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Shanghai International Film Festival, c’è anche Tornatore

Venerdì 13 giugno è iniziato ufficialmente lo Shanghai International Film Festival, kermesse che ha per presidente di giuria il nostro Giuseppe Tornatore.

Il 27° Shanghai International Film Festival è iniziato con la presenza di una galassia di star cinesi e un messaggio di pace da parte del presidente della giuria, il regista italiano Premio Oscar Giuseppe Tornatore.

L’evento di apertura, svoltosi nello spettacolare Grand Theatre della città, si è aperto con un’esibizione orchestrale accompagnata da un coro di bambini. Tra le star presenti figuravano gli interpreti del film d’apertura, She’s Got No Name di Peter Chan Ho-sun, guidati da Zhang Ziyi, Mei Ting, Lei Jiayin, Li Xian e Yang Mi; presenti anche Ni Ni, Tony Leung Ka-fai, Kara Wai Ying-hung, Zhu Yilong e Wu Lei, tra gli altri.

Il festival è stato ufficialmente dichiarato aperto da Gong Zheng, sindaco di Shanghai.

Dato il perdurare dei conflitti nel mondo, i membri della giuria si sono concentrati sugli aspetti di connessione del cinema. La regista indiana Kiran Rao ha dichiarato: “Il cinema è come l’Albero della Vita, nutre eternamente le storie e accende conversazioni. I suoi rami si estendono attraverso le generazioni, collegandoci attraverso immagini e memorie condivise”.

Shanghai International Film Festival, le parole di Giuseppe Tornatore

Tornatore ha ripreso questo pensiero aggiungendo: “Per un regista, è un privilegio godersi i film e imparare da essi in un’atmosfera così magnifica. Scambiare idee con colleghi provenienti da diversi paesi del mondo lancia un messaggio di pace e convivenza. Viva Shanghai, viva la pace, viva il cinema”.

Shanghai International Film Festival, le parole di Zhao Jiaming

Parlando all’evento, Zhao Jiaming, membro del Comitato Permanente e direttore del Dipartimento di Propaganda del Comitato Municipale del PCC di Shanghai, ha illustrato l’approccio triplice del festival per rivitalizzare l’industria cinematografica, attraverso una riflessione storica e un’innovazione proiettata al futuro.

“Permettendo al cinema di risplendere di nuova luce grazie all’interazione tra storia e realtà, e all’integrazione tra arte e tecnologia, il festival mira a ringiovanire l’industria cinematografica”, ha affermato Zhao, sottolineando il ruolo del festival come piattaforma vitale per il settore cinematografico di Shanghai e il suo tema di “Innovazione attraverso la storia”.

Shanghai International Film Festival, l’edizione 2025

Il programma del festival metterà in luce la nascita del cinema rendendo omaggio ai film classici, sia cinesi che internazionali. L’evento presenterà anche gli sviluppi più all’avanguardia del settore, creando un ponte tra il glorioso passato del cinema e il suo futuro in evoluzione.

Elemento centrale dell’edizione di quest’anno è il concetto di “cinema come mezzo” che raccoglie una selezione di film da tutto il mondo, creando al contempo piattaforme dedicate al dialogo tra professionisti del settore. L’iniziativa mira a “raccontare storie cinesi coinvolgenti e presentare la diversità delle civiltà culturali,” promuovendo quella che Zhao ha definito “un giardino globale del cinema attraverso lo scambio e l’apprendimento reciproco.”

Il festival dà inoltre priorità al coinvolgimento del pubblico tramite iniziative “a misura di persona” pensate per ampliare l’accesso a una programmazione cinematografica di alta qualità. Sono previsti piani per rafforzare l’integrazione tra vari settori — cultura, turismo, commercio, sport ed esposizioni — per creare un’offerta “film+” completa per gli appassionati.

Le parole di Wang Xiaozhen

Wang Xiaozhen, vicepresidente del China Media Group, ha inserito il festival di quest’anno in un più ampio contesto storico, sottolineando l’importanza delle ricorrenze del cinema, dato che il 2025 segnerà il 130° anniversario della nascita del cinema mondiale e il 120° di quello cinese.

Un montaggio celebrativo dei 120 anni del cinema cinese è stato accompagnato da interpretazioni musicali di Jane Zhang. Un altro montaggio ha ripercorso la presenza di Shanghai nel cinema nel corso degli anni, includendo film come Mission: Impossible III, Empire of the Sun, The White Countess e una moltitudine di opere cinesi, tra cui Perhaps Love.

Wang ha sottolineato il ruolo unico del cinema come forma d’arte che “porta avanti le aspirazioni originarie pur cercando l’innovazione, documenta i dialoghi tra civiltà e le risonanze emotive, e rappresenta ideali condivisi e visioni di bellezza.”

Il programma del festival esplorerà l’evoluzione del cinema, dimostrando quello che Wang ha definito “lo spirito di integrità e innovazione, coraggio e perseveranza dell’industria cinematografica.” L’obiettivo, secondo Wang, è “infondere nuova vitalità nella prosperità continua e nello sviluppo del cinema cinese”.

Shanghai al centro del panorama cinematografico

Particolare enfasi è stata data al posizionamento di Shanghai come hub cinematografico globale, con Zhao che ha rivolto un invito aperto ai professionisti del settore di tutto il mondo: “Invitiamo sinceramente amici dell’industria cinematografica e televisiva, sia nazionale che internazionale, a venire a Shanghai, restare a Shanghai e realizzare i propri sogni a Shanghai,” ha concluso dicendo: “Questa è Shanghai, dove tutto è possibile.”

Giulia Bucelli

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