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Cancellato The Late Show di Stephen Colbert

La CBS annuncia la chiusura del Late Night Show di Stephen Colbert, questo sarà l’ultimo anno. La notizia arriva improvvisamente e fa discutere per il tempismo.

La notizia è arrivata ieri ed è stata comunicata dallo stesso Stephen Colbert alla fine della puntata di giovedì 17 luglio 2025, tra i fischi del pubblico incredulo dell’Ed Sullivan Theater.
L’annuncio della cancellazione del Late night Show, che andava in onda dal 2015, ha lasciato scioccati non solo i fan, ma anche Colbert e il suo team, che hanno scelto di rendere immediatamente pubblica la notizia senza attendere ulteriori comunicati stampa.

Late show cancellato per “motivi economici”

Secondo CBS e Paramount, la cancellazione sarebbe frutto di una “decisione puramente finanziaria”, dovuta alle difficoltà strutturali che stanno travolgendo il settore televisivo, in particolare quello della late night TV. In un mercato ormai dominato da piattaforme streaming e social, mantenere un programma quotidiano con uno staff di oltre 100 persone e una produzione che costa decine di milioni l’anno non sembra più sostenibile.

Ma il tempismo e il contesto politico odierno, sollevano parecchi dubbi. Solo pochi giorni prima Colbert, in un monologo a inizio puntata, aveva criticato duramente la decisione di Paramount di versare 16 milioni di dollari a Donald Trump per chiudere una causa legale, definendo la somma “una grossa, grassa mazzetta”. Pochi giorni dopo, l’annuncio della cancellazione. Il Presidente Donald Trump non ha perso tempo nel rivendicarne la paternità, scrivendo su X: “Adoro che Colbert sia stato licenziato.” Ha poi rincarato la dose con una minaccia: “Kimmel è il prossimo. Ha ancora meno talento.”

La puntata del 17 ospitava, tra l’altro, proprio il senatore junior dello Stato della California, Adam Schiff, che ha parlato del “clima di paura” che Donald Trump sta creando. “Tutto questo fa parte di una campagna deliberata per spaventare le persone e spingerle alla sottomissione… e l’unico modo per rispondere è dire: ‘Vai al diavolo. Vai al diavolo” ha detto il governatore.

Dopo l’annuncio della chiusura, anche Schiff ha scritto su X: “Ho appena finito di registrare con Stephen Colbert, che ha annunciato la cancellazione del suo show. Se Paramount e CBS hanno preso questa decisione per motivi politici, il pubblico ha diritto di saperlo. E merita di meglio.”

La pressione politica e la fusione con Skydance

La coincidenza temporale con la fusione tra Paramount Global e Skydance (ancora in attesa di approvazione da parte della FCC, l’autorità federale per le comunicazioni, che risponde alla Casa Bianca) solleva diversi interrogativi. Legalmente nulla dimostra un intervento diretto da parte del Presidente, ma la percezione è un’altra: la democrazia mediatica è sotto pressione, la censura è attiva, oggi una critica politica può costare davvero cara.

Nel comunicato di CBS colpisce l’assenza quasi totale di parole di ringraziamento per Colbert e per la sua eredità. Invece di evidenziare la crisi del formato o annunciare un’uscita dignitosa, la rete ha preferito negare ogni legame tra la cancellazione e la situazione politica attuale.
Ma negare l’evidenza è un rischio: come ha detto il senatore Adam Schiff proprio durante la puntata di giovedì 17 luglio: “(Trump) vuole far paura agli studi legali, vuole far paura alle università, vuole far paura agli immigrati, vuole far paura ai cittadini, vuole far paura alle organizzazioni giornalistiche, alla CBS e a Paramount. Vuole far paura alla ABC. E ci sta riuscendo.”

Verso una creatività indipendente

Al di là delle implicazioni politiche, resta il fatto che il forma dei late night show sta vivendo una lento declino. Gli ascolti di tutti i talk show serali sono in netto calo. Secondo i dati di ascolto raccolti dalla Nielsen Media Research: The Late Show registra 2,47 milioni di spettatori, Jimmy Kimmel Live! 1,75 milioni, The Tonight Show di Jimmy Fallon 1,25 milioni, mentre Seth Meyers si ferma sotto il milione. Alcuni ex-conduttori come Trevor Noah e Conan O’Brien hanno trovato nuovi spazi nei podcast e su YouTube. Netflix ha sperimentato con David Letterman, e show come Hot Ones e Chicken Shop Date dimostrano che il formato talk non è morto, ma ha solo cambiato casa.

In un’epoca in cui l’informazione e la satira giocano un ruolo cruciale, vedere i più noti volti dei late night show americani lasciare le proprie scrivanie e chiudere i programmi genera un vuoto sempre più profondo nei palinsesti televisivi americani. C’è poi da chiedersi se, in un clima di censura come quello attuale, Stephen Colbert sia solo l’ennesimo nome nella lunga lista degli “oppositori” di Trump che stanno rischiando tutto. E viene spontaneo domandarsi: chi sarà il prossimo?

L’annuncio di Stephen Colbert:

Sara Mascia

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