Halloween è ormai passato, ma ci ha lasciato in eredità un caposaldo del genere horror: Scream, disponibile su Netflix con il resto della saga.
Scream, film del 1996 diretto da Wes Craven e scritto da Kevin Williamson, è una pellicola iconica del genere horror che ha ridefinito i confini del thriller e dello slasher, fondendo sapientemente elementi di meta-narrazione e suspense.
Ambientato nella piccola cittadina americana di Woodsboro, il film è diventato un classico intramontabile grazie alla sua capacità di reinventare il genere e al contempo omaggiarne le radici.
La storia si apre con una scena diventata iconica: una ragazza adolescente, Casey Becker (interpretata da Drew Barrymore), riceve una telefonata inquietante da un misterioso individuo che la sfida in un gioco mortale.
Questo evento dà inizio a una serie di omicidi che terrorizzano la cittadina di Woodsboro. La protagonista, Sidney Prescott, si ritrova al centro dell’incubo, cercando di sfuggire a un killer mascherato noto come Ghostface, il cui modus operandi prevede una commistione di citazioni cinematografiche e giochi psicologici. Man mano che il numero dei sospettati cresce, le regole del genere horror vengono sovvertite e rimesse in gioco.
Il cast di Scream è uno degli elementi chiave che ha contribuito al suo successo.
Neve Campbell offre una performance impeccabile nei panni di Sidney Prescott, una protagonista che sfugge ai cliché della final girl classica, mostrando vulnerabilità ma anche una forza crescente.
Courteney Cox interpreta Gale Weathers, una giornalista ambiziosa e senza scrupoli che aggiunge un tocco di cinismo e complessità alla trama.
David Arquette, nel ruolo dell’agente Linus Riley, porta un mix di goffaggine e genuinità che lo rendono immediatamente simpatico e indimenticabile.
Il maestro dell’horror Wes Craven, salito alla ribalta con Nightmare, porta con Scream un’inedita ventata di freschezza al genere. Il regista riesce a mescolare horror e umorismo in modo così naturale da trasformare il film in una riflessione sul genere stesso.
Ogni inquadratura è pensata per creare suspense e sorpresa, giocando con le aspettative del pubblico. L’approccio meta-narrativo, in cui i personaggi discutono apertamente delle regole degli slasher movie, è stata una mossa geniale che ha elevato Scream a un nuovo livello di consapevolezza cinematografica.
La colonna sonora, curata da Marco Beltrami, contribuisce a creare un’atmosfera di tensione continua, con toni cupi e taglienti che enfatizzano le scene di suspense e le improvvise esplosioni di violenza.
Un brano che si distingue è Sidney’s Lament, tema ricorrente associato alla protagonista, caratterizzato da una melodia inquietante che mescola dolcezza e angoscia, riflettendo il suo stato emotivo e la sua lotta interiore. Questa traccia diventa una sorta di leitmotiv che accompagna Sidney nelle sue sfide contro il killer, enfatizzando la sua vulnerabilità e la sua determinazione.
Oltre alla colonna sonora originale, Scream utilizza anche canzoni contemporanee degli anni ’90, come Red Right Hand di Nick Cave & The Bad Seeds. Questo brano in particolare aggiunge un tocco di oscurità e mistero, radicando il film nel suo contesto temporale e culturale e rendendo l’esperienza più immersiva.
Scream è ancora oggi un caposaldo del genere horror per diversi motivi. In primo luogo, ha ridefinito gli standard dello slasher movie, prendendo elementi ormai stereotipati e ribaltandoli con intelligenza e ironia.
È un film che, pur avendo una forte componente di autoironia, non sacrifica la tensione e la paura, dimostrando che la consapevolezza del genere non ne diminuisce l’efficacia. La saga continua a essere rilevante perché si adatta ai tempi, mantenendo il cuore dell’originale ma aggiornando temi e dinamiche per una nuova generazione di spettatori.
Il successo della saga, con il settimo film in arrivo nel 2026, è un tributo all’abilità di Craven e del team di mantenere viva la formula vincente di Scream: horror, mistero e humor.
Il personaggio di Ghostface, che cambia identità da un film all’altro, permette alle storie di rimanere fresche e intriganti. Ogni nuova uscita attira fan vecchi e nuovi, dimostrando che Scream non invecchia mai, ma si evolve, affrontando le nuove paure della società e mantenendo la sua essenza di omaggio e critica al genere horror.
Scream rimane un film che ogni appassionato del genere dovrebbe vedere, non solo per il suo impatto rivoluzionario al momento dell’uscita, ma anche per la sua capacità di resistere al passare del tempo.
L’intreccio di suspense, ironia e auto-consapevolezza rende Scream una pellicola indimenticabile che continua a influenzare il panorama horror, dimostrando che le sue regole e le sue sorprese sono ancora valide oggi.
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