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Thelma, la recensione su Almanacco Cinema. Nella foto: June Squibb, attrice protagonista a 94 anni

Le anteprime: Thelma, quando i deboli diventano forti

Tra un mese uscirà in Italia Thelma, commedia on-the-road sul viaggio di una 94enne alla ricerca di chi l’ha truffata. Lo abbiamo visto in anteprima per voi.

Occhio: qui siamo di fronte ad una narrazione alternativa della vecchiaia. In Thelma non troverete vecchiette inoffensive, deboli e succubi degli eventi. No, perché la Thelma interpretata da June Squibbs, qui al suo primo ruolo da attrice protagonista alla tenera età di 94 anni, è una vecchietta di tutt’altra pasta.

Una vedova che cade vittima di una truffa, con il classico espediente dell’incidente e dalla cauzione da pagare alla svelta perché un parente non finisca in carcere. All’inizio della nostra storia Thelma è la classica nonna che non è pratica di computer e che chiede al nipote di insegnarle come si fa, ma subirà un’evoluzione interessante e inaspettata nel corso degli eventi.

Thelma, i limiti della vecchiaia uniti ad un’incoscienza da ragazzina

Di limiti fisici Thelma ne ha qualcuno: ogni giorno deve assumere svariate pillole, deve fare uso di un deambulatore e di un apparecchio acustico senza il quale i suoni provenienti dall’ambiente circostante sono per lei ovattati e incomprensibili.

La regia ci fa, molto efficacemente, sentire ciò che sente lei senza auricolari. Ma scopriamo presto che lei usa i suoi limiti come risorse, “spegnendosi” l’udito ogni volta che non vuole essere disturbata.

Ma la sua vera risorsa è il coraggio, unito a una perseveranza invidiabile. E Thelma avrà a disposizione anche un alleato, improbabile ma preziosissimo, per portare a termine la propria missione.

Thelma, un frame del film

 

L’eroe di Thelma? “Mr Mission Impossible” Tom Cruise

Nel film, ad ispirare Thelma è un personaggio nonché attore ben noto per le imprese spericolate: il Tom Cruise dei film della saga Mission Impossible. Sarà lui a darle il coraggio per affrontare di petto ciò che le è capitato.

Sarà un semplice articolo di giornale sul celebre attore a dare ufficialmente il là all’avventura narrata nel film.

Thelma, una mission possible

Una narrazione cinematografica alternativa della vecchiaia

L’adorabile Thelma è parente stretta di alcuni personaggi che l’hanno preceduta nella storia del cinema. Alludiamo in primo luogo all’impavida Ninny Threadgoode di Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991), interpretata dall’ottuagenaria Jessica Tandy, che dietro la facciata di un’ottuagenaria rinchiusa in una casa di riposo nasconde tutto un mondo di storie e di imprese.

Allo stesso modo, non possiamo non pensare alla spregiudicata Maggie Smith di La famiglia omicidi e The Lady in the Van. Sono tutte donne anziane che altri vorrebbero relegare allo sferruzzamento e che invece non ci stanno. Anziani e viaggiatori: sono Helen Mirren e Donald Sutherland in Ella & John – The Leisure Seeker (2017): una coppia che non si arrende alla malattia e all’età biologica e parte per un avventuroso viaggio in camper.

Una fotografia attenta ai dettagli. E una sceneggiatura ispirata

Fin dalle prime inquadrature la fotografia ci racconta nel dettaglio e in breve chi è Thelma: è una donna meticolosa, che cura l’ambiente in cui vive, vedova ma mai lasciata da sola, in splendidi rapporti con il giovane nipote.

La cinepresa ci porta a viverla da molto vicino, quasi a metterci nei suoi stessi panni, amplificando l’effetto empatia e simpatia che noi spettatori proviamo per questa adorabile vecchietta.

Nel frattempo, la sceneggiatura ci rivela, soprattutto in alcuni concitati scambi di battute, che Thelma è una donna molto in gamba e molto consapevole della realtà che la circonda, oltre ad essere dotata di una buona dose di ribelliione: qualità che possiamo considerare, a ragion veduta, il suo “superpotere”.

Thelma, un frame del film

Thelma, il cast

Assoluta regina del cast è ovviamente June Squibbs, della quale vi abbiamo già parlato in passato su Almanacco Cinema. Squibbs esordì come attrice secondaria in Alice (1990) di Woody Allen, e in questo film interpreta per la prima volta una parte da protagonista. Il 2024 è un anno stellare per l’attrice, che ha prestato voce e fattezze a Nostalgia nel fortunatissimo film d’animazione Pixar Inside Out 2.
ll suo candore unito alla sua irriverenza in questa parte la rendono l’interprete perfetta del personaggio di Thelma.

Ad interpretare il ruolo di Gail, ansiosa figlia della protagonista, è Parker Posey, nota per le sue partecipazioni a film indipendenti anni Novanta come La vita è un sogno (Dazed and Confused) di Richard Linklater (1993), Doom Generation di Gregg Araki (1995) e Basquiat di Julian Schnabel (1996). Approda anche al cinema commerciale con C’è posta per te di Nora Ephron (1998) e, in seguito, con Scream (2000). Dopo aver girato un paio di film con Woody Allen (Irrational Man e Café Society), l’abbiamo vista anche in Beau ha paura di Ari Aster (2023).

Nei panni dell’amato nipote di Thelma, Danny, troviamo l’attore venticinquenne Fred Hechinger, che presto vedremo al cinema nei panni dell’imperatore Caligola in Il Gladiatore II.

Dulcis in fundo, nel film fa la sua comparsa anche Mr. “Arancia meccanicaMalcolm McDowell, per il quale i tempi dei Drughi assetati di ultra-violenza sono ormai un lontano ricordo. Ma che non ha mai perso quel suo sguardo inquietante e ceruleo.

In conclusione

Thelma è una commedia che riflette anche sulla vecchiaia, i legami familiari e le problematiche sociali. Avvalendosi di una protagonista molto espressiva e frizzante, perfettamente nella parte, il film racconta la storia atipica di una donna che si ribella all’ingiustizia e riesce ad abbattere ogni barriera per cercare di riscattarsi.

Una sceneggiatura ben congeniata, la fotografia curatissima dai toni pastello e la narrazione di un bellissimo rapporto nonna e nipote valgono bene il prezzo del biglietto.

Recensione a tre stelle su Almanacco Cinema