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La casa delle bambole, terrore nei meandri della psiche
Con l’avvicinarsi di Halloween, è il momento perfetto per immergersi nel genere horror con una piccola chicca diretta da Pascal Laugier: La casa delle bambole.
La casa delle bambole, diretto da Pascal Laugier e uscito nel 2018, è un film horror psicologico che, nonostante non abbia ottenuto grande attenzione mediatica, ha lasciato il segno tra gli appassionati del genere.
La casa delle bambole, la trama
Il film parte con una premessa che potrebbe sembrare familiare: due sorelle, Beth e Vera, insieme alla madre, si trasferiscono in una vecchia casa. Durante la prima notte, però, vengono attaccate da due individui inquietanti. Fin qui, la trama sembra ricalcare schemi classici, ma Laugier riesce a stravolgere ogni previsione, portando lo spettatore in un incubo psicologico in cui nulla è come sembra.
Laugier e la regia d’autore
Pascal Laugier, già noto per il disturbante Martyrs, dimostra ancora una volta la sua capacità di destabilizzare lo spettatore, elevando il genere horror oltre i suoi confini tradizionali. Con uno stile distintivo che intreccia violenza fisica e orrore psicologico, Laugier crea storie che non si limitano a provocare spavento, ma esplorano temi complessi, legati alla psiche umana e ai traumi personali.
In La casa delle bambole, l’uso di inquadrature claustrofobiche e di un’estetica inquietante evoca l’angoscia dell’inconscio, con richiami al gusto lovecraftiano per l’inspiegabile e il sovrannaturale. La casa stessa diventa un simbolo di orrore psicologico, un labirinto mentale in cui realtà e illusione si fondono, confermando la visione d’autore di Laugier nel mondo dell’horror.
La casa delle bambole, il cast
Il film vanta interpretazioni di ottimo livello: Crystal Reed e Anastasia Phillips, che interpretano le versioni adulte di Beth e Vera, incarnano perfettamente i traumi e la fragilità dei loro personaggi.
Le giovani attrici, Emilia Jones e Taylor Hickson, che interpretano le protagoniste da bambine, sono altrettanto efficaci e costruiscono il vissuto traumatico che segna profondamente le loro controparti adulte.
Il cast nel complesso riesce a portare sullo schermo il tormento psicologico dei personaggi, permettendo allo spettatore di vivere la paura attraverso i loro occhi.
Oltre la violenza fisica: un orrore psicologico e straziante
Uno degli elementi più potenti de La casa delle bambole è la sua combinazione tra violenza e horror psicologico. Sebbene la violenza sia presente e intensa, non si tratta mai di un’esposizione gratuita. Ogni atto brutale diventa un mezzo per svelare le paure recondite dei personaggi, enfatizzando la fragilità della loro psiche.
La narrazione non lineare mantiene alta l’attenzione grazie a colpi di scena imprevedibili, sfidando le aspettative e costringendo lo spettatore a rivedere le sue convinzioni iniziali. Ogni rivelazione allontana la trama dalla sua premessa originale, rendendo il racconto sempre più intrigante.
In conclusione
La casa delle bambole riesce a superare i limiti del genere horror, trasformando una semplice storia di invasione domestica in un thriller psicologico ben congegnato. La struttura narrativa è ricca di colpi di scena che ribaltano le aspettative, e questo costante gioco con la percezione porta il film verso un finale sorprendente. La casa delle bambole è, dunque, un’esperienza horror di alto livello, capace di scendere nei meandri della psiche umana e di lasciare un segno indelebile nella mente dello spettatore.