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Rachel Green, la recensione su Almanacco Cinema

Rachel Green e la bellezza dell’evoluzione

Oggi raccontiamo la meravigliosa evoluzione del personaggio di Rachel Green: da ragazza ricca e viziata a donna indipendente.

Un viaggio tra moda, amore e crescita personale. Quando la incontriamo per la prima volta al Central Perk, Rachel Green è una ragazza in fuga da se stessa, ricordiamo il suo abito da sposa bagnato dalla pioggia, la carta di credito tagliata dei suoi genitori e la sua totale inesperienza nel mondo reale.

Gli inizi

L’inizio si sa, è duro. Lavorare al Central Perk non era di sicuro nei suoi piani, abituata a vivere nell’agio di una vita da mantenuta, ritrovarsi dal nulla dietro un bancone a dover lavorare, inizialmente fu uno shock.

Ma è proprio in quel caffè, tra tazze rovesciate e ordini sbagliati che Rachel comincia il suo percorso di emancipazione. Fare la cameriera per lei non è solo un lavoro ma è un primo passo verso l’autonomia.

Rachel è senza dubbio il personaggio con l’evoluzione migliore di tutta la serie, grazie al suo carattere solare e determinato è riuscita a farsi strada nel durissimo mondo degli adulti senza dover chiedere favori a nessuno.

Dal caffè alla moda

Dopo anni passati a fare la cameriera, Rachel capisce che servire caffè non è il suo sogno. È stato un passaggio (importante) della sua evoluzione, ma di certo non un approdo.

La vera passione di Rachel, che emerge pian piano, proprio come il suo personaggio, è lo stile, l’abbigliamento, più in generale la moda. La decisione di lasciare il suo lavoro stabile per un tirocinio non retribuito in un grande magazzino, è il grande salto: sceglie finalmente di investire su se stessa. Da qui Rachel inizia a costruire la sua realtà professionale, il successo non è immediato ma lei insiste e alla fine arriva.

L’amore

Se sul lavoro Rachel impara a costruirsi pian piano, sul piano personale i suoi alti e bassi con Ross segnano un percorso sentimentale un po’ frastagliato. La Green trova il modo di stupirci anche qui, al di la dei loro tira e molla, quello che colpisce di questa intensa storia d’amore, è quanto Rachel cresca anche nel suo modo di dimostrare amore.

All’inizio cerca l’amore quasi con disperazione, cerca sicurezza e romanticismo. Col tempo impara che l’amore non può sostituire l’autostima e la crescita personale, e che una relazione non deve costringerla a fermarsi o ridursi.

Quando diventa madre di Emma, lo fa da sola, non per eroismo o per un futile atto di emancipazione, ma per lucidità. Sa che vuole essere madre e allo stesso tempo non sacrificare se stessa. Rifiuta Parigi nel finale non solo per Ross, ma per la possibilità, forse per la prima volta, di scegliere da adulta, con consapevolezza. Rachel ci insegna che non serve nascere pronti: basta avere il coraggio di mettersi in gioco, di cambiare e commettere errori – magari un passo alla volta e sempre con stile.