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Springsteen: Deliver Me From Nowhere, arriva il trailer

20th Century Studios rilascia finalmente il trailer del biopic su Bruce Springsteen che vedrà Jeremy Allen White nei panni del cantautore statunitense.

Lo scorso anno Timothée Chalamet ci ha regalato una grande interpretazione con il suo Bob Dylan in A Complete Unknown. Nel 2018 era stato Rami Malek a trasformarsi in Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. È da un po’ di anni, infatti, che Hollywood ci ha abituati a un certo tipo di biopic soprattutto quando si tratta di raccontare protagonisti della scena musicale.

Nel complesso si tratta di film non per forza memorabili in tutti i loro aspetti, ma che generalmente permettono un tuffo nella musica di questi artisti (sempre apprezzabile), l’approfondimento di alcuni anni della loro vita, e spesso portano sullo schermo grandi prove attoriali.

Con Springsteen: Deliver Me From Nowhere il regista Scott Cooper punta tutto su uno degli attori più chiacchierati del momento. Jeremy Allen White, infatti, dopo essere stato per anni uno dei protagonisti di Shameless, si è fatto notare e amare grazie al suo Carmy Berzatto nella pluripremiata serie The Bear.

Nelle scorse settimane vi avevamo parlato dei primi calorosi complimenti all’attore per la sua interpretazione nel film di Cooper ricevuti proprio da Springsteen stesso (recupera l’articolo qui). Il Boss, che aveva partecipato ad alcuni giorni di riprese, si era detto convinto che l’interpretazione sarebbe stata apprezzata dai suoi fan. Da oggi possiamo iniziare a dare un’occhiata.

Springsteen: Deliver Me From Nowhere, quello che sappiamo

Il film è tratto dalla biografia Deliver Me from Nowhere: The Making of Bruce Springsteen’s Nebraska scritto da Warren Zanes nel 2023. Come suggerisce il titolo del testo il film di Cooper racconterà nello specifico due anni della vita di Bruce Springsteen, il 1981 e il 1982, periodo in cui il cantautore stava lavorando al disco Nebraska.

Era un disco intimista, folk, che prevedeva pochi strumenti, e su tutti la chitarra acustica e l’armonica. Non il rock a cui Springsteen fino ad allora aveva abitato il suo pubblico. Inoltre, in quel periodo, come ha ammesso lui stesso, stava affrontando alcune difficoltà della sua vita, e Nebraska rispecchiava il suo disagio. A proposito del disco Springsteen disse: “La tensione che ne pervadeva l’essenza era la sottile linea tra la stabilità e il momento in cui ciò che ti lega al lavoro, alla famiglia, agli amici, all’amore e alla grazia che porti nel cuore, viene meno”.

Springsteen: Deliver Me From Nowhere, dunque, si propone come il racconto di un uomo che attraverso una creatività complessa, talvolta sofferente, lotta per ricucire le ferite del passato.

Il trailer

Il trailer, rilasciato oggi da 20th Century Studios, è già di grande effetto e fornisce alcuni spunti. Innanzitutto, ci suggerisce una doppia linea narrativa, una nel presente che riguarda la creazione del disco, e una che vede Springsteen bambino. I flashback sono tutti realizzati in bianco e nero, con un focus sulla relazione con il padre (interpretato da Stephen Graham, già complessa e sofferente figura paterna in Adolescence).

Le parole di uno dei suoi collaboratori poi riprendono un ricordo del suo passato. Quando era piccolo nel pavimento della sua camera da letto c’era un buco. Questa imperfezione diventa metafora della mancanza di stabilità che ha caratterizzato la sua infanzia. Il pavimento dovrebbe essere solido, dovrebbe sostenere con sicurezza, ma per lui non è mai stato così. Il Boss allora viene presentato come un repairman, che fa musica per riparare quel buco, e poter così finalmente sanare sé stesso.

Le premesse per un gran film ci sono tutte, non ci resta che aspettare il prossimo 24 ottobre.

Rossella Parascandola

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