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Le Bambine: l’infanzia dell sorelle Bertani a Locarno
“Tutto quello che sembra finzione è la realtà e quello che sembra più vero è finzione”. Le Bambine, unico film italiano in gara al Festival di Locarno 2025.
Nicole Bertani e Valentina Bertani esordiscono al Festival di Locarno con Le Bambine. Opera prima ambientata nel 1997, che racconta della loro infanzia tra sogno e realtà. Il film arriverà nelle sale italiane nel 2026 distribuito da Adler Entertainment, portando tematiche non convenzionali per il cinema nostrano.
La scoperta della sessualità apre a dettagli sul femminile mai rappresentati sul grande schermo. Anche i riferimenti cinematografici non sono da meno, la stessa Valentina in un’ intervista afferma di essere:
“coerente con un certo tipo di cinema che amiamo, come Patagonia di Simone Bozzelli, Amanda di Carolina Cavalli, Disco Boy di Giacomo Abbruzzese o Una sterminata domenica di Alain Parroni. Penso ci sia una generazione di registi liberi che si sono stancati delle regole del cinema italiano. Vogliamo creare un gruppo coeso”.
Chi sono Le Bambine
Linda (Mia Ferricelli) ha otto anni, pochi denti e un’infanzia che sembra sfuggirle tra le dita. Una nonna ricchissima e una mamma che la costringe a crescere troppo in fretta. Madre e figlia abbandonano la Svizzera per trasferirsi a Ferrara, dove vivono Azzurra e Marta (Agnese Scazza e Petra Scheggia), due sorelle di dieci e nove anni.
Le Bambine diventano Le Zanzare (Mosquitoes è titolo internazionale del film), ovvero un nome di battaglia per rivendicare il loro essere piccole, in un mondo di adulti egoisti e assenti. Alla ricerca di qualcuno che si prenda cura di loro, alla fine trovano un modo per prendersi loro stessa cura l’una dell’altra.
Le tre bambine, con le ginocchia sbucciate, attraversano cortili, periferie, biblioteche e locali pericolosi di una provincia ferrarese in evoluzione proprio come loro.
Le Bambine è il racconto di una nuova generazione, cresciuta vedendo il tramonto della figura del padre. Se la noia è il collante emotivo delle tre amiche, mentre la repressione nervosa rappresenta i loro genitori, il film restituisce uno spaccato documentaristico per scuotere il pubblico 4.0 dallo sguardo passivo.
Attraverso un’estetica vintage, ripercorriamo attraverso gli occhi di queste bambine, le tensioni e i timori degli anni Novanta. Nella crisi di fine millennio (i cui spasimi apocalittici sono figurati allegoricamente dagli invadenti moscerini) Linda, Azzurra e Marta vivono il loro individuale capitolo formativo di sensorialità essenzialmente femminile.
Aria internazionale
Il cinema italiano, soprattutto in questo caso, non è fine a sé stesso. Le Bambine dimostra come una storia ambientata nelle campagne emiliane, è capace di parlare ad un pubblico universale.
La co-produzione di Italia, Francia e Svizzera ha dato modo alle registe di ampliare la psicologia dei personaggi verso nuovi itinerari più introspettivi, obliqui e ironici; il tutto sfumato da un taglio indie americano.
Nel cast anche Cristina Donadio, Clara Tramontano e Milutin Dapčević. Da Locarno per ora è tutto, per rimanere aggiornati sul festival e molto altro continuate a seguire l’Almanacco Cinema.
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