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Ottobre al cinema: crisi al botteghino
Il passato mese di ottobre è stato segnato da un profondo momento di crisi al botteghino statunitense, con grandissimi flop, anche di film fin troppo validi.
Crisi. Sfortunatamente, da fin troppo tempo, il mondo è in crisi. Forse sociale, sicuramente politica e chiaramente culturale e soprattutto economica. Come normale che sia, il mix imprevedibile di eventi che ha cambiato il globo terrestre negli ultimi anni ha contribuito al deterioramento di questa crisi, che si è estesa anche nel mondo dell’arte.
Per non parlare dell’industria musicale, la realtà della settima arte è stata messa duramente sotto prova negli anni subito successivi al Covid, questo senza però danneggiare troppo il numero di produzioni, che sono rimaste più o meno invariate, se non aumentate. Ma questa crisi non è passata e, concentrandoci solo sulla situazione statunitense, sembra riaffiorare più pesantemente.
La crisi statunitense
Lo scorso ottobre è stato un mese sottotono per moltissimi punti di vista. Numericamente, l’incasso totale è stato di 425 milioni di dollari circa, diventando il mese meno proficuo dall’ottobre 1997, dove l’incasso raggiunto al botteghino fu di circa 385 milioni – senza contare l’aggiustamento per l’inflazione. Il picco negativo era prevedibile già dai risultati di un’orribile agosto ed un fiacco settembre, ma comunque numeri del genere sorprendono sempre.
Moltissimi i problemi e le cause di questo. Seppur molti ancora incolpano i vari ritardi produttivi – dovuti allo spostamento del baricentro post-Covid e dai vari scioperi – le verità sono da trovare laddove si nascondono. Se l’offerta non ha attirato abbastanza persone, neanche il passaparola ha contribuito. Inoltre, c’è il problema del costo di molti di questi flop e il dominante sistema delle piattaforme.
Le piattaforme
Seppur parliamo di un caso statunitense, è un problema che riguarda anche l’Italia. Molti film, ormai, finiscono direttamente nel nuovo modello di home video – le piattaforme stesse – bypassando direttamente l’uscita, anche limitata, in sala. Uno dei primi casi che attirò l’attenzione pubblica, soprattutto per le promesse iniziali, fu quello del The Irishman di Martin Scorsese.
Solo nel mese di ottobre ci sono state uscite interessanti che, nonostante non avrebbero aumentato di chissà quanto i numeri, sono comunque film inediti sul grande schermo. Tra The Lost Bus uscito su Apple TV+, Play Dirty di Shane Black per Prime Video ed alcune uscite Netflix come Steve, Gli sporcelli e soprattutto il nuovo costoso – 120 milioni – Frankenstein del maestro Guillermo Del Toro.

Le uscite
Tra i molti film usciti ci sono stati Good Boy, Anemone di Ronan Day-Lewis, Roofman, il nuovo film di Luca Guadagnino After the Hunt, Urchin, If I Had Legs I’d Kick You, Regretting You e The Mastermind, sui quali non c’erano chissà che aspettative di sala ma che comunque non sono stati portatori di piacevoli sorprese.
I veri flop sono stati i vari The Smashing Machine, il film evento Taylor Swift: The Life of a Showgirl, il pessimo blockbuster TRON: Ares, Good Fortune, l’horror Black Phone 2 e l’atteso – evidentemente neanche troppo – Springsteen: Liberami dal nulla. Anche le riedizioni di Twilight, Ritorno al futuro e Avatar: La via dell’acqua 3D hanno portato numeri minuscoli.