A ottobre 2025 Netflix porterà sullo schermo una delle pagine più inquietanti della cronaca italiana: quella del Mostro di Firenze.
A raccontarla sarà Stefano Sollima, regista che non ha certo bisogno di presentazioni, grazie a lavori come Gomorra, Suburra e ZeroZeroZero. Il titolo è semplice ed evocativo: Il Mostro. E promette di essere molto più di una semplice serie crime.
La data scelta per il debutto non è casuale: il 22 ottobre 2025 non solo segna il decimo anniversario di Netflix Italia, ma richiama anche uno degli omicidi commessi proprio in quel giorno, nel 1981, a Travalle, Calenzano.
Per chi non lo sapesse, il Mostro di Firenze è il nome con cui la stampa ha ribattezzato l’autore – o forse gli autori – di una catena di otto duplici omicidi, tutti con un’identica, inquietante firma: una pistola Beretta calibro 22, e le vittime delle coppie appartate in auto nelle campagne intorno a Firenze, tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’80.
È un caso ancora pieno di ombre, ipotesi, piste abbandonate e nomi finiti sotto accusa – talvolta ingiustamente. Una storia vera che, ancora oggi, suscita timore, domande senza risposta, e un senso di inquietudine diffusa.
Stefano Sollima non è nuovo alle storie crude e potenti. Con Il Mostro, però, promette qualcosa di diverso. La serie sarà composta da quattro episodi, realizzati insieme a Leonardo Fasoli, suo storico collaboratore dai tempi di Gomorra. Non sarà solo una cronaca fedele dei fatti, ma un’esplorazione profonda dell’indagine, dei protagonisti e – soprattutto – dei tanti “sospetti” che nel corso degli anni hanno popolato questa storia. Chiunque, in fondo, avrebbe potuto essere il Mostro.
La serie è realizzata da The Apartment Pictures (società del gruppo Fremantle) insieme a AlterEgo. A guidare il progetto troviamo Lorenzo Mieli, produttore visionario, affiancato dallo stesso Stefano Sollima e da Gina Gardini, nome ben noto nel mondo delle produzioni crime di qualità. Un team di altissimo livello, insomma, che garantisce uno standard produttivo internazionale.
Il cast non punta su nomi altisonanti, ma su volti freschi e promettenti. Tra gli attori ci sono Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio Tintis e Giordano Mannu. Un gruppo variegato, scelto proprio per dare autenticità ai personaggi, senza sovrapporre celebrità al racconto.
La serie è stata girata tra Roma e la Toscana, con un’estetica che richiama volutamente le atmosfere fredde e rarefatte dell’alba o del tramonto. I luoghi dove si muovono i personaggi sono reali, inquietanti, e raccontano da soli la tensione e la paura di quei decenni. Ogni dettaglio – dai movimenti di macchina ai suoni ambientali – è pensato per farci entrare, lentamente, in un incubo vero.
Negli ultimi anni il genere true crime ha conquistato il pubblico, ma in Italia mancava ancora una serie capace di affrontare con coraggio e spessore un caso così complesso. Il Mostro potrebbe colmare questo vuoto, offrendo non solo una narrazione avvincente, ma anche un’occasione per riflettere sulla giustizia, sul potere dei media, e sull’ossessione collettiva che certe storie riescono a generare.
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