Il pluripremiato regista, a Taormina per presentare il suo Padre Pio, ha annunciato il progetto Scene. Non sarà un libro di memorie, ma Abel Ferrara promette aneddoti pazzeschi.
L’uscita è prevista alla metà del prossimo anno negli Stati Uniti e in Italia. Il nome dell’editore americano, tuttavia, non è stato svelato. Abel Ferrara ha dichiarato: “Sto cercando di concentrarlo più sulle persone che ho incontrato e su tutte le cose folli in questo business […] che su me stesso. Di certo di cose incredibili me ne sono accadute”.
Il regista newyorkese, ora settantaduenne, ha una lunghissima carriera costellata da diversi riconoscimenti. Il più prestigioso è forse il Gran Premio della Giuria a Venezia per Mary. Il suo ultimo lavoro, Padre Pio, è stato presentato in Italia al Taormina Film Festival. Uscirà nelle sale italiane il 18 luglio con la distribuzione di RS Productions.
Con Padre Pio Abel Ferrara fa un’operazione un po’ diversa da quella del suo Pasolini (2014). Nel film sul regista, interpretato per l’occasione da Willem Dafoe, si concentrava su di lui e in particolare sulle sue ultime ore di vita. Il racconto dei primi anni del sacerdozio di Padre Pio, invece, fa da sfondo, da tappeto spirituale, alla narrazione di uno spaccato politico italiano.
Prendendo come ambientazione la Puglia di San Giovanni Rotondo, che ospita oggi le spoglie di Padre Pio, racconta, infatti, il biennio rosso. Siamo nel primo dopoguerra, nel pieno delle lotte contadine, quando viene compiuto un eccidio in cui vengono uccise 13 persone. In corrispondenza di questo massacro Padre Pio viene colpito dalle prime stigmate.
La narrazione, pertanto, prosegue seguendo da un lato le sofferenze fisiche e spirituali del monaco, dall’altro le angosce dei contadini. Non è, dunque, un biopic ma, a detta dello stesso regista, il film è più vicino al documentario.
Il ruolo di Padre Pio è affidato all’americano Shia LaBeouf (che proprio in seguito a questo lavoro si è convertito al cattolicesimo). Nel cast figurano tra gli altri Marco Leonardi, Salvatore Ruocco, Cristina Chiriac e Asia Argento. Tutti attori italiani che hanno recitato in inglese e si sono poi ridoppiati.
A proposito del doppiaggio in italiano, Abel Ferrara ha ammesso di essersi servito dell’AI. Interrogato sui rischi del mezzo si è detto non particolarmente preoccupato. “È progresso…è come qualsiasi altra cosa, perché pensi che verrà usato per distruggerti?” ha dichiarato.
Oltre al libro in scrittura Abel Ferrara sta già lavorando al suo prossimo lungometraggio. Il titolo sarà American Nails e gli interpreti principali saranno Willem Dafoe e Asia Argento. Il film, definito da Ferrara un film gangster, ruoterà intorno al personaggio di Fedra. Sarà una versione modernizzata della vicenda dell’eroina della mitologia greca. Le riprese inizieranno a settembre a Bari.
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