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Collateral Beauty

Collateral Beauty, un viaggio tra dolore e speranza

Intrigante dramma nella top 10 di Netflix, Collateral Beauty ci immerge in una storia toccante di perdita e riscoperta del senso della vita.

Collateral Beauty, la trama

Collateral Beauty, diretto da David Frankel, racconta la storia di Howard Inlet, un dirigente pubblicitario di successo interpretato da Will Smith, che si trova a dover affrontare la devastante perdita della figlia.

Questa tragedia lo porta a distaccarsi dal mondo, scrivendo lettere alla Morte, al Tempo e all’Amore come mezzo di elaborazione del suo dolore.

Le sue lettere ricevono risposte sorprendenti quando la Morte, il Tempo e l’Amore assumono forma umana e lo incontrano, offrendo prospettive inaspettate e profondamente commoventi che lo aiutano a navigare il suo dolore e a cercare una via di guarigione.

La produzione

Visivamente Collateral Beauty è un film ben realizzato. Le riprese di New York, curate dal direttore della fotografia Maryse Alberti, offrono uno sfondo suggestivo e simbolico alla storia. Alberti utilizza i colori freddi e le atmosfere invernali per accentuare il tono malinconico della narrazione.

La colonna sonora, composta da Theodore Shapiro, aggiunge ulteriore profondità emotiva. Shapiro crea un accompagnamento musicale che riflette perfettamente le sfumature emotive del film, rafforzando le scene più intense senza mai sopraffarle.

La regia di David Frankel è efficace nel mantenere il ritmo del film. Frankel riesce a bilanciare il dramma con momenti di riflessione e speranza, sebbene alcuni passaggi narrativi possano sembrare un po’ forzati.

Collateral Beauty

Il cast è l’arma in più di Collateral Beauty

Il cast stellare di Collateral Beauty è uno dei punti di forza del film.

Will Smith offre una performance toccante e intensa nei panni di Howard Inlet, riuscendo a trasmettere la profondità del suo dolore e la sua lenta rinascita. Smith, con la sua interpretazione, riesce a incarnare la devastazione emotiva di un padre che ha perso la figlia, portando lo spettatore a empatizzare profondamente con il suo personaggio.

Accanto a lui, troviamo Edward Norton nei panni di Whit Yardsham, un collega di Howard che lotta con i propri problemi familiari. Norton, con la sua versatilità, riesce a dare vita a un personaggio complesso e tridimensionale.

Kate Winslet interpreta Claire Wilson, una donna forte e determinata che cerca di mantenere insieme l’azienda mentre affronta il suo desiderio di maternità. Winslet, con la sua consueta grazia, porta sullo schermo un’interpretazione convincente e toccante.

Michael Peña, nel ruolo di Simon Scott, aggiunge un tocco di umanità e umorismo al film. Simon è un uomo che nasconde la sua malattia terminale ai colleghi, e Peña riesce a bilanciare il pathos del suo personaggio con una leggerezza che evita il melodramma.

Helen Mirren, Keira Knightley e Jacob Latimore, nei panni rispettivamente della Morte, dell’Amore e del Tempo, aggiungono un tocco di magia e surrealismo alla trama.

Mirren, con la sua presenza magnetica, dona alla Morte una dimensione di saggezza e compassione. Knightley, con la sua sensibilità, interpreta l’Amore come una forza potente e curativa. Latimore, giovane e vibrante, incarna il Tempo con un’energia che rappresenta sia la pazienza che l’urgenza del vivere.

Collateral Beauty

Il cuore di Collateral Beauty

Il cuore pulsante di Collateral Beauty risiede nel suo messaggio. Il film esplora temi universali come il dolore, la perdita e la resilienza, invitando lo spettatore a riflettere sulla “bellezza collaterale” che può emergere dalle tragedie personali.

La “bellezza collaterale” si riferisce a quei momenti di connessione e comprensione che possono sorgere anche nei periodi più bui, illuminando le strade della nostra vita con nuove prospettive.

Attraverso i dialoghi tra Howard e le personificazioni della Morte, del Tempo e dell’Amore, il film propone una visione della vita in cui ogni esperienza, anche la più dolorosa, può contribuire alla crescita personale e alla comprensione più profonda del mondo che ci circonda.

Questo concetto, sebbene espresso in modo a tratti didascalico, ha il potenziale di risuonare profondamente con chiunque abbia affrontato una perdita. Il film ci ricorda che il dolore può essere un catalizzatore per il cambiamento e la riscoperta di ciò che è veramente importante.

Collateral Beauty

L’incertezza della bellezza collaterale

Collateral Beauty è un film che, nonostante le buone intenzioni e un cast di alto livello, presenta alcune debolezze che ne affievoliscono l’impatto emotivo. La trama, pur partendo da un’idea interessante e toccante, tende a svilupparsi in modo prevedibile, rendendo alcuni colpi di scena meno efficaci.

I personaggi, sebbene interpretati con passione, a volte sembrano un po’ troppo schematici, il che può rendere difficile per gli spettatori sentirsi completamente coinvolti nelle loro storie.

Le vicende dei personaggi secondari non sono approfondite abbastanza, lasciando alcune sottotrame in sospeso e non permettendo di apprezzare pienamente le loro trasformazioni e contributi alla narrazione principale.

Infine, il messaggio filosofico del film, pur essendo potente, risulta a tratti un po’ troppo costruito, lasciando una sensazione di artificialità che ne indebolisce l’effetto complessivo.

Collateral Beauty

In conclusione

Collateral Beauty è un film che, pur non cogliendo pienamente nel segno a causa di alcune imperfezioni, riesce comunque a lanciare un messaggio forte e a stimolare riflessioni significative sulla vita e sulla perdita.

La combinazione di una trama toccante, interpretazioni solide e un messaggio filosofico potente rende questo dramma un’esperienza cinematografica interessante, soprattutto per chi cerca qualcosa di più del semplice intrattenimento.

Nel suo viaggio attraverso il dolore, il film ci invita a trovare la bellezza nascosta nelle ombre, insegnandoci che, anche nelle situazioni più difficili, c’è sempre una scintilla di luce che può guidarci verso una nuova comprensione della vita.

Anche se la realizzazione non è perfetta, Collateral Beauty lascia comunque il pubblico con spunti di riflessione profondi e una rinnovata consapevolezza delle sfide e delle bellezze nascoste nella vita.

Recensione a tre stelle su Almanacco Cinema