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Madre e figli: un rapporto profondo e complesso
Il cinema mondiale ha sempre esaltato il rapporto tra madre e figli e la redazione in occasione della festa della mamma ne presenta alcuni film interessanti.
Mamma mia!
Prima pellicola proposta è Mamma Mia! del 2008, riadattamento dell’ononimo musical e basato sulle musiche del gruppo svedese ABBA. Nel contesto colorato del musical si riscopre un rapporto tra madre e figli all’insegna di segreti.
Sophie, intepretata da Meryl Streep, a pochi giorni del matrimonio vuole scoprire l’identità del padre nascosta da sempre dalla madre. Quindi Sophie scopre dal dario di Donna, sua madre, tre grandi giovani amori giovanili possibili padri della ragazza. All’insaputa della madre decide di invitarli al matrimonio e scoprire la verità su vecchi amori creando dissapri, equivoci e colpi di scena tra di loro e Donna.
Tra divertimento, musica e emozione è un film non solo utile per scavare al meglio lo sviluppo del rapporto tra madre e figli ma anche perfetto per tutta la famiglia.
Lady Bird
Non tutti i rapporti tra madre e figli possono essere profondi in maniera positiva. Lady Bird rappresenta un rapporto tra madre e figlia piuttosto complicato, provocatorio e scontroso.
Chirstine è una ragazza provocatoria e ribelle che cerca di soddisfare i propri sogni ad ogni costo. Al suo fianco la madre la limita perchè essendo ancora adolescente non ha la piena consapevolezza che mettere in pratica i sogni non è mai qualcosa di semplice. Così provocazione e battibecchi sono alla base di una storia e di un film che ha saputo rappresentare anche il lato negativo del rapporto madre e figli.
Il film ha ottenuto tantissime candidature e ha vinto numerosi premi agli Oscar e ai Golden Globe ed è un buon connubio di drammaticità e comicità.
Enola Holmes
Enola Holmes è il classico ma profondo esempio della distanza che si gela alla volte nel rapporto madre e figli. Un mistero folle che narra vicende di una figlia alla ricerca della sua eccentrica madre.
L’affascinante racconto di crescita di Harry Bradbeer vede protagonista un’esuberante Millie Bobby Brown nel ruolo della detective adolescente sorella di Sherlock Holmes. Helena Bonham Carter veste i panni della madre, una suffragetta che scompare improvvisamente, lasciandosi dietro una serie di indizi. Nel risolverli, Enola viene guidata dallo spirito di sua madre, una libera pensatrice che le ha insegnato il tiro con l’arco, gli scacchi e il jiu-jitsu, nonché il valore dell’indipendenza.
Questo film insegna i valori e gli insegnamenti che una madre lascia in eredità ad una figlia.
Shining
Anche dietro il genere cinematografico dell’horror si nasconde il rapporto tra madre e figli ma in maniera oscura. Shinign è uno dei casi esemplari: infatti il rapporto tra Wendy, la madre e Il figlio Danny è al centro dlla storia.
Wendy è attenta, responsabile e protegge il figlio Danny dalle pericolosità dei suoi poteri. Ed è proprio la presenza della madre che è fondamenale per la soppravvivenza di Wendy e Danny nell’Overlook Hotel, in quanto Wendy è l’unica che può aiutare il figlio a combattere le influenze malevole dell’hotel.
Nel caso di Shining, è un rapporto di sopravvivenza reciproca, l’uno ha bisogno dell’altro e viceversa.
Psyco
Grande capolavoro del genere horror, Psyco trasmette una delle infinite sfaccettature tra il rapporto madre e figli. Alfred Hitchcock racconta di Norman Bates un serial killer e del difficile rapporto con la madre ignota e morta già da alcuni anni. Tutto sembra tranne che un rapporto materno: Norman Bates è disturbato mentalmente e pronto ad impugnare pericolosamente il coltello contro chiunque, anche se nella sua mente vede ossessivamente la figura della madre.
Hitchcock ha portato alla luce anche l’ossessività di tale rapporto e il tema è diventato così interessante che nel corso dei tempi sono stati fatti divesi remake e film simili come la serie televisva Bates Motel.
