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Sanremo 2025, 29 film per le 29 canzoni in gara

Come ogni anno il Festival di Sanremo è stato in grado di regalarci un archivio infinito di suggestioni diverse, e se fra queste ci fossero anche i film?

Le canzoni presentate durante quest’ultima edizione del Festival di Sanremo condividono (per la maggior parte) un unico tema, fra qualche eccezione –  con la presenza di testi che esplorano il rapporto padre/figlio, e altri che affrontano la depressione – la maggioranza dei cantanti in gara ha puntato sull’amore.

Ciò nonostante ogni canzone ha una sua identità precisa. Scopriamo insieme i 29 rimandi cinematografici delle 29 canzoni in gara.

Achille Lauro – Incoscienti giovani. Alla sua ballad ambientata nella periferia romana abbiamo abbinato l’opera prima di Roberto de Paolis, Cuori puri (2017), la storia di due ragazzi che vivono le prime difficoltà di un amore giovanile.

Bresh  La tana del granchio. I rimandi del testo di Bresh riportano all’estate, ecco perché abbiamo scelto la commedia romantica Troppo Azzurro (2023), anche questa è un’opera prima firmata Filippo Barbagallo.

Brunori Sas L’albero delle noci. Il rapporto padre figlia rimanda immediatamente all’ultimo capolavoro di Charlotte Wells, Aftersun (2022).

Clara  Febbre. Un’altra canzone sull’amore, ma stavolta si tratta di quello non corrisposto, l’abbinamento con 500 giorni insieme (2009) di Marc Webb è inevitabile.

Coma Cose  Cuoricini. La canzone racconta di un rapporto indissolubile, proprio come quello della coppia di cantanti e come quello messo in scena da Paolo Genovese in Supereroi (2021).

Elodie – Dimenticarsi alle 7. Come sarebbe facile superare una rottura se riuscissimo ad allontanare i ricordi, ma certe volte non basta, proprio come ne I ponti di Madison County (1995) firmato Clint Eastwood.

Fedez – Battito. Un testo che parla di depressione e relazioni, c’è solo un film che indaga entrambi questi aspetti, Il lato positivo (2012) di David O. Russell.

Francesca Michielin – Fango in paradiso. Una storia d’amore dai toni più cupi, che finisce e si consuma. Ci viene in mente il capolavoro di Derek Cianfrance, Blue Valentine (2013).

Francesco Gabbani – Viva la vita. Un inno alla vita e al potere della gratitudine. Il film di Ryan Murphy, Mangia Prega Ama (2010) ci regala le stesse suggestioni.

Gaia – Chiamo io chiami tu. Un amore che ossessiona, che descrive le disparità di coppia, proprio come nella pellicola Mon Roi (2015) della regista francese Maiwenn.

Giorgia – La cura per me. Giorgia canta di un amore in grado di guarire solitudine e paura, a noi ricorda il lavoro di Sophia Coppola in Lost in Traslation (2003).

IramaLentamente. Un’altra storia d’amore consumata dal tempo, eppure troppo intesa da essere cancellata, Storia di un matrimonio (2019) di Noah Baumbach ne è una sintesi perfetta.

Joan Thiele – Eco. Un testo che investiga la paura, l’insicurezza e l’autosabotaggio, chi meglio di Will Hunting – Genio Ribelle per raccontarlo?

Lucio Corsi – Volevo essere un duro. Accettare la propria natura non è sempre facile, Lucio Corsi canta del suo percorso per riuscirci, Billy Elliot (2000) di Stephen Daldry lo fa ballando.

Marcella Bella – Pelle Diamante. Una canzone su una donna forte ed indipendente, Erin Brokovich (1995), interpretata dalla magnifica Julia Roberts, è sicuramente una di queste.

Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore. Ranieri canta di un uomo ferito e spezzato che nonostante tutto riesce a trovare la propria forza nell’amore, La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra ci sembra un ottimo esempio.

Modà – Non ti dimentico. La band canta di un amore sconfitto dal rimpianto e dall’orgoglio, sembrano un po’ le premesse di Orgoglio e pregiudizio (2005), ma grazie al cielo con un lieto fine.

Noemi- Se t’innamori muori. Mettersi in gioco dopo aver sofferto per amore non è semplice, ce lo raccontano Al Pacino e Michelle Pfeiffer in Paura d’amare (1991).

Olly – Balorda nostalgia. La mancanza della quotidianità di un amore, la nostalgia dopo la fine di una storia, chi meglio di Eternal Sunshine of the Spotless Mind (2004) per descriverla?

Rkomi – Il ritmo delle cose. La velocità della vita e la paura di perdersi le cose, dinamiche diventate perno della nostra generazione e raccontate sapientemente in The social dilemma (2020), film Netflix di Jeff Orlowski.

Willie Peyote – Grazie ma no grazie. Come ha dichiarato lo stesso cantante, il testo si è ispirato in parte ad un passo del capolavoro di Edmond Rostand. E allora ecco che rispunta Joe Wright con l’adattamento dell’opera del 2021, Cyrano.

Rocco Hunt – Mille volte ancora. Amare il posto in cui si è cresciuti ma essere consapevoli di non poterlo vivere più come un tempo. La stessa sorte del protagonista di Nuovo cinema paradiso (1988) firmato Giuseppe Tornatore.

Rose Villain – Fuorilegge. Una canzone che parla di desiderio e voglia di fuga, il riferimento a Bonny e Clyde è già presente nelle strofe e quindi non si può non pensare a Gangster Story (1967).

Sara Toscano – Amarcord. La storia di un amore giovanile e dei ricordi indelebili. Proprio come quelli di Noah ed Ally ne Le pagine della nostra vita (2005).

Serena Brancale. Anema e core. Sentimenti senza limiti e omaggi alla canzone napoletana, Serena Brancale con il suo stile carnale ci fa ripensare a Sophia Loren ne La fortuna di essere donna (1956).

Shablo – La mia parola. Come ha dichiarato lo stesso cantante: “se la canzone fosse un’immagine io l’assocerei alla scena del film The blues brothers, quella dentro la chiesa con James Brown“.

Simone Cristicchi – Quando sarai piccola. Il rapporto madre figlio è un racconto ricorrente scelto dal cinema, Tutto su mia madre (1999) capolavoro di Almodovar, è sicuramente la pellicola simbolo di questa tematica.

The Kolors –Tu con chi fai l’amore. Spensieratezza e follia, una canzone che parla di feste e di serate in cui può succedere di tutto. Spring Breaks (2012) è un rimando obbligatorio.

Tony Effe – Damme na mano. Uno stornello romano che omaggia la città eterna, ma che mette in luce anche le sue contraddizioni, La terra dell’abbastanza ( 2018) dei Fratelli D’Innocenzo ci sembra un esempio perfetto.

 

 

 

Anna Vincitore

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