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Nina dei lupi - Almanacco Cinema

Nina dei lupi, la recensione. È meglio di quanto sembra

La recensione No spoiler di Nina dei lupi, il film dell’apertura dell’80ª Mostra del cinema di Venezia e che è valso il Nuovo IMAIE Talent Award a Sara Ciocca.

 

 

 

Nina dei lupi (2023) di Antonio Pisu è un film che, nonostante i suoi problemi, merita comunque una visione; anche solo perché stiamo parlando di un film post-apocalittico italiano. Il film è liberamente tratto dal romanzo di Alessandro Bertante.

 

La trama di Nina dei lupi

Un piccolo buco di sceneggiatura fa sì che il mondo sia praticamente finito. In un paesino sulle montagne, però, una piccola comunità è riuscita a sopravvivere. La loro pace, però, sarà messa alla prova dall’arrivo di uno sconosciuto sporco e affamato, proveniente chissà come dal mondo esterno. Nel frattempo una ragazzina fa delle cose.

 

Il cast

Gli attori sanno tutti il fatto proprio. Cito: Sergio Rubini, Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci, Davide Silvestri, Tiziana Foschi, Caterina Gabanella e Fabio Ferrari.

E poi si arriva a Sara Ciocca. Ecco, Sara Ciocca è l’anti-immersione. Perché è troppo brava.

Recita oltremisura bene, anche meglio di molte sue colleghe adulte, e per questo nel film la ragazzina che dovrebbe interpretare è fin troppo impostata e finta per essere credibile. Inoltre, è estremamente netto il passaggio dalle espressioni di puro dramma a quelle più leggere.

Nina dei lupi - Almanacco Cinema

 

La regia

La regia è buona e ci sono diversi momenti interessanti, come quella di un (NO SPOILER) certo assalto. Solo che si nota un po’ di differenza nelle sequenze in cui viene ripreso il bosco da quelle in cui in quel bosco ci succede qualcosa. Quasi che alcune di quelle riprese siano state passate da Geo & geo.

 

Recap e valutazione finale di Nina dei lupi

Il progetto è molto coraggioso e, con una serie di espedienti visivi e di scrittura, funziona anche. E’ un film che maschera la scarsità di budget con una buona dose di furbizia.

Furbizia che manca all’inizio, però, in cui la povertà del film si nota fin troppo: le comparse, sempre risicate, assistono ad una tempesta (bella) tempesta solare come se nel cielo fosse apparso un bel ragazzo a torso nudo.

Il secondo problema è lo stesso di Hai mai avuto paura? e lo illustrerò con un’equazione matematica:

 

IL MONDO POSTAPOCALITTICO NON C’E’ (e vorrei ben vedere)

+

I LUPI SI VEDONO POCO E NON PRIMA DEL MINUTO 55:32 (oserei dire in alcuni casi anche male visto un primo piano su un lupo con sfondo sfocatissimo inguardabile)

+

LA VIOLENZA, DA BUONA TRADIZIONE ITALIANA, NON VIENE MAI MOSTRATA

+

CHI SIA O COSA SAPPIA FARE NINA FA PARTE DELLE RIVELAZIONI DEL FILM, QUINDI PER 3/4 NON HAI IL MINIMO APPIGLIO SUL PERSONAGGIO

=

Ma io perché dovrei guardare questo film?

 

Recensione a due stelle su Almanacco Cinema

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