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Batman

Batman: La maschera del fantasma, il cult d’animazione

In occasione dell’uscita di Batman: Caped Crusader, è il momento di rispolverare una troppo spesso ignorata gemma animata: Batman: La maschera del fantasma.

Con Batman: La serie animata, l’ideatore Bruce Timm celebra e rivoluziona il Cavaliere Oscuro. Timm ha accompagnato Batman nell’animazione, nei videogiochi e nei fumetti. Ma grazie al successo della serie del ’92 ha avuto l’occasione di lanciare il personaggio al cinema in forma animata. Warner Bros. affida all’autore un budget di 6 milioni di dollari con cui realizzare un adattamento cinematografico della sua serie. Esce quindi a Natale 1993 nei cinema americani Batman: La maschera del fantasma.

Un nuovo nemico conosciuto come “Il fantasma” inizia ad uccidere mafiosi a Gotham City incolpando Batman. La polizia si schiera contro l’uomo pipistrello, che si trova coinvolto in un mistero dove sarà contro tutto e tutti. Con il ritorno in città dell’ex amata Andrea Beaumont, Batman va anche faccia a faccia col suo passato, prima che Bruce Wayne diventasse solo una facciata.

La storia

La maschera del fantasma si divide in due piani narrativi: passato e presente. Se nel passato esploriamo le origini di Batman e il primo amore di Bruce Wayne, nel presente assistiamo a un’avventura del cavaliere oscuro pienamente noir. Certo, ci troviamo davanti a un prodotto per famiglie, ma che riesce a catturare anche un pubblico più adulto. Troviamo tra gli sceneggiatori il grande Paul Dini. Anche lui tra gli esperti massimi di Batman e tra gli autori che hanno rivoluzionato il personaggio. Dini e l’ottimo team di sceneggiatori, portano tutto il loro talento per creare una storia che rappresenti pienamente Batman.

Non c’è un mistero particolarmente profondo e articolato, ma nella sua semplicità funziona non poco. Il film punta fortemente nell’elemento investigativo e viene lasciato più spazio al Batman detective che al Batman supereroe. Lo vediamo camminare tra le ombre di Gotham e, alle prese con la sua eterna crociata, esplora la malavita che caratterizza il suo mondo. Il Fantasma è una minaccia che funziona ed esprime potenza e pericolo. Sebbene alcuni elementi del nostro antagonista non risultano ben chiariti, con meravigliose sequenze e dialoghi merita un posto tra gli iconici antagonisti di Batman.

Sarebbe forse stata gradita una durata leggermente maggiore. Non direttamente per una necessità dell’opera, ma per un desiderio dello spettatore. Il pubblico si trova davanti a un film che sembra veramente volare via mentre lo si vede, forse un pò troppo velocemente. In un’ora e quindici minuti Batman: La maschera del fantasma riesce a contenere una grande storia senza mai risultare frettoloso. C’è spazio per emozioni, spettacolo e divertimento, ma l’immersione viene spezzata fin troppo presto. È però rifrescante vedere un film di supereroi che dà così tanto in così poco. E finire il film desiderando ancora di più è comunque un risultato comunque da non poco.

Batman

Non si può mai stare tranquilli con tutti gli svitati che ci sono in giro!

Il doppiaggio italiano rimane di buon livello, ma questa è un’opera che necessita di essere vissuta nella sua madrelingua. Kevin Conroy e Mark Hamill rimarranno per sempre il Batman e il Joker definitivi. Realizzano il film a solo un anno di distanza dal primo approccio ai personaggi, ma è già come se lo facessero da una vita intera. I due portano performance potenti, impossibili da non amare e la loro voce resterà per sempre ancorata ai due. Dopo oltre trent’anni nessuno è riuscito ad arrivare ad un tale livello con i personaggi, probabilmente nessuno ci riuscirà. Il che è un lascito da non poco per il grande, ormai defunto, Kevin Conroy.

