Skip to content Skip to footer
Il Gladiatore 2, recensione su Almanacco Cinema

Il gladiatore 2, la recensione: Ridley Scott torna nell’arena

Ridley Scott, dopo 24 anni, torna nell’Antica Roma e dirige Il gladiatore 2. Insieme a lui, questa volta, ci sono Paul Mescal, Denzel Washington e Pedro Pascal.

Questa notte, in anteprima, nelle sale italiane è uscito l’attesissimo sequel Il gladiatore 2, diretto da Ridley Scott. Noi dell’Almanacco Cinema eravamo in sala, pronti a tornare nell’arena più famosa della storia del cinema.

Girato fra il Marocco e Malta, Ridley Scott, dopo 24 anni, ci riporta all’interno del Colosseo. Ancora una volta lo spettacolo è assicurato. Fra scimmie mannare e battaglie navali, all’interno dell’Arena, sarà riuscito nella colossale impresa di dare un seguito al primo capitolo premio Oscar?

Il gladiatore 2, il cast: fra ritorni e new entry

Il budget di certo non è mancato per questa immensa produzione e, quello che attira in sala il pubblico, è, oltre la curiosità, il cast. Paul MescalPedro Pascal e Denzel Washington sono la triade intorno alla quale si sviluppa la nuova storia de Il gladiatore.

A dare continuità fra i due film, torna nei panni di Lucilla, Connie Nielsen; ed in veste di Senatore Derek Jacobi.

Nel tempo si è constatata l’importanza di tutti i personaggi legati all’universo del Gladiatore Massimo, come fu una scoperta Joaquin Phoenix nel ruolo di Commodo, anche in questo caso gli antagonisti di Lucius attraggono il pubblico.

È il caso dei due giovani imperatori: Gaeta Joseph Quinn e Caracalla Fred HechingerGemelli che, come Romolo e Remo ma più ingenui, si combattono per prevalere l’uno sull’altro. Come dei nobili vampiri, incarnano l’anima di una Roma infetta, attraverso magnetici primi piani.

Alla lista si aggiungono altri nomi di attori caratteristi sia del grande che del piccolo schermo: Matt Lucas, Rory McCann, Lior Raz Alexander Karim.

Le uscite al cinema di novembre 2024: Il gladiatore 2

La storia continua

Dopo 16 anni dalla morte di Massimo e Commodo, l’impero romano prosegue la sua espansione sulle terre conosciute. Le coste dell’Africa del nord sono il nuovo obiettivo. Il generale Marco Acacio guida la sua flotta nella terra di Numidia in nome degli imperatori gemelli Geta e Caracalla.

Il bottino sono anche altri schiavi da portare in premio a Roma, tra questi Lucio, che nella battaglia ha perso la donna che amava.

A piccoli passi ci viene svelata la sua storia e le sue origini: figlio di Lucilla, scopre che suo padre è il gladiatore Massimo. Come lui, divenuto schiavo, si fa strada nelle maggiori Arene romane. Il suo obiettivo è quello di vendicare la sua compagna e riprendersi il trono che gli fu tolto da bambino.

La nuova Roma è un impero vasto ma marchiato dalla violenza. Tutti hanno fame di potere, Macrinus (Denzel Washington) è un personaggio estremamente contemporaneo. Un uomo che ottiene sempre ciò che vuole, facendosi strada nel mondo partendo dal basso come schiavo, agendo nell’ombra attraverso la manipolazione.

Macrinus vede in Lucius un’opportunità per arrivare all’arena più importante di Roma: il Colosseo. Gli promette lo scontro con il generale Marco Acacio.

Giunti a Roma, fra i gladiatori, il mito del generale Massimo è ancora vivo. Il ricordo delle sue gesta per una Roma equa è vivo nella mente di tutti colo che l’hanno conosciuto.

Lucilla, con l’appoggio politico dei senatori e quello militare di Marco Acacio, attua un piano per ripristinare i vecchi ordini a Roma. Il piano è fallimentare e viene tempestivamente arrestato dalle guardie pretoriane.

Macrinus ottiene finalmente la fiducia, e il controllo, dei due imperatori. Mantiene la parola data a Lucius e, dopo aver dimostrato la sua maestria nell’arena, gli offre lo scontro tanto bramato. Consapevole del suo destino e di come stanno realmente le cose, risparmia la vita a Marco Acacio, che muore comunque per ordine degli imperatori.

