Garrone riceve il premio Capri 30th Award insieme a Karla Sofía Gascón nel corso del “Roma Fall Gala – The Producers Night”.
Matteo Garrone torna al centro della scena: il regista romano ha ricevuto il prestigioso premio “Capri 30th Award”, un riconoscimento che rafforza il ruolo dell’industria cinematografica italiana nel panorama internazionale.
In un evento che ha messo in luce anche la straordinaria Karla Sofía Gascón, celebrando i trent’anni del festival Capri Hollywood.
Nel corso della serata del Capri Hollywood – The International Film Festival, giunta al suo trentennale, il regista Matteo Garrone e l’attrice spagnola Karla Sofía Gascón sono stati insigniti del premio “Capri 30th Award”.
La cerimonia ha avuto luogo al Palazzo delle Esposizioni di Roma, nell’ambito del “Roma Fall Gala – The Producers Night”, collegato all’evento celebrativo promosso dall’Istituto Capri Nel Mondo e dai suoi partner istituzionali.
Il conferimento del Premio non ha coinvolto soltanto Garrone e Gascón, ma anche alcuni tra i produttori più rilevanti del panorama nazionale: Riccardo Tozzi (Cattleya), Nicola Claudio (Rai Cinema), Rita Rusić e l’americana McKenna Marshall.
Questo sottolinea come il trentennale del festival non sia stato pensato solo come celebrazione spettacolistica, ma come momento di consapevolezza per il sistema produttivo italiano, in dialogo con il mercato globale.
Il festival Capri Hollywood ha scelto di celebrare il proprio “30°” con una serata simbolica prima della manifestazione vera e propria, prevista tra il 27 dicembre e il 2 gennaio.
In questo senso, l’evento romano funge da “anteprima” – un segnale verso un attracco più forte con l’industria internazionale, rafforzando la visibilità italiana nel cinema d’autore e d’impegno.
Garrone è ormai figura di riferimento del cinema italiano che sa farsi riconoscere all’estero.
Il premio segna un riconoscimento alla sua carriera e alla sua capacità di tenere insieme racconto, forma e produzione in un contesto internazionale.
Dall’altro lato, Gascón è stata la protagonista del film Emilia Pérez e prima attrice trans a ottenere riconoscimenti importanti.
Incarna dunque il tema della diversità e della nuova visione del cinema in cui l’identità diventa racconto e forza espressiva.
La doppia scelta sottolinea dunque non solo l’asse produttivo-creativo italiano, ma anche una necessità morale: il cinema come luogo di trasformazione e racconto dell’identità.
In questo riconoscimento convivono due tensioni fondamentali del cinema contemporaneo: memoria e mutamento. Da un lato, c’è la celebrazione del passato (il trentennale, la storia del festival, la tradizione produttiva), dall’altro la dichiarazione di una forma futura (diversità, internazionalità, transnazionalità del racconto).
Garrone e Gascón diventano simboli complementari: uno radicato nella tradizione della settima arte italiana, l’altra proiettata verso le trasformazioni di linguaggio e identità.
Il premio dunque non è semplicemente onorifico: è performativo, contribuisce all’immaginario collettivo del “che cosa può essere oggi il cinema italiano”.
In questa luce, il trentennale non suona come un ripiegarsi orgoglioso sul passato, ma come una proiezione verso avanti.
È un invito a chi lavora nel cinema a non fermarsi alle formule ormai note, ma ad aprire il racconto al mondo, alle differenze, alle nuove geografie dell’identità.
Garrone si conferma protagonista di quel cinema che guarda oltre.
E il premio “Capri 30th Award” lo segnala come faro di una stagione che vuole essere italiana ma allargata, consapevole ma innovativa.
Accanto a lui, Gascón rappresenta la trasformazione stessa del racconto: chi eravamo, chi possiamo diventare.
Il festival Capri Hollywood, scegliendo questi due nomi, ha mandato un messaggio: il cinema è ancora spazio di libertà, metamorfosi e resistenza estetica.
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