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Il gruppo hacker Nullbulge viola la rete Disney “a difesa degli artisti”
Un gruppo di hacker, noto come NullBulge, ha recentemente dichiarato di aver sottratto oltre un terabyte di dati dalla piattaforma di chat interna di Disney.
Il gruppo di hacker ha definito l’azione come una protesta contro le politiche aziendali del colosso Disney. Il NullBulge è attivo da maggio e sostiene di essere mosso dal desiderio di “proteggerei diritti degli artisti“, garantire una giusta retribuzione per il loro lavoro e limitare l’uso dell’intelligenza artificiale nell’industria creativa.
La prima selezione di file rubati è stata pubblicata quasi immediatamente dopo il furto, senza alcuna richiesta di riscatto da parte del gruppo. Un portavoce anonimo di NullBulge ha accompagnato la pubblicazione con un messaggio provocatorio: “Ecco uno che non pensavo di ottenere così rapidamente. Disney. Sì, quella Disney. L’attacco è appena iniziato, ma abbiamo già del buon materiale.”
NullBulge, hackivisti o semplici hacker?
Con la pubblicazione di oltre un terabyte di dati, Disney si trova ora a dover affrontare le implicazioni di sicurezza. I Nullbulge sostengono di avere, nel terabyte di dati trafugati, anche dettagli su progetti futuri, codice e immagini.
“Il nostro team è composto da sostenitori, ricercatori e attivisti appassionati che si impegnano a fare la differenza nella comunità creativa”, così si legge sul sito di riferimento emerso di recente per questo nuovo gruppo criminale.
Se le intenzioni del NullBulge sembrano qualificare lo stesso come un gruppo di “hackivisti”, i fatti mostrano solo un banale atto di hackeraggio. Il CEO di ImmuniWeb, Ilia Kolochenko, ha suggerito che le motivazioni dichiarate dal gruppo potrebbero essere un semplice pretesto per mascherare le loro vere intenzioni.
“E’ molto improbabile che gruppi di hacker gestiscano operazioni di tale portata per proteggere la proprietà intellettuale e i diritti degli artisti”, afferma IIia Kolochenko. Per ora i dati rubati non hanno prodotto alcun risultato positivo o fatto emergere effettive problematiche all’interno dell’azienda. L’atto criminale resta, dunque, solo un atto criminale.