Capri Hollywood 30 celebra tre decenni di cinema internazionale, pace e incontro con un omaggio a Morricone e un programma che unisce autori e storie diverse.
Capri Hollywood spezza l’inverno con un festival che non è solo cinema ma sintesi di memoria, comunità e visioni condivise.
Il Capri Hollywood – The International Film Festival taglia quest’anno il traguardo della 30ª edizione.
Riesce a incarnare la sua vocazione di luogo d’incontro tra immagini, suoni e culture lontane.
Nasce alla fine degli anni Novanta come festa internazionale del cinema nella cornice mozzafiato dell’Isola Azzurra. Ma si afferma nel tempo come un festival che sa coniugare le star e un profondo impegno nel promuovere temi di pace e dialogo tra i popoli.
Al centro di questo anniversario c’è un omaggio al Maestro Ennio Morricone.
La sua musica ha attraversato decenni di cinema e di emozioni condivise.
L’evento commemorativo si terrà il 27 dicembre, tra Anacapri e la storica Piazzetta con la Banda della Gendarmeria Vaticana e Andrea Morricone.
Il figlio e custode dell’eredità artistica del compositore e l’orchestra saranno protagonisti di un programma celebra il potere del suono come ponte tra comunità. Oltre ovviamente a ricordare un genio della colonna sonora.
Il legame tra Morricone e Capri Hollywood ha radici profonde. Già nel 2016 il Festival contribuì alla stella del Maestro sulla Hollywood Walk of Fame.
L’idea venne presentata da Quentin Tarantino e altri protagonisti del cinema, poco prima del riconoscimento all’Oscar per The Hateful Eight.
La kermesse, che si svolgerà dal 26 dicembre al 2 gennaio, inaugura ufficialmente con 260 Days, un intenso film del regista croato Jakov Sedlar.
Tra i protagonisti Tim Roth, Armand Assante e Ángela Molina. La pellicola riflette la natura internazionale e sensibile della manifestazione.
In preparazione all’evento, il festival ha già assegnato premi e riconoscimenti a figure come Matteo Garrone, Karla Sofia Gascon, McKenna Marshall, Ronn Moss, Nunzia Di Stefano e Donatella Finocchiaro. Segno di un dialogo tra cinema d’autore, talenti emergenti e carriere consolidate.
Capri Hollywood, in questo trentennale, non è dunque soltanto una vetrina cinematografica stagionale, ma un dispositivo critico.
Invita infatti spettatori e spettatrici, artisti e artiste a interrogarsi sul ruolo del cinema nel tessere reti di senso e umanità.
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