Il Genesis Cinema di Londra, da Halloween fino alla fine del 2025, proietterà The Run. L’esperimento horror interattivo dei fratelli Paul e Neville Raschid.
Il cinema indipendente dell’East End, il Genesis Cinema di Londra, ha in programma di condurre un esperimento horror. Da Halloween fino alla fine del 2025, in sala sarà proiettato The Run (qui la nostra news sul cast). Il film survival horror, ambientato nel Nord Italia, diretto regista britannico Paul Raschid.
Un’istruttrice di fitness/influencer viene assediata da uomini violenti con maschere misteriose. La novità, tuttavia, è che difficilmente gli spettatori di due diversi spettacoli, vivranno la stessa identica esperienza durante i due mesi di permanenza del film.
Le scelte del personaggio principale di The Run dovrà fare una serie di scelte che la porteranno attraverso circa 20 morti diverse fino a uno dei circa cinque possibili finali, tutte decise dal pubblico in sala.
La votazione avverrà mediante bastoncini luminosi, un metodo antico ma funzionale. A spiegarcelo è il regista stesso che, in un’intervista su Deadline, ha così spiegato:
“Abbiamo testato app su telefoni cellulari e così via, e abbiamo scoperto che, in realtà, funziona a nostro sfavore. Un motivo è la connettività – i gestori dei cinema non vogliono che tu abbia una buona connessione Wi-Fi – e il secondo è che di fatto distoglie il pubblico dall’esperienza. Nel momento in cui abbassi lo sguardo sullo schermo, sei fuori dalla storia”.
Il potere decisionale, da parte dell’utente sul protagonista, è tipico del mondo dei videogiochi. Nel cinema tradizionale non è una pratica comune. I film di Raschid sono stati particolarmente apprezzati ultimamente nei festival di tutto il mondo, proprio per la sua interattività.
Il regista si è avvicinato per la prima volta a questo mondo, dopo aver realizzato il suo secondo film, The White Chamber, nel 2018. “Mi ha messo sulla mappa, in termini di carriera.”
“All’inizio del 2019 sono stato contattato da un produttore di nome John Giwa-Amu, che lavora in Galles, con Red and Black Films. Stava appena iniziando a interessarsi al mondo dei film interattivi, e Bandersnatch, l’episodio [interattivo] di Black Mirror, era appena uscito. Mi disse:
‘Ho visto The White Chamber e mi piace quello che hai fatto. Ho un progetto simile di thriller fantascientifico chiamato The Complex che stiamo sviluppando e pensiamo che saresti la persona giusta per te'”.
Il programma di proiezioni è una prova generale per un progetto più ambizioso. “Se la residenza avrà successo”, ha detto, “allora nel 2026 speriamo che il Genesis organizzi un programma di 12 mesi, intitolato Interactive Film Club, che proietterà, tra gli altri, i primi film di Paul”.
Che sia proprio il genere horror ad aprire le porte ad una nuova esperienza cinematografica, non è un caso. L’azione, il coinvolgimento e il brivido lungo la schiena; sono elementi cardine di un genere che attrae inevitabilmente spettatori.
Innanzitutto, come si scrive un film interattivo?: “Il vecchio saggio dice che i film si scrivono tre volte: prima quando li si scrive, poi quando si gira e poi ancora quando si monta. Con l’interattività, è più difficile sbrogliare quella struttura, perché è tutta così interconnessa. C’è causalità e causa ed effetto. Una decisione presa all’inizio avrà un riscontro alla fine, quindi non si può più iniziare a modificare le cose in seguito.
Una volta fissati la struttura e il diagramma di flusso, non è possibile modificarli in seguito. Si rovinerebbe tutto. Mentre, in un film lineare, si potrebbero apportare modifiche al montaggio. Ma d’altro canto, il rovescio della medaglia è che è per questo che alcuni film finiscono all’inferno”.
C’è anche una nuova figura extra, legata alla post-produzione: “il reparto che si occupa del motore di gioco – e queste sono le persone che lo costruiscono. Prendono le scene e le cuciono insieme in un motore di gioco che le collega tutte insieme, che poi proietti al cinema e distribuisci sulle piattaforme di gioco.”
Il pubblico, costruisce la storia insieme, attraverso l’opzione più selezionata: “Tutte le cose belle e brutte che potrebbero accadere ricadono sostanzialmente sulle spalle del pubblico”.
L’esito non stupisce mai, il regista è pronto a tutto, ed è interessante vedere come si evolverà la sala. In un mondo dove sappiamo già la scelta “giusta” dello sceneggiatore: “Voglio provare a fare film in cui si possano fare scelte diverse che poi avranno un effetto a cascata, e non c’è niente che sia la scelta sbagliata o quella giusta da fare, in termini di costruzione della storia che si vuole costruire”.
La novità non è solo per lo spettatore, che da passivo diventa attivo, ma anche per gli attori che s’interfacciano con questa nuova realtà. A tal proposito Paul Raschid, ha dichiarato che in The Run: “gli attori che hanno avuto una formazione teatrale, in particolare, tendono ad accettarlo davvero, davvero bene. ”
In questo modo si ha la possibilità di esplorare le diverse ramificazioni della storia. “In genere trovo che gli attori che sono stati sul palcoscenico, o hanno avuto una qualche formazione performativa, siano quelli che riescono ad assimilarla un po’ più velocemente.”
In ultima battuta, sul futuro del cinema interattivo, i due fratelli hanno così risposto: “Mi piacerebbe vedere un’epoca in cui il cinema interattivo si evolvesse da semplice cinema evento a qualcosa di più tradizionale” ha detto Neville Raschid.
“Penso che sia importante che il cinema continui a evolversi e modernizzarsi, per offrire al pubblico modi alternativi di fruire dei contenuti, anziché limitarsi alla tradizionale esperienza rilassata, che credo, soprattutto tra il pubblico più giovane, sia sempre meno interessante”, ha detto Paul,
“ciò che mi piacerebbe è che potessimo avere una solida strada per il mercato delle smart TV nel mondo dell’intrattenimento domestico cinematografico e televisivo.”
Neville conclude poi con: “l’esperienza al cinema è una sorta di meraviglioso complemento all’esperienza online. Se ti perdi [un film normale] al cinema, dirai: “Ok, va bene, lo guarderò a casa quando uscirà in streaming”. Ma il bello del cinema interattivo è che l’esperienza al cinema è così speciale e partecipativa. La vedo molto come un complemento. L’esperienza al cinema non andrà mai perduta con il cinema interattivo.”
Il film tratto dal memoir di Britney Spears è ancora in fase preliminare. Quello che…
Un horror lungimirante che ribalta la struttura classica. In a Violent Nature è molto più…
La serie Il Mostro di Stefano Sollima debutta in vetta su Netflix: un trionfo italiano…
Per la rubrica settimanale Piccolo grande cinema, parliamo di un'autore brillante, nato dal mondo dei…
American Psycho tornerà al cinema con Luca Guadagnino alla regia: ma ci sarà davvero una…
Kasia Smutniak, attrice italiana di origini polacche, è finita al centro di una polemica dopo…