L’attesissima serie Pixar Win or Lose si prepara al debutto. Ma Disney si intromette e censura, e non è la prima volta per lo studio.
Disney prende una drastica decisione, cancellando un’intero episodio della serie animata Win or Lose. L’episodio avrebbe seguito il punto di vista di una delle nostre protagoniste, una ragazza trans di nome Kai. Rimuovendo anche ogni aspetto LGBTQ dal personaggio, che rimane nella serie, ma presumibilmente in un ruolo ora marginale.
L’attesa serie Pixar Win or Lose segue una giovane squadra di softball ed il loro allenatore. Ogni episodio segue un protagonista diverso, raccontando la settimana che le porterà al loro grande campionato.
Non è la prima volta che Disney compie una mossa del genere in una serie animate. Dopo essersi fatta, per un periodo almeno, buon nome nella comunità LGBTQ grazie all’acclamata The Owl House, lo studio decide di cancellare i 21 episodi della terza e ultima stagione. Una serie così aperta su tematiche di orientamento sessuale viene definita troppo lontana dal brand. Visto il successo The Owl House ottiene comunque una terza stagione, ma composta stavolta solo da tre episodi evento di 45 minuti.
E quest’anno di nuovo. La serie animata Disney/Marvel, Moon Girl & Devil Dinosaur, è sin dall’inizio molto dedita a temi sociali e popolari. Ma quando decide di dedicare un’episodio ad un personaggio secondario, svelandola come ragazza trans, Disney interviene. Un’episodio integralmente realizzato viene cancellato, poco dopo la recente vittoria di Donald Trump tra le altre cose.
Persino Inside Out 2 non è estraneo a queste situazioni. Disney si è infatti più volte raccomandata più volte con Pixar di evitare che la protagonista Riley possa sembrare gay.
Ma alcuni artisti dietro questi successi animati non ci stanno e si ribellano. Dana Terrance, creatrice di The Owl House si esprime apertamente contro la decisione Disney, che costringe lei e il suo team a dare una frettolosa conclusione alla serie. Ma il team di Moon Girl fa ben peggio, caricando segretamente online l’intero episodio cancellato. Un ottimo episodio che potrete trovare online senza troppa difficoltà.
Anche il fandom e la gilda dell’animazione si sono più volte espressi su tali situazioni. Il pubblico cerca con costanza di farsi sentire tramite social e supportando gli artisti. La gilda, specie nell’ultimo periodo, cerca di evitare censure o cancellazioni improvvise e prive di significato. E gli artisti cercano intanto di alimentare tali conversazioni, raccontando cosa succede veramente dietro le quinte.
Disney sembra in completo disinteresse dalle risposte, percorrendo una strada retrograda e potenzialmente pericolosa. Si parla qui di una produzione importantissima, Win or Lose è la prima serie originale e narrativa targata Pixar. Andando a dimostrare che neanche l’acclamato studio è protetto dalle decisioni della casa di Topolino.
Un portavoce Disney porta spiegazioni sulla decisione. “Quando si tratta di prodotti animati destinati ad un pubblico giovane, riconosciamo che molti genitori preferirebbero discutere tali tematiche con i propri figli secondo i propri termini e tempi.”
Un discorso terrificante e che disumanizza giovani persone trans. Bambini che potevano sentirsi rappresentati e inclusi, passano dall’essere esseri umani a “tematiche”. “Termini e tempi” per venire a conoscenza dell’esistenza di delle persone che non vogliono altro che esistere. Win or Lose avrebbe potuto aiutare bambini ad essere più comprensivi e vicini ai loro compagni in situazioni più difficili. Diventa ora un discorso che va direttamente contro giovani spesso in situazioni non poco delicate.
Pessimo è anche il discorso che Disney fa su un mezzo artistico importante come l’animazione. Non è più destinata a tutti, ma ad un pubblico giovane. Potrebbe essere l’affermazione di un vero e proprio devasto artistico dello studio, nato dall’animazione.
Tale decisione è stata presa all’incirca un’anno fa, il che giustificherebbe i moltissimi ritardi alla serie. Un’ennesima conferma di un alone di paura che tanto annebbia gli studios negli ultimi anni, che iniziano ad approcciarsi ad una narrativa più conservatrice.
Come al solito gli animatori si fanno sentire. Proprio mentre scrivo questo articolo scopro che un’intera sequenza dell’episodio cancellato è stata rilasciata online. Non è completamente realizzata, ma è una sequenza di storyboard con dialoghi scritti al disotto. Questa da non pochi indizi sulle direzioni che avrebbe intrapreso l’episodio.
Nella scena seguiamo Kai, indecisa se entrare nel bagno dei maschi o delle femmine. L’amica Rochelle la aiuta, accompagnandola nel bagno femminile. Una volta sola aiuta una bambina piccola con il braccio ingessato a lavarsi le mani, ma quando prova a parlarle la sua voce cambia prendendo un tono più comunemente maschile.
Ciò spaventa Kai, che specchiandosi vede il suo corpo mutare e deformarsi, mutando in aspetti esageratamente maschili. Si allontana dallo specchio, raccomanda alla bambina di lavarsi bene le mani e fugge in un’attacco di panico. Si nasconde e si tranquillizza rispondendo ad una chiamata telefonica dal padre.
Il padre si complimenta con lei per il suo talento nel softball. Ma quando questo le dice che verrà alla finale Kai torna ad aver paura, ricominciando a mutare. Il padre le dà del lui, rendendo evidente che Kai mantiene la sua transizione segreta in un contesto familiare. Kai cade letteralmente a pezzi, salutando e attaccando il telefono.
Il coach si avvicina a lei, gli offre il supporto suo e dell’intera squadra. Kai ringrazia e i due fanno un saluto, immagino speciale del team, che fa tornare il sorriso a Kai.
Qui sotto potete vedere il trailer di Win or Lose, in uscita il 19 febbraio su Disney+. Sperando che la serie possa rappresentare una vittoria per Pixar, questa storia rappresenta una grande perdita per lo studio, per l’arte e per un’intera comunità. E, nonostante ne siano ignari, anche per coloro che la odiano.
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