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Venezia 81, è il giorno di Pedro Almodóvar
La settimana cinematografica di Venezia 81 inizia con l’attesissimo The Room Next Door di Pedro Almodóvar. In concorso anche il secondo film italiano.
Siamo ormai nel vivo di Venezia 81. Dopo un weekend i cui protagonisti sono stati Brad Pitt, George Clooney e Adrien Brody oggi gli occhi sono puntati al cinema europeo. In concorso, infatti, non solo il primo lungometraggio in inglese di Almodóvar, ma anche l’opera seconda di Maura Delpero.
Nel primo pomeriggio verrà consegnato ufficialmente il Leone d’oro alla carriera a Peter Weir. La consegna del riconoscimento verrà seguita dalla proiezione di Master e Commander, uno dei capolavori del regista australiano. Tra gli altri successi di Weir ricordiamo L’attimo fuggente con Robin Williams, e il fantascientifico The Truman Show.
In serata, invece, il premio Cartier Glory to the Filmmaker verrà consegnato al regista e sceneggiatore francese Claude Lelouch. In sala ci sarà la proiezione del suo ultimo lavoro Finalement.
The Room Next Door
L’ultima fatica di Pedro Almodóvar è uno dei film più attesi di Venezia 81. Il teaser rilasciato qualche giorno fa non ha fatto altro che accrescere le aspettative. The Room Next Door è anche il primo lungometraggio interamente girato in lingua inglese dal regista spagnolo. Nei due precedenti lavori in inglese Almodóvar non si era spinto oltre il cortometraggio. Parliamo di The Human Voice (2020) e Strange Way of Life (2023).
Dopo un Leone d’oro alla carriera nel 2019, oggi torna in concorso con due fuoriclasse del panorama internazionale. Il red carpet di Venezia 81 attende, infatti, Julianne Moore e Tilda Swinton. Nel film le due interpretano due amiche di vecchia data, ex colleghe, che si ritrovano a convivere in un momento cruciale della vita di una delle due.
The Room Next Door è l’adattamento di un romanzo di Sigrid Nunez edito in Italia col titolo Attraverso la vita. Martha e Ingrid si ritrovano a distanza di anni. Una è diventata reporter di guerra, l’altra scrittrice di romanzi autobiografici. In un presente colpito dalla malattia, e ferite da un passato di guerra, le due troveranno conforto nel loro legame.
Venezia 81, torna l’Italia con Maura Delpero
Dopo la presentazione di Campo di battaglia di Gianni Amelio ci sarà oggi in concorso il secondo film italiano. Si tratta di Vermiglio, secondo lungometraggio di finzione della pluripremiata regista Maura Delpero. Il suo primo lavoro, Maternal, ha preso parte a numerosi festival internazionali vincendo svariati premi.
Con Vermiglio Delpero realizza un’opera personale. Il film viene definito da lei stessa “un atto d’amore per mio padre, la sua famiglia e il loro piccolo paese”. Il titolo richiama non a caso il paese d’origine del padre in provincia di Trento, Vermiglio, dove in parte il film è stato girato.
Cronologicamente siamo nel 1944, durante l’ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale. La quotidianità della famiglia di un insegnante viene stravolta dall’arrivo di un soldato ferito. Una delle figlie si innamora di lui e lo sposa. Questo nucleo, così, perde la pace “nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria”.
Tra gli interpreti, quasi tutti non professionisti, anche Tommaso Ragno e Sara Serraiocco.