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L’innocenza di Hirokazu Kore-eda esce oggi al cinema

L’ultima opera del maestro giapponese Hirokazu Kore-eda arriva finalmente nelle sale italiane dopo un anno dalla sua uscita. L’innocenza, da oggi al cinema. 

Con il titolo internazionale di Monster, L’innocenza fu presentato in anteprima il 17 maggio 2023 in concorso al 76° Festival di Cannes.
Il film vinse il Premio per la migliore sceneggiatura.

Successivamente il film fu distribuito nelle sale cinematografiche giapponesi dalla Toho e da GAGA Corporation a partire dal 2 giugno 2023.
In Italia dobbiamo l’arrivo nei cinema del lungometraggio a BIM Distribuzione da oggi, 22 agosto 2024.

Kore-eda ritorna finalmente sul grande schermo in qualità di regista, prendendo uno scritto non suo questa volta ma di Yuji Sakamoto, considerato un veterano della televisione giapponese, uno dei più grandi autori nipponici degli ultimi trentacinque anni.

L’Innocenza è un film che ha messo a dura prova il regista giapponese, consacrandolo però come uno dei più grandi registi asiatici degli ultimi tempi. Responsabile di aver recuperato in chiave moderna alcuni riferimenti dell’antica cultura giapponese.

La trama

Il film ruota intorno al mistero che circonda lo stravagante comportamento di Minato (Sōya Kurokawa) e del suo compagno di classe Yori (Hinata Hiiragi): per scoprire le possibili origini delle loro azioni, seguiamo tre punti di vista – della madre vedova Saori (Sakura Ando), dell’insegnante Hori ( Eita Nagayama) e, infine, di Minato stesso.

Dopo aver scoperto che c’è di mezzo l’insegnante di Minato e del suo compagno di classe, Saori si precipita nella scuola esigendo di sapere cosa sta succedendo.

Man mano che la vicenda si fa sempre più chiara attraverso gli occhi della madre, dell’insegnante e del bambino, la verità gradualmente emerge.

L’innocenza, temi e curiosità

Considerato un film minore rispetto ai grandi titoli usciti in questa rovente estate, L’ Innocenza del maestro giapponese Hirokazu Kore-eda non è assolutamente da sottovalutare.
In primis perché ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes lo scorso anno, e successivamente perché è un film che contiene al suo interno tematiche che si rispecchiano nella società odierna giapponese ma non solo: bullismo scolastico, gli abusi di potere da parte degli insegnanti, il livello di accettazione dell’omosessualità nella società giapponese, il rapporto genitore-figlio (da quello più sano a quello più disfunzionale), e la maturazione di due bambini verso l’adolescenza.

Soprattutto, il tema riguardo il potere del pregiudizio. Un tema molto attuale, che riguarda l’assolutizzare il relativo, giudicando sulla base di pochi elementi e trarre delle conclusioni affrettate.

Viviamo ormai in un’epoca dove la ricerca della verità giusta, oggettiva e universale è completamente messa in secondo piano. Non importa riportare i fatti accaduti in maniera precisa: quello che conta è solamente riportare la notizia prima di tutti, modificando di conseguenza la realtà.

Per questo Kore-eda ha sviluppato il film trattando tre punti di vista differenti partendo sempre dalla scena centrale dell’incendio.
Il maestro crea così un gioco d’inganno dove lo spettatore ne rimane spaesato: quest’ultimo è costretto a cambiare repentinamente considerazione e giudizio sul fatto accaduto.

Tecnicamente questo espediente viene chiamato effetto Rashomon, ossia il modo in cui persone differenti descrivono lo stesso evento in modo diverso, riflettendo la propria interpretazione soggettiva anziché una verità oggettiva.

Viene qui usato molto sapientemente da regista e sceneggiatore per creare una fase di stallo e di suspence, con continui risvolti inattesi i quali trovano risoluzione chiara nelle scene finali del film.

L’Innocenza, di Hirokazu Kore-eda è un’opera che ci ispira nuovi pensieri, che ci da una visione diversa, che ci impressiona.

Daniele Paganelli

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