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Tarantino rivela un film che non ha mai visto

Quentin Tarantino ha affermato di non essere interessato a colmare la lacuna, che riguarda il sequel di un film che è una pietra miliare nel suo genere.

Il regista americano, oltre a essere uno dei più celebrati e amati registi internazionali, è anche un appassionato cinefilo. Nella sua lunghissima carriera gli è stato chiesto moltissime volte di stilare una lista dei suoi film preferiti. Tra quelli citati nel corso del tempo ci sono classici americani, ma anche perle internazionali.

Nota è la sua passione per Sergio Leone, per cui quasi mai manca Il buono, il brutto, il cattivo (1946). Ma ci sono anche Taxi driver (1976), La signora del venerdì (1949), Matador (1986) di Pedro Almodóvar, per citarne alcuni.

Durante una puntata del podcast Club Random with Bill Maher Tarantino ha, invece, rivelato quale film non ha visto e non ha intenzione di vedere. Stiamo parlando di Toy Story 4. La sua riluttanza a recuperare il film, uscito nel 2019, deriverebbe dalla diffidenza nei confronti delle trilogie.

L’unica vera trilogia

Per il regista di Pulp Fiction c’è soltanto una trilogia che funziona completamente ed è quella di Sergio Leone. Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo, infatti, seguono tutti e tre la stessa visione del regista. “Il primo film è fantastico, ma il secondo è così grande […] che cancella il primo” ha dichiarato. “Il terzo, poi, fa la stessa cosa del secondo ed è qualcosa che non accade mai”.

Per Tarantino quello che avviene più spesso nelle trilogie è che ci sia un grande salto dal primo al secondo. Quasi mai si riesce ad arrivare al terzo, però, mantenendo la stessa qualità e livello dei primi. Un esempio in questo senso è per il regista americano la saga Mad Max, che non riesce a brillare fino in fondo.

Tarantino: “Non mi importa se è bello”

I primi tre capitoli di Toy Story sono per il regista americano una delle eccezioni alla sua teoria. Ed è proprio questo il motivo per cui non vuole andare oltre. Dopo un terzo film magnifico e una fine soddisfacente, perché continuare?

“È uno dei migliori film che abbia mai visto, e se hai visto i primi due è semplicemente devastante. Ma il fatto è che tre anni dopo ne hanno fatto un quarto, e non ho alcun desiderio di vederlo” ha ammesso. “Hai letteralmente finito la storia nel modo migliore possibile, quindi no, non mi importa se è bello, ho finito”.

Si tratta di una posizione più condivisa di quanto non si pensi. Spesso, nella storia dell’audiovisivo, i sequel e i rinnovi delle serie tv hanno finito per sporcare ciò che di bello c’era stato. Concludere una storia in un modo che sia soddisfacente per i più è complicatissimo. Quando l’obiettivo viene centrato andare avanti col racconto è sempre un rischio.

Curiosamente, infatti, quando viene annunciato un rinnovo i commenti social si dividono sempre tra entusiasti e timorosi. C’è chi per tornare a vedere i propri beniamini è disposto a tutto e chi, invece, felice del finale, teme per un flop.

Nel caso specifico di Toy Story, comunque, si andrà avanti. Il quinto capitolo della saga, sull’ossessione dei bambini per la tecnologia, è già in fase di sviluppo. L’uscita è prevista per giugno 2026.

Rossella Parascandola

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