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Carol

Carol: Cate Blanchett parla del film a sfondo sociale

Sono ormai trascorsi quasi dieci anni dal debutto di Carol, e Cate Blanchett, in una recente intervista, ha riflettuto sul processo di produzione del film.

Nonostante il successo ottenuto, con sei candidature agli Oscar, il percorso verso la realizzazione di Carol non è stato affatto semplice. Blanchett ha ricordato come, all’epoca, fosse estremamente complicato ottenere i finanziamenti necessari per portare quella storia sul grande schermo.

Il film, diretto da Todd Haynes e basato sul romanzo di Patricia Highsmith, esplora temi delicati come l’amore omosessuale in un’epoca in cui questo era fortemente stigmatizzato.

L’attrice ha sottolineato che nonostante la popolarità del progetto oggi, all’inizio c’era scetticismo tra i produttori. Era considerato un rischio, non solo per la tematica ma anche per la scelta di narrare una storia così intima e non convenzionale.

Il finanziamento di film con protagoniste donne e con tematiche LGBTQ+ era, ed è tuttora, un ostacolo frequente a Hollywood. Blanchett ha ricordato con gratitudine il coraggio dei finanziatori che alla fine hanno creduto nel progetto e permesso di dar vita a Carol, un film che ha avuto un impatto significativo sia dal punto di vista artistico che sociale.

L’attrice ha anche parlato del valore intrinseco del film nel contesto attuale, in cui i temi dell’uguaglianza di genere e dei diritti LGBTQ+ continuano a essere al centro del dibattito pubblico. Blanchett ha riconosciuto come Caro* abbia contribuito, nel suo piccolo, ad ampliare la rappresentazione delle relazioni queer al cinema, aprendo la strada a nuove storie e narrazioni più inclusive.

Le difficoltà sul set di Carol

Cate Blanchett ha recentemente riflettuto sulla difficoltà di realizzare Carol durante il Toronto International Film Festival, soffermandosi su una sfida significativa che riguarda i finanziamenti per il film. Nonostante il grande successo ottenuto con sei candidature agli Oscar, Carol ha dovuto affrontare molte difficoltà per essere prodotto, soprattutto per quanto riguarda il sostegno economico.

La pellicola ha affrontato inizialmente un certo scetticismo, poiché i temi affrontati, come l’amore omosessuale tra donne in un’epoca conservatrice, erano considerati rischiosi da alcuni investitori.

Blanchett ha ricordato un momento cruciale sul set, in cui le sfide creative e tecniche si sono fatte sentire particolarmente. Durante una scena importante, il regista Haynes ha avuto notevoli difficoltà nel trovare l’illuminazione giusta per creare l’atmosfera desiderata.

La scena in questione richiedeva un gioco di luci molto specifico per riflettere l’intensità emotiva tra i personaggi, ma la soluzione tecnica tardava ad arrivare. Gli attori, consapevoli della pressione che il regista stava affrontando, hanno deciso di concedergli lo spazio necessario per riflettere e cercare delle alternative, permettendogli di esplorare nuove idee e approcci per risolvere il problema.

Blanchett ha sottolineato come in quei momenti la collaborazione tra attori e regista diventa cruciale, e il rispetto reciproco permette di superare gli ostacoli creativi. La sua esperienza sul set di Carol è stata caratterizzata da un equilibrio tra professionalità e la libertà di sperimentare, elementi che hanno contribuito al successo artistico del film.

Queste difficoltà, sia economiche che creative, hanno reso il percorso di realizzazione di Carol una vera e propria sfida, ma alla fine il risultato è stato un film profondamente apprezzato dal pubblico e dalla critica.

Carol

Esiste un diffuso malinteso secondo cui la realizzazione di un film, quando risulta eccellente, viene percepita come un’esperienza leggera. Cate Blanchett ha spiegato che questa percezione è sbagliata, in quanto alcuni dei progetti a cui ha partecipato, e che si sono rivelati i peggiori, erano proprio quelli in cui mancavano sfide o conflitti creativi.

Secondo lei, il disaccordo rispettoso e costruttivo è una componente fondamentale del processo artistico, perché permette di approfondire idee e superare ostacoli. Questo tipo di tensione creativa contribuisce spesso a migliorare il risultato finale, rendendolo più significativo e complesso.

Parla Cate Blanchett

Nel caso di Carol, Blanchett interpreta il ruolo di una donna di mezza età e madre, che si trova coinvolta in una relazione romantica con una giovane fotografa, interpretata da Rooney Mara. Il film, tratto dal romanzo di Patricia Highsmith The Price of Salt, è una potente riflessione sull’amore proibito e la ricerca di sé.

Tuttavia, il suo percorso di produzione non è stato affatto semplice. La realizzazione di Carol ha richiesto circa cinque anni e diversi cambi di regista prima che il progetto ricevesse il tanto atteso via libera. La difficoltà principale, come sottolineato dall’attrice, stava nel reperire i finanziamenti adeguati per un film che molti consideravano troppo di nicchia, dato che trattava una relazione tra due donne in un periodo storico molto conservatore.

A un certo punto, un altro regista era stato incaricato di dirigere il film, ma alla fine è stato rimosso. Questo lungo periodo di incertezza è durato cinque anni, durante i quali nessuno sembrava disposto a finanziare il progetto. La domanda che molti si ponevano era: chi avrebbe guardato un film su una donna innamorata, per non parlare di due donne?. Questo tipo di ostacolo riflette le resistenze ancora presenti nell’industria cinematografica, soprattutto riguardo a temi legati all’equità, inclusione e diversità.

Tuttavia, Blanchett ha anche sottolineato come l’industria abbia fatto progressi significativi nel corso degli anni. Il fatto che Carol sia stato alla fine prodotto, distribuito e accolto calorosamente da pubblico e critica, dimostra che il panorama sta cambiando, seppur lentamente.

Anche se c’è ancora molto da fare per garantire che storie complesse e diverse possano essere raccontate in modo sostenibile e inclusivo, il film rappresenta un passo importante in quella direzione.