La ribellione degli schiavi

Il popolo di Roma insorge contro i potenti. Questo è il momento perfetto per Macrinus per impossessarsi del trono, i due gemelli sono estremamente fragili e soggiogabili. Gaeta uccide Caracalla, ma entrambi muoiono per mano di Macrinus.

L’ultimo ostacolo per il potere è Lucilla, per Lucius proteggerla è l’ultima sfida prima di diventare un uomo libero. Con la complicità di tutti i gladiatori, Lucius, come il popolo, insorge contro i tiranni.

Come la sua sposa, anche la madre viene trafitta da una freccia al petto. La sua ira adesso ricade tutta su Macrinus, alle porte di Roma, fra gli schieramenti dell’impero e quello degli uomini liberi, avviene lo scontro finale. Crudo e sanguinolento, sulla riva del fiume, Lucius ottiene la vittoria e l’appoggio dei due eserciti militari.

Nell finale torna nell’arena dove il generale Massimo, nonchè suo padre, e sua madre hanno perso la vita. Le sue mani si collegano alle mani del padre fra le spighe di grano. Il cerchio si chiude perché giustizia è stata fatta, e Roma può tornare a risplendere.

L’evoluzione de Il gladiatore

Il Gladiatore 2, il nuovo film di Ridley ScottOramai l’antica Roma cinematografica è quella di Ridley Scott. La rabbia di Achille e l’infanzia di Luke Skywalker si uniscono per creare la figura di Lucio Vero Aurelio; mentre il fantasma di Massimo Meridio aleggia per tutta la durata del film come un modello da non dimenticare.

Il Gladiatore 2 è una storia estremamente moderna, racconta la nascita di una nazione, l’America, che nella sua progressione spettacolare, risulta debole ed incerta.

Il Colosseo, rappresentato come un’arena degli Hunger Games, è la metafora della Casa Bianca. In particolar modo il personaggio di Denzel Washington, assume ancora più spessore dopo le recenti elezioni presidenziali che hanno visto trionfare apparentemente Donald Trump.

Gli altri personaggi sono la rappresentazione di coloro che hanno agito dietro le quinte per favorire il raggiungimento di questo scopo. Il personaggio di Pedro Pascal, presentato come un sognatore, è l’unico che continua a sacrificarsi per un bene comune senza avere un’effettivo tornaconto personale.

Roma è cambiata, e con lei gli spettatori nella sala. Ridley Scott ha dato al pubblico esattamente quello che voleva: il ricordo, la novità e lo spettacolo.

Siamo tutti consapevoli che la storia del Gladiatore non abbia fondamenta storiche se non l’ambientazione a grandi linee. La sostanziale differenza fra il secondo capitolo e il primo è proprio questa, questa consapevolezza ha fatto sì che creature mitologiche abitassero l’arena del Colosseo.

Anche la vena splatter è stata marcata molto di più rispetto al primo film. Reduci da titoli storici come 300siamo abituati a digerire le battaglie più crude, rendendo lo spettatore quasi impassibile al sangue.

In conclusione

In conclusione possiamo dire che dopo 24 anni dall’uscita del primo capitolo, Il Gladiatore 2 non delude le aspettative e non cade nel clichè sequel.

Il potere evocativo del primo capitolo, facilita l’introduzione a questa nuova Roma e non la lascia mai fino alla fine, ponendosi come obiettivo il sogno di Massimo.

Con la morte della sposa di Lucius, visitiamo l’aldilà pagano rappresentato in chiave Dantesca. I colori caldi dell’impero romano entrano in netto contrasto con gli inferi, che allo stesso tempo affascinano ed attraggono le anime.

Paul Mescal incarna perfettamente la nuova generazione di gladiatori: un viaggio uguale e contrario a quello di Russel Crowe, capace di chiudere un cerchio, e chissà, magari aprirne un altro.

Come sempre Ridley Scott non delude mai e restituisce sullo schermo quell’umanità che rischiava pesantemente di mancare, in un contesto in cui il digitale padroneggia e inaridisce tutto ciò che investe.

Le spettacolari immagini di una Roma raccontata nei libri di storia, prendono vita ed inglobano lo spettatore che, affascinato, assiste alle grandi gesta di questi eroi moderni in un mondo fantastico.

Dal 14 novembre in tutte le sale cinematografiche, se ancora non lo avete fatto, correte a vedere questo film che merita di essere visto sul grande schermo.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema

Show CommentsClose Comments