Bambi
Non c’è film migliore sia per grandi che piccoli spettatori per enfatizzare al meglio la maternità e l’amore che si gela dietro al rapporto tra madre e figli. Nel grande classico disney Bambi questo rapporto rappresenta il tema centrale.
La cerbiatta prova grande amore e cura nei confroni del suo cucciolo, proteggendolo dai pericoli della foresta ma anche dell’esplorazione di essa. Una grande figura di riferimento materna che purtroppo scompare e il piccolo Bambi si trova senza un guida e soprattutto vuoto da quel amore materno. Ma con il tempo grazie agli insegnamenti della mamma riuscirà diventare maturo e responsabile davanti alla difficoltà della vita.
Figlia mia
Un film delicato e fortissimo al tempo stesso. La storia di una figlia che all’età di 10 anni scopre di avere due madri e che fa fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Tre sublimi interpreti, Valeria Golino, Alba Rohrwacher e la giovanissima Sara Casu per un’opera che esplora con profondità la maternità e le sue implicazioni.
Qui il rapporto tra madre e figli si duplica e diventa confusionario ma allo stesso tempo emblematico per la presenza delle due donne che si prendono cura della bambina. La maggior parte delle scene sono girate a Cabras, comune in provincia di Oristano, sulla costa centro-occidentale di una Sardegna brulla, che appare arcaica.
Mia madre
Mia madre è uno tra i film del grandissimo regista Nanni Moretti basato sulla sua grande autocritica. La storia narra la crisi artistica di una regista, intepretata da Margherita Buy affianco a Nanni Moretti attore. La regista tra difficoltà provocate dalla poca fiducia del suo staff si ritrova anche a vivere una seconda crisi personale: la madre si trova in ospedale a causa di una polmonite e le sue condizoni non sembrano delle migliori.
Nanni Moretti attore sta qui un po’ in secondo piano, è il fratello della protagonista, ha preso un’aspettativa dal suo lavoro di ingegnere ma di lui sappiamo poco e niente, è però spettatore onnisciente. Margherita invece si destreggia tra passato e presente, tra dolore e speranza. Rivisto non da molto perché è stato uno dei film che ho molto amato.
Un film che racconta a pieno il rapporto tra madre e figli per il coinvolgimento di due fratelli anche se poco visibile.
Tutto su mia madre
Tutto su mia madre è un uno dei film iconici di Pedro Almodóvar, che si è aggiudicato il premio per la miglior regia al 52º Festival di Cannes. Il film si è aggiudicato, inoltre, l’Oscar e il Golden Globe come miglior film straniero.
Il film inizia a Madrid, dopo che Esteban, di diciassettenne e sua madre Manuela, la sera del giorno del compleanno del ragazzo, sono andati a vedere lo spettacolo teatrale Un tram chiamato desiderio. Alla fine della rappresentazione Manuela ed Esteban decidono di attendere l’attrice Huma all’uscita del teatro per un autografo. Ma quella notte di pioggia gli eventi precipitano.
Inizia così per Manuela una nuova fase di vita: dopo aver nascosto da sempre al figlio l’identità del padre, nonostante per anni Esteban avesse dichiarato il suo desiderio di conoscerlo e incontrarlo, Manuela si reca a Barcellona alla ricerca del padre del ragazzo.
Questo film rappresenta un desiderio di cura e risamento del rapporto madre e figli.
La prima cosa bella
La prima cosa bella è tra i film più belli e ricordati dagli italiani di Paolo Virzì. La commedia, pretamente all’italiana mostra il vero primo amore di tutti gli essere umani, ovvero la propria mamma. Nonostante la personalità eccentrica e scomoda della propria mamma, i due fratelli creano con lei un rapporto davvero invidiabile da tutti.
Il film non solo mostra la creazione del rapporto tra madre e figli ma anche ritagliarsi con fatica il proprio spazio, essendo i loro figli la propria vita.
Il film ha ottenuto 11 candidature e vinto 5 Nastri d’Argento, 17 candidature e vinto 3 David di Donatello, 1 candidatura agli European Film Awards, In Italia al Box Office La prima cosa bella ha incassato 6,6 milioni di euro .