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Nobody Wants This: il ritorno alle TV Rom-Coms
Cosa succede se un giovane rabbino incontra un’agnostica podcaster? Parliamo, senza fare spoilers, di Nobody Wants This, la nuova serie TV di Netflix.
Non il classico comedy tv show
La storia di due personaggi così diversi eppure fatti per stare insieme, la classica love story tormentata con i due amanti ostacolati dalle famiglie, la già vista e rivista coppia “meant to be together”… citando Miranda Priestly “Avanguardia pura!” (cit. Il diavolo veste Prada).
Eppure, non è come sembra, Nobody Wants This non è una storia banale, al contrario, è qualcosa che non si vedeva da tempo.
Scritta e prodotta da Erin Foster, attrice e podcaster americana, Nobody Wants This è il comfort show perfetto per questo autunno. Una commedia romantica leggera, con protagonisti Kristen Bell e Adam Brody.
Lei una podcaster schietta e fisiologicamente predisposta all’incasinare le cose, che sfrutta le sue relazioni sbagliate come canovaccio del suo show; lui un sensibile rabbino progressista, che aspira a diventare capo della sua comunità di Los Angeles e con una famiglia un po’ troppo invadente.
“Nobody Wants This”, but they definitely do.
Lei agnostica e lui credente, lei travolgente e lui pacato, sono agli antipodi. Nessuno intorno a loro crede in questa relazione ma i due sembrano decisamente determinati a farla funzionare.
Noah e Joanne sono perfetti l’uno per l’altra, tranne che per una semplice tanto complicata questione: la religione.
Un rabbino non può frequentare qualcuna che non sia ebrea, questo li pone davanti a una grande interrogativo senza soluzione. Per quanto i due vogliono che funzioni, allo stesso tempo sono determinati a non rinunciare a ciò che davvero è importante per loro.
Ed è proprio questo il bello di Nobody Wants This, non è scontata nei temi. Ci propone una commedia romantica con finalmente un “problema di coppia serio” che ci mette davanti al bivio di una relazione agli inizi ma composta da due adulti, abbastanza maturi da capire a cosa non vogliono rinunciare nella loro vita, nemmeno per amore, nonostante il sentimento sia davvero forte.
Per unirsi come coppia, infatti, Joanne dovrebbe convertirsi al giudaismo e rinunciare al suo podcast (che ha come tema il sesso e le relazioni raccontate da una prospettiva personale); oppure sarebbe Noah a dover rinunciare al suo grande sogno di diventare il Rabbino Capo della comunità di Los Angeles.
Forse c’è da chiedersi: ma sono davvero fatti per stare assieme? Fino a dove saranno disposti a spingersi per amore? E a cosa saranno disposti a rinunciare?
Scopriamolo in questa rom-com classica nei toni ma originale e attuale nei temi. Dieci episodi per conoscere Noah e Joanne, vederli innamorarsi l’uno dell’altra e affrontare un problema non da poco.
Un cast a prova di Millennial e GenZ
In Nobody Wants This c’è un ritorno alla televisione degli anni 2000, non solo nello stile ma anche e soprattutto nel cast. Adam Brody e Kristen Bell, ovvero gli indimenticabili Seth Cohen di The O.C. e l’ex Veronica Mars, ma anche voce narrante di Gossip Girl; due degli attori più riconoscibili e amati dei primi anni Duemila.
C’è tanto citazionismo, anche nei dialoghi, che sembra ricalcare i più grandi successi televisivi, personaggi ed eventi indimenticabili per la generazione dei Millennials.
Ma c’è anche uno sguardo alle dinamiche tipiche dell’oggi, più affini alla Gen Z. Joanne e sua sorella Morgan (Justine Lupe) hanno infatti un loro podcast il cui tema principale sono le relazioni e il sesso. Utilizzano il podcast come escamotage per parlare della difficoltà delle relazioni di oggi, mettendosi a nudo con le proprie disavventure, parlando di sesso ma soprattutto di empowerment e indipendenza femminile.
Nobody Wants This racconta così delle dinamiche molto sincere in cui è facile identificarsi, perché le relazioni, che siano di coppia, d’amicizia o familiari, non sono semplici. Non sempre c’è una soluzione immediata a un problema relazionale e non sempre è facile pensare di poter sacrificare qualcosa per un’altra persona.
Per questo Nobody Wants This meriterebbe ancora più attenzione, è un comedy show molto realistico e “relatable”, molto più maturo di quanto sembri all’apparenza.
Nobody Wants This: difetti e pregi nella scrittura
Nobody Wants This ha però una pecca, un disequilibrio nella scrittura dei personaggi.
Il personaggio di Noah sembra decisamente più approfondito rispetto a quello di Joanne; infatti di lui conosciamo da subito la famiglia, la comunità, la questione religiosa e il suo rapporto con queste. Conosciamo poi bene anche suo fratello Sasha (Timothy Simons) e le sue dinamiche familiari.
Per Joanne, invece ogni tanto ci viene presentato un aspetto della sua vita, qualche personaggio in più, ma in modo quasi superficiale. Eppure ci sarebbe tanto da dire, soprattutto sul suo background familiare: suo padre ha fatto coming out e ora si è risposato e di ciò sua madre sembra non essersene fatta una ragione. Di Morgan, sorella di Joanne e sua co-conduttrice del podcast, sappiamo invece solo che è divorziata.
Menzione d’onore, però, va fatta al racconto della coppia composta da Sasha e Esther (Jackie Tohn), fratello e cognata di Noah, poiché raccontano una dinamica di coppia in profonda armonia, tra gli alti e bassi di una relazione che dura da tempo e che non viene sminuita e denigrata solo perché i protagonisti della serie sono invece nella fase iniziale della relazione, più eccitante e travolgente.
In generale sono comunque evidenti la cura e l’attenzione nella creazione di alcuni personaggi da parte della sceneggiatrice e produttrice Erin Foster che ha sceneggiato l’inizio della sua stessa storia d’amore col marito Simon Tikhman (ebreo, per il quale lei si è convertita).
In conclusione
Battute sagaci e divertenti, una comicità intelligente che attinge volutamente dalla cultura pop. È la classica serie da “Netflix and Chill”: 10 episodi da 25 minuti l’uno, ideale per un binge watching in tre serate. Nobody Wants This vi aspetta su Netflix.
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