Skip to content Skip to footer
Almanacco Cinema presenta: l'intervista a Lino Banfi

Le interviste: Lino Banfi: “Oronzo? Merito di Liedholm”

In collaborazione con il nostro sito partner Calciostyle, abbiamo intervistato Lino Banfi. E gli abbiamo fatto anche qualche domanda sul cinema.

Prima i film scollacciati all’italiana anni Settanta, fino alle prime fiction italiane di successo: la carriera di Lino Banfi è lunga e fortunata. Spesso impiegato in ruoli comici, Banfi è stato diretto da alcuni registi che hanno fatto la storia del cinema italiano: da Nanni Loy a Dino Risi.

Al secolo Pasquale Zagaria, è apparso per l’ultima volta sul grande schermo in Risate all’italiana di Neri Parenti (2022).
Con lui abbiamo parlato di eredità artistiche e della genesi di un suo celebre personaggio cinematografico.

Si ringrazia Federico Figliola per la collaborazione.

Almanacco Cinema: mini intervista a Lino Banfi

Qualche giorno fa è stata la Festa dei nonni, i suoi nipoti hanno mai visto un suo film?
“Sicuramente i miei nipoti avranno visto dei miei film, come li hanno visti tutti e a loro piace come piacciono agli altri bambini. questa è la mia fortuna che abbraccio la terza e forse anche la quarta generazione”.

Ad oggi c’è un suo erede, se c’è chi vede come suo erede a livello cinematografico?
“Io spero solo di lasciare il ricordo di un genere, io non voglio lasciare il ricordo di un attore bravo ma voglio essere ricordato come un attore che ha inventato un genere e un linguaggio che prima non c’era”.

Mi può spiegare brevemente come è nata l’idea di fare il film L’allenatore nel pallone?
“L’idea di fare questo film me la diede Liedholm nel periodo in cui allenava la Roma in una domenica sera in cui eravamo entrambi diretti a Milano.

In quella circostanza mi disse se avevo mai pensato di fare un film su un allenatore di calcio, e mi raccontò di questo Oronzo pugliese che poi sarebbe diventato il protagonista dei miei film come Oronzo Canà“.