272Views
Tributo a Gene Hackman, torna in sala La Conversazione
In onore dell’attore premio Oscar Gene Hackman, torna al cinema il film diretto da Coppola, per la prima volta in versione restaurata.
Vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1974, con tre nomination agli Oscar e quattro ai Golden Globe, La Conversazione, film diretto dal cineasta Francis Ford Coppola, è indubbiamente entrato di diritto nei film cult.
In memoria di Gene Hackman, recentemente scomparso, Lucky Red riporterà al cinema, dal 10 al 16 marzo, il film in versione restaurata in 4K.
La conversazione, un film indimenticabile
Scritto, prodotto e diretto da Coppola (una delle sue opere più sperimentali), La Conversazione è dichiaratamente ispirato a Blow-Up di Michelangelo Antonioni, ed è stato girato nell’intervallo tra il primo e il secondo capitolo de Il Padrino.
Considerato un film profetico, ha anticipato il caso Watergate, lo scandalo delle intercettazioni che minò l’amministrazione Nixon.
Gene Hackman regala una performance indimenticabile nei panni del paranoico Harry Caul, esperto di sorveglianza elettronica. Il film è ricco di colpi di scena e immerso in un’atmosfera noir, che costruisce una tensione crescente, esplorando il conflitto tra il senso di segretezza e quello di colpa.
Accanto a Hackman, un cast straordinario che include John Cazale, Robert Duvall e un giovanissimo Harrison Ford
Gene Hackman, la morte dell’attore
La morte di Gene Hackman e della moglie Betsy Arakawa è avvolta in un vero e proprio giallo.
I due sono stati trovati senza vita nella loro casa il 26 febbraio, ma fin da subito la causa del decesso ha sollevato dubbi, senza offrire risposte immediate.
Hackman è stato rinvenuto nell’ingresso dell’abitazione, con un bastone accanto a sé. Betsy Arakawa, invece, è stata trovata in un bagno al piano superiore, vicino alla quale c’erano delle pillole non ancora identificate, mentre in un armadio adiacente è stato scoperto il cane morto.
Le autorità hanno escluso l’ipotesi di un reato, poiché non sono state rilevate ferite evidenti sui corpi. Anche l’idea che la causa della morte fosse l’asfissia è risultata subito poco credibile: sono stati effettuati controlli per verificare eventuali fughe di gas e i vigili del fuoco hanno ispezionato l’abitazione alla ricerca di fonti di monossido di carbonio, ma senza esito positivo. Le analisi sui cadaveri hanno confermato che la morte non era dovuta a intossicazione da monossido di carbonio.
La polizia ha comunque ordinato un’autopsia completa e un esame tossicologico, i cui risultati saranno cruciali, come ha dichiarato lo sceriffo Adan Mendoza, incaricato delle indagini.
In un recente aggiornamento, le forze dell’ordine hanno rivelato che le morti risalgono a diverse settimane prima del ritrovamento dei corpi, poiché questi erano già in stato di mummificazione.
Nonostante i motivi legati alla sua morte, Gene Hackman è stato un attore che ha segnato una generazione, regalando interpretazioni indimenticabili. Quale migliore occasione per ricordarlo, se non andando al cinema a vedere, ancora una volta, La conversazione?