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Venezia 82, c’è una prima volta per tutti…anche The Rock

Prosegue la Mostra del Cinema di Venezia 82, con una sesta giornata piena di appuntamenti. Dal Leone d’oro a Kim Novak al red carpet di Dwayne The Rock Johnson.

Questo primo lunedì del mese, alla Mostra del Cinema di Venezia, è un’appassionante coccola per il duro rientro alla vita normale dopo le vacanze.

Venezia 82 omaggia con il secondo Leone d’oro alla carriera la grande Kim Novak. Musa di Alfred Hitchcock e Otto Premingerha definito la Vecchia Hollywood, oggi è protagonista del film documentario fuori concorso: Kim Novak’s Vertigo diretto da Alexandre O. Philippe(Qui la nostra news).

Grande attesa anche per la prima serie firmata da Marco Bellocchio Portobello. In anteprima, i primi due episodi della serie tv dedicata a Enzo Tortora – interpretato da Fabrizio Gifuni, disponibile su HBO Max dal 2026.

Ma le sorprese non finiscono qui, perché fra i grandi nomi internazionali che sfileranno oggi sul red carpet veneziano, spicca quello di Dwayne The Rock Johnson.

Una roccia a Venezia 82

Ebbene sì, l’attore più pagato di Hollywood è pronto ad attraccare per la prima volta alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il film in concorso, che lo vede come protagonista, è The smashing machine di Benny Safdie. Ad incuriosire nel cast è il ritorno del binomio Emily Blunt e The Rock, reduci dal film d’avventura Disney Jungle Cruisenei panni di una coppia realmente vissuta.

È la storia del lottatore Mark Kerr, leggenda delle arti marziali miste e dell’Ultimate Fighting Championship, quella che ci viene raccontata. E, come era intuibile, ad interpretare il grande campione è l’ex wrestler The Rock.

Un ruolo disegnato sulla pelle dell’attore che, dopo aver mostrato il suo lato dolce con il doppiaggio di Maui in Oceania, non ottiene ruoli che non prevedano scene di combattimenti corpo a corpo.

Il commento del regista Safdie

Sulla cartella del film, sul sito della Biennale di Venezia, il regista Benny Safdie ha così commentato il biopic The Smashing Machine:

“onomatopea perfetta per qualcosa di visivo, che evoca bene immagini di dominio e distruzione. Mark Kerr era davvero la Macchina Distruttrice. La sua forza si manifestava anche fuori dal ring, perché aveva una capacità unica di esprimere le emozioni. Una persona bella e complessa che, come chiunque altro, affronta gli alti e bassi della vita. Spesso diamo per scontato che la statura fisica o le capacità atletiche equivalgano a forza emotiva.”

Ha poi proseguito dicendo: Dwayne, Emily ed io continuavamo a chiederci: “Cosa vuol dire veramente essere Mark Kerr? Cosa vuol dire veramente essere Dawn Staples?”. Volevamo identificarci con questi personaggi al punto di sentirli nostri. Ho iniziato a chiamare quest’approccio una sorta di empatia radicale. 

Il film sarà presentato questa sera al grande pubblico, mentre gli accreditati già da questa mattina hanno assistito alla prima proiezione. In attesa dei primi commenti e dell’uscita in sala, rimanete sintonizzati su l’Almanacco Cinema, per una visione da vicino sulla Mostra del Cinema di Venezia e molto altro.

Sara Norelli

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