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Polar Express

Polar Express, in carrozza verso il cuore del Natale

Con le festività ormai alle porte, è giunta l’ora di salire sul Polar Express per riscoprire ancora una volta la meraviglia del Natale.

Mentre il Natale si avvicina, è come se tutti fossimo passeggeri su un treno magico che ci trasporta verso la meraviglia e la magia delle feste. Questo viaggio simbolico è splendidamente rappresentato da Polar Express, film d’animazione del 2004 diretto da Robert Zemeckis e tratto dal celebre libro illustrato di Chris Van Allsburg. Questa pellicola racconta una storia senza tempo, capace di emozionare grandi e piccini. È un invito a riscoprire la bellezza della fede e della fantasia, elementi essenziali dello spirito natalizio.

Polar Express, la trama

La storia si concentra su un ragazzino senza nome che inizia a mettere in dubbio l’esistenza di Babbo Natale. La vigilia di Natale, però, viene svegliato dal suono di un treno che si ferma davanti a casa sua: è il Polar Express, un convoglio diretto al Polo Nord. Invitato dal Controllore a salire, il ragazzo si unisce ad altri bambini in un viaggio straordinario.

Durante il tragitto, il gruppo affronta una serie di sfide, dal superamento di binari ghiacciati a incontri enigmatici con personaggi misteriosi, come un vagabondo che sembra essere una guida spirituale. Al Polo Nord, il protagonista avrà l’occasione di assistere a qualcosa di magico che gli farà riscoprire il significato della fede e della meraviglia.

Il doppiaggio italiano

In Italia, il doppiaggio è uno degli elementi che rendono Polar Express ancora più coinvolgente. Francesco Pannofino, con la sua voce calda e autorevole, interpreta ben quattro ruoli chiave: il controllore del treno, il vagabondo, Babbo Natale e il narratore. Pannofino riesce a differenziare ogni personaggio, donando al film una profondità e una varietà straordinarie.

Il protagonista, invece, ha la voce di Furio Pergolani, che riesce a trasmettere la curiosità, il dubbio e l’emozione del giovane protagonista con grande naturalezza. La bambina leader del gruppo è doppiata da Flavia Rosa, che infonde al personaggio dolcezza e determinazione, rendendola un punto di riferimento per il gruppo di piccoli viaggiatori.

Motion capture e colonna sonora

Robert Zemeckis, regista di capolavori come Ritorno al futuro e Forrest Gump, ha utilizzato la tecnologia del motion capture per dare vita a Polar Express. All’epoca, questa tecnica era all’avanguardia e permetteva di catturare i movimenti e le espressioni degli attori per trasporli nei personaggi animati.

Il risultato è un mondo visivamente unico, ricco di dettagli e atmosfere che catturano lo spirito del Natale. La colonna sonora, firmata da Alan Silvestri, amplifica le emozioni, con brani come Believe di Josh Groban che sottolineano i momenti più significativi del film.

La vera magia di Polar Express

Al cuore di Polar Express c’è un messaggio universale: la fede non si basa su ciò che si vede, ma su ciò che si sente nel cuore. Attraverso il viaggio del protagonista, il film esplora il valore della fiducia, dell’immaginazione e della meraviglia che troppo spesso dimentichiamo crescendo.

“La vera magia non si può vedere, ma si sente nel cuore” è il messaggio implicito che accompagna il protagonista e gli spettatori lungo tutta la narrazione. Ogni personaggio che il ragazzo incontra sul treno rappresenta un aspetto del Natale: la generosità, il dubbio, la speranza e la scoperta.

In conclusione

Polar Express è più di un semplice film di Natale: è un viaggio nel cuore dello spirito natalizio, una storia senza tempo. Questo film si è guadagnato un posto speciale tra i classici delle festività.

Nonostante siano passati 20 anni dalla sua uscita, Polar Express continua a essere uno dei film di Natale più amati, emozionanti e capaci di unire generazioni. La sua capacità di trasmettere un messaggio universale sul credere, sulla magia e sulla meraviglia lo rende un’esperienza intramontabile, perfetta per accompagnarci nel viaggio verso il Natale. Salire a bordo del Polar Express significa tornare a sognare e riscoprire il valore di ciò che conta davvero. Non dimenticate il biglietto…e soprattutto, non smettete mai di credere.

Recensione a quattro stelle su Almanacco Cinema

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