Venezia, Leone d’oro all’empatia silenziosa di Jarmusch, Leone d’Argento alla voce struggente di Hind Rajab, custode di storie che non possiamo ignorare.
A Venezia si impongono due film come due volti dello stesso sguardo.
Father Mother Sister Brother, meditazione gentile sul tempo che disgrega i legami familiari, vince il Leone d’Oro.
The Voice of Hind Rajab, vibrante testamento della voce di una bambina in guerra, conquista il Leone d’Argento.
Entrambi incarnano la missione del cinema come empatia estrema, come cura del mondo con lentezza e con accoglienza.
A Jim Jarmusch è andato il Leone d’Oro per il miglior film alla 82ª Mostra di Venezia.
Il film è diviso in tre segmenti ambientati tra New Jersey, Dublino e Parigi.
Esplora la distanza emotiva tra generazioni con un cast corale che include Tom Waits, Adam Driver, Mayim Bialik, Cate Blanchett, Vicky Krieps, Charlotte Rampling, Indya Moore e Luka Sabbat.
Atmosfera sospesa, saggi gesti minimi e una risata sottovoce: è un cinema che difende l’arte dell’empatia silente.
Distribuito in Italia da Lucky Red, sarà presto nelle sale italiane: al momento, la data precisa non è stata annunciata.
Data indicativa sembra essere il 18 dicembre 2025 per l’Italia.
Il film si è aggiudicato il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia.
Racconta dell’ultima chiamata di una bambina palestinese di cinque anni, Hind Rajab, intrappolata in auto durante un attacco a Gaza.
È stato usato l’audio reale come nucleo narrativo.
La voce fragile, reale, irreversibile è infatti l’anima del film.
Dopo la proiezione al Festival, la pellicola ha ricevuto una standing ovation senza precedenti: ben 23–24 minuti di applausi, record per un festival cinematografico.
Oltre al Leone d’Argento, ha incassato numerosi premi collaterali: Premio Arca CinemaGiovani, UNESCO “Enrico Fulchignoni”, Croce Rossa Italiana, Edipo Re (Università Padova/Ca’ Foscari), Leoncino d’Oro (Agiscuola/UNICEF) e Sorriso Diverso Venezia Award – miglior film straniero.
La regista ha scelto una zona di confine tra documentario e fiction, restando ancorato alla verità. Mentre cela la morte dietro l’ascolto, “fuori campo”: è la sua lezione più dolorosa.
Sarà distribuito in Italia da I Wonder Pictures, ma la data di uscita è ancora sconosciuta.
Due esistenze ritagliate dalla stessa Mostra.
L’una è un basso sussurro che ripara i cieli familiari, l’altra è un canto spezzato che attraversa confini dimenticati.
Jarmusch ci ricorda che l’arte affronta il mondo con gentilezza.
Ben Hania ci avverte che la voce, anche la più fragile, ha il diritto di risuonare.
Venezia 2025 non dimenticherà né i silenzi né le grida.
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