Troviamo un Bruce Wayne inedito e innamorato. Nel passato esploriamo cosa significhi per lui l’amore e com’è diventato Batman. Nel presente invece troviamo un Batman ormai più un mito che uomo, viviamo la sua crociata e cosa lo spinge a combatterla. Bruce Timm sa cosa rende grande Batman, e nel film troviamo ogni elemento della sue epica. Il folle Joker rimane un antagonista inquietante e imprevedibile che, nonostante il piccolo ruolo, ruba ogni scena. Col suo ingresso il film si trasforma, il personaggio porta con sé un’atmosfera totalmente diversa.

Nel cast secondario manca spazio per personaggi come il Commissario Gordon o per Renée Montoya, ma non è per questo povero. A capitanare i personaggi di supporto è Andrea Beaumont. Interesse amoroso che funziona e porta una presenza che ricorda le migliori tra le Bond girl, ma mentre avanza il film si rivela un personaggio profondo e che si desidera esplorare. Tornano personaggi come il buon Alfred o il Detective Bullock, non molti, neanche tra quelli nuovi, hanno però un ruolo chiave nel film. Ma la sceneggiatura riesce a dedicare a quanti più personaggi possibili meravigliose scene.

Il Batman animato

Viene mantenuto lo stile visivo della serie televisiva. Stile ormai iconico ma che non dà una grande sensazione di cinema. Ma grazie a un monumentale sforzo artistico, Batman: La maschera del fantasma è lontano dal sembrare un prodotto televisivo. Gli animatori alzano ancora di più la posta un gioco rispetto allo spettacolo visivo quale era la serie animata. Si gioca con la luce, con dettagliati e immersivi fondali e delle animazioni fluidissime. Ci sono splendidi disegni che sembrano venir direttamente fuori dalle migliori opere fumettistiche dedicate a Batman.

Scene d’azione quanto più spettacolari possibile danno carattere al film. Dal meraviglioso finale all’incredibile sparatoria, si gioca con la prospettiva e con la camera come non era possibile prima e si gioca anche con un bellissimo comparto sonoro. Immagini cupe ma piene di colore fanno vivere la gotica Gotham, in una rappresentazione cinematografica della città seconda solo a Burton.

La colonna sonora della meravigliosa Shirley Walker è ancora più emozionante del suo grande lavoro compiuto nella serie animata. Indimenticabili i titoli d’apertura realizzati in una sperimentale, e forse rivoluzionaria, computer grafica accompagnati da uno straordinario riarrangiamento del tema di Batman realizzato dall’artista. La regia di Bruce Timm e Eric Radomski non è nulla di rivoluzionario, ma la messa in scena ha non pochi spunti interessanti ed ogni frame trasuda di passione.

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In conclusione

Bruce Timm, Paul Dini, Shirly Walker, Kevin Conroy e Mark Hamill. Alcuni tra i massimi esponenti di Batman si riuniscono e creano un cult fin troppo nascosto alla gente. Batman: La maschera del fantasma non è un capolavoro, ma è un’ulteriore testimonianza alla grandezza del personaggio.

Un enorme episodio della meravigliosa serie animata, che riesce ad essere un vero e proprio evento cinematografico. Con meravigliose ed iconiche sequenze ed alcune delle migliori rappresentazioni cinematografiche dei personaggi e del mondo, è impossibile non rimanerne incantati. Si distacca dal prodotto originale, senza snaturarsi, e crea un’avventura a se stante e originale. Lascia i fan estasiati ed il pubblico pienamente soddisfatto.

Al netto di alcuni minori difetti, Batman: La maschera del fantasma è un film che emoziona, diverte e stupisce. In un mondo dove Batman è rappresentato al cinema da grandi autori come Burton, Nolan e Reeves è piacere avere una versione del personaggio che si differenzia per fedeltà e stile. Tristemente in questi 31 anni abbiamo avuto solo un altro adattamento cinematografico animato con il geniale Lego Batman. Ma questo è un film che, come per la sua serie non verrà facilmente dimenticato. 

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema