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Demi Moore

Demi Moore e la dura violenza in The Substance

A poco più di un mese dall’uscita italiana di The Substance, Demi Moore racconta il suo personaggio e la violenza alla quale sceglie di andare incontro.

L’horror fantascientifico The Substance è stato una delle sorprese della settantasettesima edizione del Festival di Cannes. Candidato alla Palma d’oro, alla fine ha conquistato il Prix du scénario, riconoscimento per la miglior sceneggiatura. Il film è l’esordio in lingua inglese della regista e sceneggiatrice francese Coralie Fargeat, già apprezzata per il precedente Revenge (2017).

The Substance ha, inoltre, segnato il ritorno in scena da protagonista di Demi Moore. La prova dell’attrice è stata definita dai critici forse la migliore della sua carriera, certamente tra le più coraggiose. A Cannes si parlava di un possibile riconoscimento per la sua interpretazione. Il premio è andato, poi, al cast di Emilia Pérez, ma la star di Ghost sarà sicuramente in lizza per premi futuri.

The Substance: la trama

Il film racconta la storia di Elisabeth Sparkle (Demi Moore), conduttrice di uno show televisivo sull’aerobica, ormai al tramonto della sua carriera. Licenziata brutalmente dal dirigente della rete, Harvey (Dennis Quaid), perché ormai ha superato i cinquant’anni, è pronta a tutto per tornare a essere quella di prima.

Risponde così a un annuncio per sottoporsi alla somministrazione di un siero di giovinezza: la Sostanza. La donna viene così trasformata in una versione più giovane di sé stessa, Sue (Margaret Qualley). Sebbene le due abbiano delle regole precise per “convivere”, qualcosa va storto, e la ribellione di Sue metterà Elisabeth in grave pericolo.

Il film, dunque, affronta attraverso una storia fantascientifica un po’ alla Frankenstein, i temi dell’ageismo e dell’ossessione per la bellezza. Lo fa focalizzandosi sugli aspetti violenti e brutali della ricerca della perfezione. Elementi che appartengono alla quotidianità più di quanto non ci si aspetti. Demi Moore, a tal proposito, ha raccontato di come, nello studio del personaggio, la sua personale esperienza sia stata fondamentale.

Demi Moore: “Non è quello che ci viene fatto, ma quello che facciamo a noi stessi”

L’attrice, in un’intervista per The Guardian, ha riflettuto sull’elemento masochistico che c’è dietro la ricerca smodata della bellezza. “Ciò che mi ha colpito è la dura violenza contro sé stessi” ha dichiarato ammettendo di essere stata in passato vittima della stessa dinamica, attraverso un’alimentazione disordinata e un eccessivo esercizio fisico.

Per Demi Moore, nonostante le protagoniste del film siano due donne, non bisogna farne una questione di genere. I temi sono applicabili anche agli uomini. “L’autogiudizio, la ricerca della perfezione, il tentativo di liberarsi dei “difetti”, anche il sentirsi rifiutati e disperati, niente di tutto questo è esclusivo delle donne” ha aggiunto.

Secondo l’attrice spesso ci concentriamo su cose che in realtà vediamo solo noi. “Tutti noi, se iniziamo a pensare che il nostro valore dipende solo dal nostro aspetto, alla fine saremo schiacciati”.

Un film liberatorio

È così che Demi Moore ha descritto la sua esperienza con The Substance. Il film l’ha aiutata a tornare sul grande schermo più consapevole di sé stessa. “È stato un film molto duro, molto crudo, molto vulnerabile da realizzare” ha dichiarato.

L’attrice ha sottolineato come la consapevolezza di non dover apparire perfetta l’abbia aiutata, però, a lavorare con più leggerezza: “Sapevo che non sarei stata ripresa nel modo più glamour, anzi al contrario […]. Ma c’era qualcosa di liberatorio in questo”.

The Substance, accolto con grande entusiasmo dalla critica, uscirà nelle sale italiane il prossimo 17 ottobre. In attesa di scoprirlo, ecco il trailer ufficiale:

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