Sono iniziate in Giappone le riprese di Sheep in the Box, nuovo progetto sci-fi del regista pluripremiato a Cannes Hirokazu Kore-eda.
Il regista giapponese ha vinto il Premio della giuria 2013 per Father and Son e la Palma d’oro 2018 per Un affare di famiglia. Con L’innocenza, nel 2023 ha vinto la Queer Palm e il premio per la miglior sceneggiatura. In tutto, 7 dei suoi film sono stati candidati alla Palma d’oro e tre al Leone d’oro. Le probabilità che un nuovo film di Hirokazu Kore-eda venga candidato o vinca un premio prestigioso sono altissime. Con Sheep in the Box, promette di mettere al centro ancora i legami famigliari ma da una prospettiva fantascientifica. Anche molto attuale.
La breve descrizione della trama parla di un futuro vicino in cui una coppia accoglie nella propria casa un umanoide di ultima generazione come figlio.
Hirokazu Kore-eda ha affermato di aver maturato l’idea per la storia dopo aver letto della diffusione in Cina del “business della risurrezione”:
Questo progetto è partito dall’idea di riportare in vita i morti usando le tecnologie più avanzate. Qualche anno fa, dei concetti simili erano già stati affrontati in programmi televisivi giapponesi e avevano suscitato molto interesse. Mi interessava esplorare le prospettive contrastanti su come lo sviluppo tecnologico si scontri con i valori interiori umani.
Il regista ha evidenziato: “con l’evoluzione della tecnologia a un ritmo molto superiore a quello che avevo immaginato, ho pensato che questa realtà sarebbe arrivata prima di quanto ci si aspetti”.
Il “business della risurrezione” cinese si è diffuso negli ultimi anni. Per ora, consiste nel creare con l’IA ologrammi di persone defunte perché possano interagire con i loro cari. I servizi funebri utilizzano foto, video e memo vocali delle persone defunte per creare dei loro avatar. Questi possono essere proiettati durante i loro funerali per dire qualche parola o apparire grazie all’utilizzo di visori.
È anche possibile chattare o parlare al telefono con il proprio caro defunto. Oppure la sua voce essere utilizzata come assistente vocale, dando una parvenza di vita dopo la morte. Questo fa pensare che Sheep in the Box possa parlare di un umanoide creato con l’IA che sostituisce il figlio perso dalla coppia al centro della trama.
Il film uscirà presumibilmente nel 2026 e la vendita in Asia e Nord America sarà gestita dalla giapponese Gaga, in collaborazione con la francese Goodfellas. Gaga supervisionerà le vendite anche in Europa, Medio Oriente, America Latina, Oceania e Africa.
Il film è scritto e diretto da Hirokazu Kore-eda e vede come coppia protagonista i giapponesi Haruka Ayase e Daigo. Ayase è conosciuta per aver già collaborato col regista in Little Sister, mentre Daigo è uno dei comici più famosi in Giappone e fa qui il suo debutto cinematografico.
Oltre l’aspetto legato all’intelligenza artificiale, il titolo del film fa chiaro riferimento al Piccolo Principe. Infatti, “la pecora nella scatola” è quella che il Piccolo Principe deve immaginare senza poterla veramente vedere. Una metafora sullo sviluppo della creatività e dell’immaginazione soprattutto quando si è bambini. E di come a volte l’immaginazione sia più potente della realtà stessa. Insomma, anche questo sarà un aspetto con ogni probabilità toccato dal regista nel suo nuovo lavoro. E non vediamo l’ora di poterlo vedere, dopo averci regalato veri e propri capolavori.
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