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Maracuda, la recensione su Almanacco Cinema

Maracuda – Diventare grandi è una giungla è stato distribuito, in esclusiva in Italia, il 5 Giugno. 

Si tratta di un nuovo film d’animazione diretto dal regista russo Viktor GlukhushinAmbientato nell’età della pietra presenta argomenti attuali e moderni. La ricerca di sé stessi e la scoperta della propria forza interiore saranno temi fondamentali durante tutto il film. Ma partiamo con ordine, iniziamo dalla trama.

Maracuda, la trama

Maracuda, essendo l’unico figlio maschio di un risoluto capo tribù, è destinato a un grande futuro da leader. Il suo essere un po’ goffo e pauroso non gli permette di essere preso sul serio né dalla tribù e, ben che minimo, dalla sua famiglia, specialmente dopo aver commesso l’errore più grande: aver spento il fuoco.

L’elemento era venerato e garantiva la sopravvivenza della comunità. Tramandato dal nonno di Maracuda non era mai stato spento, o almeno, fino a quel momento. Causando l’ira della tribù, Maracuda decide di partire da solo alla ricerca del fuoco.

Nel suo incredibile viaggio incontra tanti nuovi amici tra cui Tink, un uccello magico che qualche millennio prima aveva aiutato gli umani ad evolversi, ma a causa del suo sbuffo rosa incontrollabile è in grado solo di combinare disastri. In questa avventura Maracuda riuscirà a trovare tutta la forza e il coraggio nascosti dentro di lui. 

Un nuovo eroe

Maracuda – Diventare grandi è una giungla è in grado di occuparsi di temi importanti in modo leggero e allegro. I disegni, con un’animazione in 3D curata, i colori accesi e gli sfondi dettagliati, permettono di sorprendere al meglio il pubblico a cui è rivolto: i bambini.

La varietà della trama rende possibile occuparsi di più argomenti importanti e delicati, soprattutto nella fase infantile del bambino. Si ribadisce il bisogno di essere sempre se stessi e di non avere mai paura delle critiche esterne, restando buoni e sinceri. 

Maracuda affronta questo viaggio scoprendo come la forza non sia solo fisica, ma quella più importante risiede nel cuore.

Per quanto riguarda invece il pubblico adulto, la morale è chiara e diretta: il supporto genitoriale è importante. Non bisogna criticare, ma ascoltare e creare un dialogo con il proprio figlio, in modo da permettere la crescita e il cambiamento in modo parallelo da ambedue le parti.

Conclusione

L’arcobaleno di colori, i temi affrontati e l’umorismo simpatico permettono a questo nuovo cartone animato di poter diventare uno dei preferiti dei bambini. Con semplici passaggi si riescono ad affrontare tematiche profonde che, soprattutto in età più piccola, permetteranno al bambino di iniziare a sviluppare virtù importanti del proprio essere e della sua persona futura. 

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Sara Franchi

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