Skip to content Skip to footer

Basic Instinct, in arrivo un reboot targato Amazon?

Basic Instinct torna con un reboot firmato da Joe Eszterhas: Amazon investe 4 milioni per una nuova, controversa versione del thriller cult.

Uscito nel 1992, Basic Instinct è stato uno dei thriller erotici più controversi e celebri degli anni ’90. Diretto da Paul Verhoeven e scritto da Joe Eszterhas, il film racconta la storia del detective Nick Curran (Michael Douglas), incaricato di indagare sull’omicidio di una ex rockstar. 

La principale sospettata è Catherine Tramell (Sharon Stone), una scrittrice affascinante e manipolatrice, che intreccia con lui una relazione pericolosa fatta di seduzione e ambiguità. Il personaggio della Tramell, brillante, sfuggente e apparentemente colpevole, divenne subito iconico, così come la famigerata scena dell’interrogatorio. 

Il film incassò oltre 353 milioni di dollari a fronte di un budget di 49 milioni, merito anche della fotografia di Jan de Bont e della colonna sonora firmata Jerry Goldsmith.

Basic Instinct

Basic Instinct 2, un sequel dimenticato (o quasi)

Il successo del primo film spinse Hollywood a tentare un seguito, arrivato nelle sale solo nel 2006. Diretto da Michael Caton-Jones, Basic Instinct 2 riportava Sharon Stone nei panni di Catherine Tramell, questa volta a Londra e nuovamente coinvolta in un misterioso omicidio. Qui, la scrittrice inizia un gioco psicologico con lo psichiatra Michael Glass (David Morrissey), mentre nuove morti cominciano a verificarsi. 

Il film fu un fallimento sia di critica che al botteghino, incassando poco meno di 40 milioni di dollari contro un budget superiore ai 70. Negli anni successivi, però, ha guadagnato una piccola schiera di fan per il suo tono kitsch e per i dialoghi sopra le righe, entrando così nel circuito dei “so bad it’s so good”.

Sharon Stone torna nel reboot “anti-woke”?

Come riportato in esclusiva da TheWrap, Amazon MGM Studios ha deciso di rilanciare il franchise con un reboot scritto nuovamente da Joe Eszterhas. L’accordo, dal valore potenziale di 4 milioni di dollari, punta a riportare in scena Catherine Tramell con un taglio dichiaratamente “anti-woke”. 

Secondo le prime indiscrezioni, Sharon Stone potrebbe tornare nel ruolo che l’ha resa celebre, anche se non c’è ancora una conferma ufficiale. Il reboot intende distanziarsi dalle convenzioni del cinema contemporaneo, recuperando l’essenza provocatoria e sovversiva dell’originale. 

Dopo il flop del sequel, la scommessa è ambiziosa: riuscirà Catherine Tramell a sedurre una nuova generazione di spettatori?