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Jingle Bell Heist, una rapina natalizia
Jingle Bell Heist è una rom-com natalizia leggera, che prova – almeno in parte – a prendere le distanze dai canoni più classici del genere.
Come ogni anno, Netflix arricchisce il proprio catalogo con nuovi titoli pensati per accompagnare il pubblico durante il periodo natalizio. Questo film rientra a pieno titolo in quella schiera di produzioni che cercano di evocare il clima festivo, riuscendoci solo parzialmente.
Sotto le luci di Natale, una storia diversa
La vicenda si svolge in una Londra vestita a festa, tra luci scintillanti, vetrine addobbate e folle in coda davanti ai negozi. È proprio in uno di questi che incontriamo Sophia (Olivia Holt), una giovane donna che lavora nei magazzini Sterling durante il giorno e in un tipico pub la sera. Per far fronte alle ingenti spese mediche della madre gravemente malata, Sophia si dedica anche a piccoli furti.
Durante uno di questi viene sorpresa da Nick (Connor Swindells), un piccolo criminale che a sua volta cerca di mettere insieme abbastanza denaro per affittare una casa dignitosa dove accogliere la figlia durante le visite, dopo il divorzio. Dalle rispettive necessità nasce l’idea di una rapina che potrebbe risolvere parte dei loro problemi economici.
Una rom-com che ribalta alcune aspettative
Il film si discosta in parte dagli stereotipi del genere. Al centro non troviamo una storia d’amore tradizionale, bensì un avvicinamento graduale tra due persone unite più dalle circostanze che dal romanticismo. Il fulcro della narrazione è infatti la rapina: la pianificazione, gli ostacoli e gli imprevisti che si susseguono lungo il percorso.
Anche i protagonisti si allontanano dalle tipiche maschere della rom-com: Sophia e Nick sono persone comuni, alle prese con problemi reali come la precarietà lavorativa, la malattia e le difficoltà familiari.

Tra critica sociale e consumismo natalizio
Come già detto, Jingle Bell Heist non parla solo di sentimenti. Il film affronta diversi temi sociali, come il peso economico delle cure mediche, le difficoltà di un genitore single con un lavoro mal retribuito e le conseguenze di un divorzio. Non manca una critica al consumismo sfrenato tipico del periodo natalizio, tra la corsa al regalo più ambito e l’acquisto compulsivo. Viene inoltre evidenziata la disparità sociale tra chi fatica a vivere dignitosamente nonostante lavori duramente e chi, invece, sfrutta queste fragilità per accumulare ulteriori profitti.
Una coppia poco equilibrata
Le interpretazioni dei due protagonisti risultano piuttosto altalenanti. Olivia Holt è la presenza più convincente del duo, capace di dare maggiore solidità e coerenza al personaggio. Connor Swindells, invece, fatica a rendere credibile Nick, soprattutto nei momenti legati al rapporto con la figlia.
Anche la sceneggiatura presenta alti e bassi: il ritmo è lineare, ma mancano quelle situazioni comiche incisive che dovrebbero caratterizzare il genere. I dialoghi risultano talvolta banali e superficiali, sebbene alcuni colpi di scena riescano a dare una spinta alla narrazione, evitando che il film scivoli completamente nel prevedibile.
Dov’è la magia del Natale?
Il difetto forse più evidente è la scarsa presenza della magia natalizia. Al di là dell’ambientazione temporale e del riferimento all’iconica Jingle Bells nel titolo, il film fatica a trasmettere quell’atmosfera calda e suggestiva tipica dei classici natalizi. Senza questi elementi, difficilmente ci si accorgerebbe che la storia è ambientata proprio a Natale.
Conclusioni
Nel complesso, Jingle Bell Heist è un film che si lascia guardare senza troppe pretese. Non è il classico titolo imperdibile da inserire nella maratona natalizia, ma rimane un prodotto discreto, adatto a riempire una serata senza particolari aspettative.
🎬 Valutazione
Regia
★★★★★
Interpretazioni
★★★★★
Storia
★★★★★
Emozioni
★★★★★
🏆 Voto Totale
2.3
★★★★★