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Scrivere col cinema, ad Ancona tra cinema e letteratura
Da domani fino a sabato 27 luglio in Piazza del Plebiscito ad Ancona c’è un nuovo appuntamento: Scrivere col cinema, a cura di Paolo Mereghetti.
È nata la prima edizione di Scrivere col cinema – Incontri di cinema e letteratura, progetto sostenuto da Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission, Atim (Agenzia per turismo e internazionalizzazione Marche) e dal Comune di Ancona e organizzato da Cineventi.
A tenere le fila delle tre serate di fine luglio sarà il critico cinematografico Paolo Mereghetti, in dialogo con Roberto Andò, Maria Sole Tognazzi, Barbara Ronchi e PIF. Artisti che durante la loro carriera nel cinema hanno incontrato anche l’universo della letteratura.
L’obiettivo è infatti, come da titolo, “indagare il rapporto tra film e romanzi”.
Scrivere col cinema, il programma
La manifestazione si aprirà domani 25 luglio con una conversazione tra Mereghetti e il regista e sceneggiatore Roberto Andò, la cui formazione ha per l’appunto origine nella letteratura.
Fu lo scrittore Leonardo Sciascia, suo amico, a spingerlo a scrivere, avviandolo al mondo delle collaborazioni giornalistiche. Esordisce alla regia, teatrale, nell’86, quando Italo Calvino gli affida una sua favola filosofica e inedita: La foresta-radice-labirinto.
Diario senza date (1995) è il suo primo lungometraggio, presentato a Venezia. Accanto a Bruno Ganz, Lorenza Indovina, Moni Ovadia, Franco Scaldati, si alternano gli scrittori Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Michele Perriera e Gianni Riotta (oltre ai magistrati Roberto Scarpinato, Erminio Amelio, Ignazio De Francisci).
Giuseppe Tornatore ne rimane talmente colpito che gli propone di produrgli Il manoscritto del Principe, film del 1999 sugli ultimi quattro anni di vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, gli anni de Il Gattopardo.
Nel frattempo si dedica anche alla messinscena delle opere di Harold Pinter, divenuto suo amico (La stanza, Anniversario e Vecchi tempi), che celebra inoltre con un film ritratto del ’98.
Nel 2004 dirige Sotto falso nome, noir sul tema della scrittura e della creazione, che chiude la Semaine de la Critique a Cannes. Del 2006 è invece Viaggio segreto, tratto dal romanzo Ricostruzioni di Josephine Hart.
Infine, nel 2022 si occupa della regia e della sceneggiatura de La stranezza, racconto della genesi di Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello (David di Donatello per la sceneggiatura).
Scrive anche libri: nel 2008 pubblica Diario senza date, romanzo-saggio dedicato a Palermo e nel 2012 Il trono vuoto, che gli fa vincere il premio Campiello opera prima.
Da quest’ultimo trae il fortunato film Viva la libertà: Migliore sceneggiatura ai David di Donatello, ai Nastri d’argento, al Ciak d’oro e candidato per la Miglior regia e sceneggiatura ai Globo d’oro.
Venerdì 26 sarà la volta di Maria Sole Tognazzi e Barbara Ronchi, rispettivamente regista e interprete di 10 Minuti, liberamente ispirato al romando Per dieci minuti di Chiara Gamberale.
Ronchi aveva recitato nel 2016 in Fai bei sogni di Marco Bellocchio, basato sul romanzo autobiografico omonimo di Massimo Gramellini. L’anno dopo era nel cast de Gli sdraiati, adattamento dal libro di Michele Serra.
La serata finale è tutta per PIF, al secolo Pierfrancesco Diliberto. Nella cornice dell’iniziativa parlerà del suo romanzo La disperata ricerca d’amore di un povero idiota, preceduto da altre quattro opere letterarie.