Gli anni ’60, la francia e la nouvelle vague. Un movimento cinematografico che è diventato simbolo e culto attraverso i suoi film.
La nouvelle vague è stata una delle correnti cinematografiche più importanti della storia della settima arte avendo rivoluzionato il modo di fare cinema ed il concetto stesso di cinema. Nonostante il movimento fosse già iniziato sul finire degli anni ’50 con I 400 colpi di Truffaut o Le beau Serge di Chabrol, in molti collocano come data simbolo il 1960, anno di uscita di Fino all’ultimo respiro, lungometraggio di debutto di Jean-Luc Godard.
Uno dei film più citati e replicati di sempre che hanno modellato il concetto di cinema che oggi è comune ed universale ma che è partito da pochi uomini, registi con idee concrete e rivoluzionarie. Non a caso a breve uscirà un film proprio sulla realizzazione di Fino all’ultimo respiro, così come è già stato realizzato un film bio-pic sul regista simbolo ed icona, Godard. Ma perché proprio lui?
Fino all’ultimo respiro è stato il manifesto di un movimento e di una generazione, cinematografica e non. Un pezzo d’arte che ha influito il contesto generale del mondo, non solo a livello cinematografico , e che soprattutto è uscito dalla Francia arrivando sino al colosso dominante, gli Stati Uniti. In ogni parte del mondo si sentì l’impatto di quel cratere che fu il film, una pellicola quasi di rivolta, anti-convenzionale ed anti-cinematografica per l’élite ed il panorama del cinema d’allora.
Il film non solo stravolse ed infranse tutte le regole ma le riscrisse reinventando il cinema. Tecniche innovative come jump-cut e l’uso della luce naturale, ma anche i punti d’interesse del film stesso; Godard cura l’irrilevante, in una messa in scena contraddittoria ed anti classica, del tutto autentica e il più vicino possibile alla realtà. Avvicinandosi a tematiche esistenziali, il film dirompe nella storia del cinema aprendo tutta una nuova visione del cinema, più introspettivo e riflessivo.
Per questi motivi Fino all’ultimo respiro è diventato ciò che è oggi, un simbolo eterno del cinema che ha cambiato per sempre il corso della storia della settima arte e del modo di sia di realizzarla che di percepirla.
Nouvelle Vague è proprio il titolo del film basato sulla realizzazione di Fino all’ultimo respiro. Un titolo che già fa intendere la volontà di racchiudere tutto lo spirito di quella corrente che cambiò per sempre il cinema, usando come tramite proprio l’opera prima di Godard che forse veramente fa da punto fisso, monumento per tutta la nouvelle vague.
Il film, diretto da Richard Linklater, con Guillaume Marbeck nei panni di Godard. Presentato a Cannes, ha avuto una standing ovation di sei minuti e mezzo ottenendo ottimi riscontri. In uscita ad ottobre in Francia, un fatto molto curioso è però l’acquisizione del film da parte di Netflix, di cui abbiamo già parlato in un altro articolo. Una contraddizione se messa a confronto con gli ideali e le basi che fondavano la nouvelle vague quando quei registi iniziarono a muovere i primi passi nel cinema, in maniera libera e del tutto indipendente. Chissà cosa ne penserebbe lo stesso Godard…
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