune critiche sul costo esorbitante sembrano aleggiare con sospetto, come se una regista donna non fosse legittimata a dirigere una produzione “di peso”.
Warner Bros. ha difeso il progetto, sostenendo che se fosse stato un uomo a dirigerlo probabilmente non ci sarebbe lo stesso scrutinio.
Anche sotto il profilo narrativo, l’equilibrio sarà difficile: non si tratta soltanto di spettacolo horror, ma di restituire uno spessore identitario a personaggi che storicamente sono stati sgualciti dal mito.
Se Gyllenhaal riuscirà a trovare quel punto di tensione fra orrore e bellezza, coercizione e libertà questo film potrà emergere come uno degli adattamenti più interessanti del genere.
L’intraprendenza di Maggie Gyllenhaal
Gyllenhaal appare come una regista che non teme il grande show, ma punta a un’estetica che non rinuncia all’introspezione.
Il suo La sposa! è la sfida a coniugare mito, spettacolarità e soggettività femminile.
Una sfida che può definirla non solo come “attrice che dirige”, ma come autrice che affronta i grandi temi del moderno.
L’uscita in Italia de La sposa!
Distribuita da Warner Bros. Pictures la pellicola arriverà in Italia il 5 marzo 2026, .