Frozen: il regno di ghiaccio, una storia lunga settant’anni

Disney, al D23, annuncia la data d’uscita in sala di Frozen 3. In attesa del 2027, tutte le curiosità sul primo capitolo della saga animata campione d’incassi.

Il fenomeno Frozen è ben noto a tutti. Frozen – Il regno di ghiaccio è il 53esimo classico Disney, uscito nel 2013, ed è stato il film d’animazione con il maggior numero d’incassi. Record battuto solo dal secondo capitolo Frozen II – Il segreto di Arendellema comunque il quinto film con il maggior incasso di tutti i tempi.

La popolarità dei personaggi e, soprattutto delle canzoni, sono stati un vero e proprio fenomeno della cultura popolare. Questo successo, ha dato vita ad un franchise miliardario che include due cortometraggi spin-off: Frozen Fever (2015) e Frozen – Le avventure di Olaf (2017). Qualche giorno fa, Disney ha annunciato l’arrivo nel 2027 di un terzo capitolo (articolo qui sull’Almanacco Cinema), per la gioia dei fan di tutto il mondo.

Frozen, un approfondimento

Frozen prende spunto dalla fiaba La regina delle nevi, del 1844 di Hans Christian Andersen. Nasce tutto nel 1937, quando Walt Disney decide di avviare un progetto, interamente dedicato alla vita dello scrittore. Lo scopo era quello di animare tutte le fiabe, ma ci vorrà moltissimo tempo prima che anche La Sirenetta (1989) o Rapunzel (2010) prendessero vita.

Il primo problema con Frozen, lo ebbero proprio con la creazione del personaggio della regina cattiva: nel 1942 non riuscivano a renderla abbastanza spaventosa. Il progetto fu accantonato per molti anni, fino al 2008 quando ripresero in mano il progetto. Tutto lineare fino al 2011, quando annunciarono di volerlo realizzare completamente in CGI, e non con la tecnica tradizionale.

Questo passaggio al digitale, ha fatto sì che gli animatori si concentrassero sui fiocchi di neve, Infatti, in Frozen ogni fiocco è diverso e non si ripete mai due volte. L’unica scena disegnata a mano, è quando Elsa cammina sul fiordo e ghiaccia l’acqua ad ogni singolo passo. Mentre la carrellata finale nella canzone Let it goè la scena con più frame mai realizzata in CGI.

Fu proprio da questa canzone, scritta per un personaggio cattivo, che cambiò le sorti del personaggio di Elsa. Chris Buck e Jennifer Lee (registi e sceneggiatori) innamorati del brano fin troppo ottimista, decisero di non modificare nulla del testo e lasciarlo nella pellicola. Il cambio di rotta sconvolge le dinamiche: il colpo di scena doveva essere scoprire che Anna ed Elsa fossero sorelle, anziché il principe Hans doppiogiochista.

La trama

Arendelle è un regno nel fiordo della penisola scandinava. Il re e la regina hanno due figlie: Elsa e Anna. Molto legate fra loro, mentre giocano, Elsa colpisce per errore con i suoi poteri Anna alla testa. Per salvare la sorella più piccola corrono dai troll. Granpapà ci spiega i poteri di Elsa: affascinanti ma allo stesso tempo pericolosi. Questa volta era andata bene, se avesse colpito il cuore non ci sarebbe stato modo di salvarla.

Per evitare altri inconvenienti, decidono di cambiare i ricordi della piccolina: ricorderà i giochi e il divertimento, ma non i poteri della sorella più grande. Elsa inizia il suo periodo di reclusione lontana da Anna, lottando contro dei poteri sempre più forti. Ma a stravolgere la storia è la notizia della morte dei genitori in mare. Sono sole ed Elsa deve diventare regina di Arendelle.

L’incoronazione avviene in una calda giornata di luglio. Elsa è terrorizzata dall’idea di mostrarsi in pubblico, mentre  Anna non vede l’ora di festeggiare e stare con gli ospiti. È proprio mentre vaga per il reame che Anna si scontra/incontra con il principe Hans. Durante il banchetto i due ballano insieme, innamorati, chiedono il permesso di sposarsi ad Elsa che rifiuta la benedizione.

Le due sorelle iniziano a litigare fin quando Elsa non rivela a tutti i suoi poteri. Dopo questo colpo di scena decide di fuggire sulla montagna del nord, lasciando il gelo dietro di lei.

Mentre canta Let it go si libera, simbolicamente, di quello che la teneva incastrata in una società non disposta ad accettarla. Levandosi il guanto, il mantello e la corona rinuncia a tutti i doveri e privilegi del suo ruolo. Finalmente è in un luogo lontano da tutti dove può essere sé stessa.

Arendelle è innevata, Anna parte all’avventura per cercare sua sorella e, lascia il comando del reame ad Hans. Durante il tragitto incontra Kristoff con la sua renna Sven, i quali dopo un po’ di perplessità decidono di aiutare Anna ad arrivare alla montagna del nord per fermare l’inverno.

Sempre lungo la via, i tre s’imbattono in un pupazzo di neve chiamato Olaf. Anna si ricorda di averlo fatto da piccola con Elsa, ed ora è un essere senziente. I quattro finalmente arrivano al castello di Elsa, ma le cose non vanno come previsto: Anna non riesce a convincere Elsa a fermare il freddo, scoprono che non sa come farlo e respinge tutti colpendo Anna con i suoi poteri (erroneamente) al cuore.

Kristoff, per salvare Anna, porta tutti quanti nella valle dei troll perché li ha già visti salvarle la vita da piccolo. Granpapà gli comunica che solo un atto di vero amore può sciogliere un cuore di ghiaccio, sicché pensano subito ad un bacio con Hans. Tornano di corsa ad Arendelle, ma quando Anna è sola con Hans, lui si rivela per quello che è.

Bramoso di un trono, lascia Anna al suo destino. Nel mentre, Hans era riuscito a catturare Elsa e portarla nella prigione di Arendelle, dalla quale riesce ad evadere. Anna salvata da Olaf, capisce che forse il suo vero amore è Kristoff e va nel fiordo ghiacciato per ricongiungersi con lui.

Tutti sono nella bufera, Hans dice ad Elsa che Anna è morta. Presa dallo sconforto e indifesa, Hans scaglia la sua spada per ucciderla e diventare re di Arendelle. Interviene così Anna frapponendosi fra la spada ed Elsa, esalando l’ultimo respiro, congelandosi definitivamente ma frantumando la spada.

Salvare la sorella è l’atto di vero amore per sciogliere il cuore di ghiaccio. Anna si scongela, ed Elsa capisce l’importanza dell’amore e ripristina l’estate. Ora che tutto è stato rivelato Arendelle è pronta ad accettare la sua regina e vivere in armonia con i suoi poteri. Un nuovo ordine rega sovrano, Hans viene cacciato e Anna scopre il vero amore con Kristoff.

Conclusioni

Vincitore di due Premi Oscar (miglior film d’animazione e miglior canzone Let it go) nel 2014, un Golden Globes, un BAFTA, due Critics Choice Award; per un totale di 58 premi vinti in tutto il mondo Frozen – Il regno di ghiaccio si conferma un fenomeno di massa a 360 gradi.

Disney, con questa pellicola, ha ridefinito i ruoli delle principesse e dei principi. Due eroine destinate a diventare regine, riuscendo a salvare il reame attraverso le loro prove fisiche. Elsa non ha bisogno di un re al suo fianco, è una donna forte e indipendente. L’amore continua a vivere grazie ad Anna, la quale non s’innamora del principe ma di un uomo comune.

Frozen è il primo classico Disney a non avere un vero e proprio cattivo. Se una volta erano palesi ed affascinanti, ora i nemici agiscono nell’ombra ingannando chi li circonda. Questo ha portato ad un filone per il quale i cattivi nascono per colpa dei pregiudizi e di una società chiusa. Ne è un esempio Encanto (2021), Bruno non è il vero cattivo della storia, è semplicemente un’incompreso e respinto.

Frozen – il regno di ghiaccio è indubbiamente uno dei miei film d’animazione preferiti, nonchè argomento della mia tesi di laurea. Potrei stare a parlare per ore dell’evoluzione del personaggio della regina delle nevi, come Elsa è diventata un’icona di emancipazione e libertà di essere orgogliosi di ciò che si è amandosi, ma…ve lo risparmio per un’altra volta!

In attesa del terzo capitolo nel 2027, consiglio un rewatch per illuderci di un po’ di freschezza in queste calde giornate estive.

 

 

 

Sara Norelli

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